Tuscia. Associazioni venatorie: sì al fotovoltaico ma sui tetti


martedì 19 aprile 2011
    

Cacciatori difendono il territorioA Gallese, piccolo centro in provincia di Viterbo, è in discussione la realizzazione di un impianto di stoccaggio di plastica per la produzione di energia elettrica, che dovrebbe sorgere al confine con il comune di Corchiano. Il primo cittadino di quest'ultimo, Bengasi Battisti, si è però opposto al progetto, trovando il supporto delle associazioni venatorie di Civita Castellana, che si oppongono a quello che considerano un ulteriore scempio della natura in un territorio già deturpato dall'avanzata di fabbriche e cemento.

Per proteggere quel poco di territorio rimasto le associazioni localiArcicaccia, LiberaCaccia, Enalcaccia e Federcaccia fanno sapere che sosterranno quegli amministratori che riqualificheranno il territorio passando per alcuni punti:  i pannelli solari e fotovoltaici vanno impiantati sui tetti e non nei campi ("altrimenti - dicono - dovremo coltivare pomodori sui tetti"); riqualificare i centri storici che per millenni hanno rappresentato cultura, società , saperi e sapori delle nostre comunità; restituire ai cittadini mattatoi e lavatoi a fini culturali riproponendo la riscoperta della commedia dell’arte; ripulire le forre e i camminamenti decantati da artisti e poeti di tutta europa permettendo ulteriore e nuova conoscenza del territorio.
 

3 commenti finora...

Re:Tuscia. Associazioni venatorie: sì al fotovoltaico ma sui tetti

BRAVI,E CHE GLI AMMINISTRATORI NON CI VENGHINO A DIRE CHE CI SONO VINCOLI DELLE BELLE ARTI,PERCHE PURE IN VATICANO SUI TETTI HANNO TAPPEZZATO TUTTO CON I PANNELLI FOTOVOLTAICI.....

da max1964 19/04/2011 16.20

Re:Tuscia. Associazioni venatorie: sì al fotovoltaico ma sui tetti

Vengo anch'io al problema. Fotovoltaico ed eolico sono sicuramente il futuro. Altro che nucleare. Tant'è vero che la Germania entro il '50 sembra che sarà autosufficiente. Ma veniamo alle soluzioni. Non sono certo applicabili in Italia quelle dei grandi parchio eolici e fotovoltaici. Per risparmiare da una parte si comprometterebbe il nostro paesaggio che è fonte di reddito dall'altra. Quindi, escludendo i centri storici, e comunque sulle nuove costruzioni, il tetto (e le pareti e le finestre, e i capannoni) con impianto fotovoltaico integrato va benissimo. Oggi siamo arrivati a soluzioni estetiche e tecnologiche di grandissima qualità. E intanto una bella fetta di richiesta l'avremmo assolta. A quanto dicono, poi, la necessità di superficie totale per essere autonomi non è poi tanta. Per cui,con regole ferree, legate alla distribuzione parcellizzata su tutto il territorio nazionale, al basso impatto paesaggistico amabientale, può anche andare. Per quel che riguarda l'eolico, idem con patate. La soluzione sarebbe, almeno in città e sulle case, quella di affiancare le antenne della televisione a piccole pale che sopperiscano eventualmente alla carenza di sole (notte e inverno). Ma lo sapete quale sarà il problema? Così facendo, ognuno di noi, famiglia, impresa, fabbrica che sia, diventerebbe autonomo e probabilmente produttore e venditore di eventuali esuberi. E dove le prenderebbero le mazzette i tanti tantissimi faccendieri pubblici e privati? Dove lucrerebbero alle nostre spalle i grandi gruppi indiustriali, il mondo della finanza, i gestori etc etc?

da pitagora 19/04/2011 11.20

Re:Tuscia. Associazioni venatorie: sì al fotovoltaico ma sui tetti

Chi pratica questo blog sà chi sono, quanto cacciatore sono,quanto ami la caccia e sà pure quanto cerco di essere obiettivo. Sono d'accordo su tutto quello che concerne iniziative a favore e protezione dell'ambiente...però, per favore, non diciamo cose che poi possono essere riprese dai contras e ritorte contro di noi.Mi riferisco all'affermazione dei pannelli solari che vanno impiantati solo sui tetti. Dai, su, fà ridere. Realisticamente come si può pensare ad un alternativa del genere. Certo, che ben vengano i pannelli solari sui tetti così si risparmia territorio ma va pure detto che non tutti i tetti sono adatti a ricevere i pannelli e cmq non nel numero necessario a soddisfare le esigenze dei condomini. Non bisogna pensare solo alla casetta isolata nel verde ma anche ai grandi condomini dei centri urbani. Li dove li metti i pannelli necessari per tutti? E poi solo sulle abitzioni quanta potenza è possibile generare? Obiettivamente su questo argomento dobbiamo accettare il sacrificio di una parte del territorio. E' la soluzione più indolore per evitare altre soluzioni molto più dolorose (vedi Fukushima).Lo sò non piace neanche a me ma credo sia quella più accettabile...per il resto sono d'accordo su tutto.

da Carlo 19/04/2011 10.15