A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura


venerdì 20 maggio 2011
    
Consiglio Internazionale della caccia Sotto il motto La caccia, una parte di eredità culturale, si è tenuta dal 12 al 15 maggio scorsi a San Pietroburgo la 58esima Assemblea Generale del Consiglio Internazionale della Caccia e della Conservazione della Fauna. A dimostrazione di questa importanza culturale, è stato ribadito dal Presidente del Cic, Bernard Lozé, c'è il riconoscimento assegnato alla falconeria, antica arte venatoria recentemente inserita nel patrimonio mondiale dell'Unesco. Durante l'incontro è stata presentata la nuova edizione de L'evoluzione delle CITES: un manuale che sosterrà il lavoro della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie minacciate di flora e fauna selvatiche per migliorare la regolamentazione del commercio delle piante e degli animali a rischio.

A testimoniare le proficue relazioni operative intrattenute dal Cic nella sua opera di protezione della fauna e dell'ambiente,  azione importante  modo per evitare che la caccia si isoli dal resto del mondo, c'erano ospiti illustri come Yuri Troutnev, Ministro alle Risorse naturali della Federazione Russa,  Valentina Matvienko, Governatrice di San Pietroburgo, John Scanlon, Segretario Generale CITES Capo della Delegazione russa del CIC, Edward Benderskiy. Erano inoltre presenti, intervenendo nei lavori introduttivi, Nicholas Hanley della Commissione UE, Kalev Sepp, Vice-Presidente dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), Thierry de l’Escaille, Segretario generale di ELO (Organizzazione dei Proprietari Terrieri Europei), Gilbert de Turckheim, Presidente della FACE, e Nikola Belev, Presidente di OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale).

Il Cic è ora diviso in tre principali gruppi: Divisione Giuridica, la Divisione Scienze Applicate e la Divisione Cultura, ognuna delle quali si avvale dell'apporto di membri esperti, professionisti nei rispettivi settori, percorrendo specifici obbiettivi. Nel corso dell'assemblea si è parlato anche dell'avanzata dei carnivori e dei seri problemi di coabitazione in tutta Europa con le attività antropiche. Altre problematiche affrontate riguardano l'impatto della lince eurasiatica sul capriolo, la lepre e i tetronidi, il ritorno del lupo in Svizzera e Svezia. Un punto centrale toccato dagli esperti è quello della rivalutazione della figura del cacciatore quale  naturalista, conoscitore dei principi, criteri e indicatori della caccia durevole, si è inoltre discusso delle tecniche di limitazione degli impatti delle lavorazioni agricole nei territori a prati stabili e praterie da foraggio; delle metodologie di conservazione degli uccelli acquatici in Russia, intesi come risorsa internazionale e dellla nuova strategia per la biodiversità programmata dall’Unione Europea.

Da evidenziare un particolare riconoscimento che è stato assegnato dalla Divisione cultura al volume Caccia nelle Alpi – Fauna selvatica, scritto da vari autori,  ideato ed edito dagli italiani Ingeborg Lanthaler e Johann Waldner e pubblicato dalla casa editrice Athesia di Bolzano.

Riguardo all'assemblea, sono stati approvati i bilanci ed alcune modifiche statutarie, così come l'ingresso di alcuni nuovi soci (tra cui la comasca Associazione dei Cacciatori di Valbrona). Riconfermato il Presidente Lozè e nominato come Presidente onorario Dieter Schramm. L’Italia ha avuto l’onore di vedere eletto Massimo Marracci alla Vice-Presidenza per il Mediterraneo, che raggruppa tutti i paesi delle rive nord e sud del Mare Nostrum, nonché è stato riconfermato Advisateur Giovanni Pejrone. Per il nostro Paese, oltre al Capo Delegazione Giovanni Bana, al Vice-Presidente uscente Carlo Alberto Pejrone (nominato membro di un ristretto gruppo di Consiglieri del Presidente d’Onore) e al Segretario della Delegazione Massimo Marracci, hanno partecipato all’incontro in Russia i Presidenti di Federcaccia e di ANUUMigratoristi, rispettivamente Gianluca Dall’Olio e Marco Castellani, Anna Maria Bianchi e Stefano D’Ambrosi del Ministero per le Politiche Agricole, Bruno Lauro Vigna, Presidente della Commissione CIC Italia Grand Gibier – Esposizioni e Trofei, Vito Genco di ANPAM e Mauro Silvis del CNCN, e gli altri soci Enrico Scoccini, Valentino Sanvito, Carlo Peroni, Giuseppe Cassina, Luigi Quaglio. La 59a Assemblea Generale avrà luogo in Sudafrica dal 7 all’11 maggio 2012.

6 commenti finora...

Re:A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura

La prossima volta portateci anche la Cenni, così capisce di cosa si parla, prima di mettere la firma sotto documenti/interpellanze che gli scrive Ciarafoni, per ragioni forse a lei ignote.

da Senensis max 21/05/2011 11.24

Re:A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura

carlo te lo regalo io un ambito della liguria per capire cosa vuole dire andare a caccia di niente,sappi comunque che sono contrarissimo a cacciare zebre e armadilli

da gianni cacciatore genova 20/05/2011 20.31

Re:A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura

Noi cacciatori non siamo capaci di manifestare personalmente i nostri diritti,questa è la cosa più grave,se aspettiamo chi ci rappresenta siamo proprio alla fine.

da Adamo 20/05/2011 18.28

Re:A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura

Mi sembra si siano toccate, anche se tardivamente, tematiche interessanti come del resto dovrebbe avvenire anche qui in Italia solo che noi qui ci stiamo scannando sul fringuello e sullo storno. A buon intenditor.....

da Carlo 20/05/2011 17.55

Re:A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura

x ettore:....dovevano tutelarci quelli del quarto articolo sotto a questo"Milano assemblea federcaccia" ....leggi....che belle iniziative da leccac.li continuano invece a portare avanti da 20 anni..!!!!!!

da Festinalente 20/05/2011 17.21

Re:A San Pietroburgo la 58° Assemblea CIC: caccia è cultura

Che dire, ben vengano queste iniziative a rivalutare la caccia ,il cacciatore naturalista la ruralita' e la natura in genere.Credo pero' sia troppo tardi, in quanto secondo me andava iniziato questo percorso circa venti anni orsono ,alle prima avvisaglie dei referendum anti caccia al nascere di tutti quei movimenti filo animal-ambientalisti e nel continuo martellamento anche nel sociale attraverso i giornali ,i programmi televisivi, le scuole etc... Ora che siamo quasi alla fine della ns. passione credo sia troppo tardi e questo mi addolora perche' siamo stati per 20 anni derisi , attaccati ,insultati e trattati come delinquenti da tutti.Mi chiedo , in tutti questi anni chi doveva tutelarci da questa situazione per non farci ritrovare cosi'? Un saluto.

da ettore1158 20/05/2011 15.52