Anche da Fidasc un appello all'unità


venerdì 15 marzo 2013
    
Riceviamo e pubblichiamo:

Su invito del presidente Osvaldo Veneziano, il presidente Felice Buglione è intervenuto ai lavori del X Congresso Nazionale dell’Arci Caccia che si è svolto a Chianciano Terme l’8 e il 9 marzo del 2013.

Nel corso del suo intervento, Buglione ha presentato alla nutrita e attenta Assemblea un quadro dettagliato dell’attuale congiuntura federale, con le sue tante luci – le innumerevoli ed esaltanti affermazioni internazionali– ma anche con l’unica vera grande ombra rappresentata dal contenzioso che sta lacerando il mondo dello sport popolare e dilettantistico del tiro a volo, almeno nella sua numerosa componente di estrazione venatoria.

Il presidente Buglione si è poi soffermato, nella sua veste di dirigente della Federcaccia, sul problema sempre più attuale e cogente dell’unità del mondo venatorio che costituisce la rilevante e autorevole premessa per la conferma del ruolo trainante e formativo dell’attività sportiva targata Fidasc. Un ruolo che non è solo di positiva “immagine” nei confronti della pubblica opinione, ma che rappresenta l’unica garanzia per il dilettantismo venatorio di poter accedere ai prestigiosi palcoscenici internazionali con gli entusiasmanti risultati ottenuti nel corso di questi tredici anni.

Questi concetti così forti sono stati, peraltro, ampiamente confermati e ribaditi dal documento finale redatto dal neo Comitato Federale della Fidasc al termine della sua prima riunione svoltasi il 13 marzo.
Questo agile organismo consultivo di natura “politica” è coordinato dallo stesso presidente Felice Buglione e si avvale delle specifiche competenze federali e venatorie di dirigenti come il vice presidente vicario Domenico Coradeschi, il vice presidente Alfonso D’Amato, il Prof. Mario Di Cola, e il Prof. Giovanni Persona, che rappresentano anche la stragrande maggioranza del mondo venatorio italiano.
 

Roma, 13 marzo 2013

L’UFFICIO STAMPA


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