Riceviamo e pubblichiamo:
In Provincia di Frosinone prosegue con successo la politica di salvaguardia territoriale ed ambientale per opera autonoma delle comunità locali.
Sabato 3 marzo scorso anche il Comune di Casalattico si è unito ai già 19 che in tutto il Lazio hanno deciso di designare delle Aree Wilderness per la salvaguardia di località particolarmente integre e selvagge per lo più appartenenti ai demani comunali; un’iniziativa che si spera possa presto essere anche premiata dalla Regione Lazio mediante l’approvazione di una legge speciale che assicurerà a questi enti finanziamenti regionali a loro sostegno.
Il successo delle Aree Wilderness nasce dal semplice fatto che con questa disciplina vincolistica, che tra l’altro anche l’Unione Europea è in procinto di adottare, si tutelano solo parti di territorio rimaste realmente integre e di reale alto valore ambientale e lo si fa mediante decisioni estremamente democratiche e rispettose dei diritti delle popolazioni locali, in quanto dalle stesse decise per libera ed autonoma scelta: che è poi la garanzia migliore di un loro rispetto.
La nuova Area Wilderness frusinate, deliberata con decisione unanime del Consiglio comunale di Casalattico guidato dal Sindaco Dott. Giuseppe Benedetti, si estende su circa 1.800 ettari e viene a comprendere ben quattro delle località più belle e scenografiche del grande complesso selvaggio del Monte Caira-Gole del Melfa: la boscosa pendice meridionale delle stesse gole oltre il corso del Fiume Melfa; la soprastante ed isolata Valle delle Noci con i resti dell’antico villaggio agreste omonimo; le pendici settentrionali della cresta del Monte Obachelle; ed infine l’emergente cima del monte La Silara ed i suoi boscosi versanti. Un insieme di monti, valli, boschi, pascoli e corsi d’acqua che costituiscono un patrimonio ambientale di biodiversità forse unico nel Lazio per ricchezza di fauna e di flora.
Oggi l’Area Wilderness “La Silara-Obachelle-Valle Noci”, viene quindi ad ingrandire quelle parti di territorio che in passato altri Comuni avevano già deciso di tutelare designandoli in Area Wilderness, da Roccasecca con il suo sperone del Monte S. Eustasio ed il complesso dell’Eremo dello Spirito Santo, ad Arpino con le rupestri pendici del Monte Ricco e la lunga sponda destra del Fiume Melfa (che oggi viene a fare corpo unico con la nuova Area di Casalattico).
Un’autonoma scelta di tutela che, al contrario del sempre tanto proposto Parco Regionale, può assicurare, senza vincoli d’autorità e non più gestibili dalle comunità locali, la salvaguardia di quello che è tra i luoghi più belli e selvaggi del Lazio; ciò assicurando un rispetto dei diritti sul legittimo prelievo delle risorse naturali rinnovabili da parte dei proprietari dei suoli e regolati dalle già tante leggi in materia che questi prelievi governano (caccia, pesca, taglio dei boschi e pascolo). La scelta del Comune di Casalattico ha difatti avuto anche lo scopo di assicurare alla comunità locale di evitare quell’esproprio di fatto che il Parco Regionale (ancora recentemente proposto all’amministrazione comunale) avrebbe e potrebbe rappresentare; assicurando quindi, con propria spontanea ed autonoma iniziativa, la difesa e valorizzazione dei luoghi che gli appartengono ed apprezzano e che giustamente possono e devono essere tutelati dalla stessa comunità locale.
IL PRESIDENTE
F.to Germano Tomei