Modifica art 43 TULPS: Pdl Caretta, Deidda Ciaburro


mercoledì 8 agosto 2018
    

 
 
In attesa della risposta all'Interrogazione presentata nei primi giorni di giugno dagli on.li Caretta e Prisco al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per conoscere le condizioni che impediscono il rilascio del porto d'armi ai cittadini riabilitati, l’on. Maria Cristina Caretta con i colleghi on.li Salvatore Deidda e Monica Ciaburro hanno presentato un Progetto di Legge sul travagliato tema del rilascio del Porto d'Armi in caso di riabilitazione.
 
Il Pdl, (annunciato in aula alla Camera dei Deputati in data 02 agosto 2018 con n. 1048) prevede la modifica dell’art. 43 del TULPS (Testo Unico della Legge di Pubblica Sicurezza) affinché sia consentito ai cittadini riabilitati, quindi cittadini che sono in pari con la giustizia e che possono godere della pienezza dei diritti garantiti a tutti i cittadini avendo azzerato i propri conti con la giustizia, di poter mantenere oppure ottenere la licenza di porto d’armi.

 


5 commenti finora...

Re:Modifica art 43 TULPS: Pdl Caretta, Deidda Ciaburro

La riabilitazione penale, nell'ordinamento giuridico italiano, indica l'attività che consente alla persona condannata, che ha manifestato sicuri segni di ravvedimento, di ottenere l'estinzione degli effetti penali della condanna, e delle pene accessorie (es. interdizione dai pubblici uffici), salvo tuttavia che la legge disponga diversamente: la persona riacquista così le capacità eventualmente perdute. L'art. 178 del codice penale italiano statuisce infatti che: « La riabilitazione estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna, salvo che la legge disponga altrimenti. In particolare, con riferimento alla buona condotta, un aiuto fondamentale per la sua definizione in concreto è dato dalla giurisprudenza che ha, innanzitutto, chiarito che la riabilitazione presuppone che "il soggetto abbia dato prova di effettivo e completo ravvedimento, dimostrando di aver tenuto un comportamento privo di qualsivoglia atteggiamento trasgressivo ed aver intrapreso uno stile di vita rispettoso dei principi fondamentali della convivenza civile" (Cass. 22 luglio 2011 numero 29490). Conclusione: La riabilitazione è causa di estinzione delle pene accessorie (es. interdizione dai pubblici uffici, interdizione legale, incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione, estinzione del rapporto di impiego o di lavoro, decadenza o sospensione dall’ esercizio della potestà genitoriale) e degli effetti penali della condanna. Alla condanna, infatti, sono connessi effetti di diversa natura civile ed amministrativa che sono spesso ostacolo per l’ammissione a concorsi pubblici oppure importano la perdita del diritto elettorale (attivo e passivo), di gradi o dignità accademiche. L’istituto in parola ha una funzione premiale e promozionale collegata al pieno reinserimento sociale del condannato. In altre parole, l’istituto ha lo scopo di restituire a chi provi di essersi ravveduto e dopo che è decorso un certo lasso di tempo d

da gianbottaccio 10/08/2018 8.45

Re:Modifica art 43 TULPS: Pdl Caretta, Deidda Ciaburro

In che senso riabilitati?

da Angelo 09/08/2018 10.36

Re:Modifica art 43 TULPS: Pdl Caretta, Deidda Ciaburro

Ma come non ci laviamo la bocca che siamo " incensurati" ?

da anonimo 09/08/2018 9.19

Re:Modifica art 43 TULPS: Pdl Caretta, Deidda Ciaburro

Ma sì, dai... mi pare un'ottima idea: perchè non permettere a degli ex delinquenti di possedere delle armi!

da Gianni1 09/08/2018 7.33

Re:Modifica art 43 TULPS: Pdl Caretta, Deidda Ciaburro

Salvini sino ad ora ha dimostrato serietà nel suo mandato, credo e sono fiducioso che risolverà anche questo!!!

da Fucino Cane 08/08/2018 22.59