Veneto. Stival: cinghiale tra le specie cacciabili per difendere l'ambiente


lunedì 21 febbraio 2011
    
La scelta di proporre un momento di riflessione su sul cinghiale, al centro di un incontro all'Hunting Show di Vicenza, "nasce dal fatto - ha spiegato l'assessore alla Caccia Daniele Stival - che da sempre il cinghiale, specie non autoctona ed estranea alla tradizione venatoria veneta, è uno degli animali di più difficile gestione e che in numerosi contesti, non solo all’interno del Veneto, rappresenta (assieme alla nutria ed al cormorano) la specie responsabile dei maggiori danni diretti ed indiretti, tanto da diventare in non pochi casi una vera e propria emergenza".
 
Per questo – ha spiegato Stival - l’amministrazione regionale, nel considerare l’ambiente con una visione a 360 gradi, ha voluto che il “problema cinghiale” venisse affrontato in un’ottica più ampia e quindi non solo impegnandosi, di concerto con le amministrazioni provinciali, nell’attivazione di piani di controllo sempre più efficaci ma anche, è questa la grande novità di quest’anno, promuovendo l’inserimento sperimentale di questa specie tra le specie cacciabili con uno specifico provvedimento della giunta regionale con cui sono state definite le linee guida per la gestione del cinghiale nel Veneto, partendo da un’attenta pianificazione territoriale su base conoscitiva. La caccia viene consentita nelle sole zone dove la presenza della specie è ormai consolidata ed è, entro certi limiti, compatibile con la realtà territoriale (agricoltura, biocenosi e viabilità).
 
Stival ha sottolineato il particolare rilievo che assume, sotto i profili dell’efficacia dell’azione di controllo e della sostenibilità ambientale, l’utilizzo del cane limiere quale ausilio dell’operatore chiamato alle operazioni di controllo e di abbattimento dei cinghiali. A tal fine la Regione del Veneto ha promosso la realizzazione di due sessioni di corso per “Conduttori di cane da recupero e/o limiere” che hanno visto la partecipazione di cacciatori e personale istituzionale (agenti delle Polizia provinciale e del Corpo Forestale dello Stato). “Oggi – ha concluso l’assessore - consegniamo gli attestati di frequenza e superamento del corso, con la certezza che le conoscenze acquisite verranno messe a disposizione delle amministrazioni provinciali, del mondo venatorio e dell’intera collettività per concorrere alla corretta gestione del patrimonio faunistico del Veneto”.

(Regione Veneto)


4 commenti finora...

Re:Veneto. Stival: cinghiale tra le specie cacciabili per difendere l'ambiente

La braccata,ha un impatto sul territorio,molto forte, specialmente su specie ungulate che non hanno la resistenza, e fisicità del cinghiele e che volenti o nolenti si vengono a trovare nel mezzo di questa attività.La girata ha decisamente un impatto minore e risultati comunque di rilievo ,e posso dire con certezza che alle volte con la girata in rapporto ai mezzi impiegati(meno cani e meno postaioli max 10)i risultanti sono più paganti in termini di animali abbattuti,con un disturbo all'ecosistema davvero irrilevante.

da lierhunter 25/02/2011 10.52

Re:Veneto. Stival: cinghiale tra le specie cacciabili per difendere l'ambiente

Ispanico forse la girata non la conosci bene, io la faccio dal 1998 e ti posso garantire che saperla fare funziona, la braccata non la puoi fare in ogni luogo, la girata si.

da Franco 23/02/2011 0.09

Re:Veneto. Stival: cinghiale tra le specie cacciabili per difendere l'ambiente

con il cane limiere il cinghiale si riprodurrà all'infinito! Figuriamoci che non riescono a contenerlo in regioni dove si fa la nostra classica caccia in battuta con i segugi con il limioere gli fate una pippa! Il limiere aveva un altra funzione in Francia la storpiatura italiana è frutto di un invenzione dell'INFS che nulla sa di cani e men che meno di segugi. STIVAL lascia perdere i consigli dell'ISPRA e dei selecontrollori non ne esci più.

da Ispanico 22/02/2011 8.51

Re:Veneto. Stival: cinghiale tra le specie cacciabili per difendere l'ambiente

Come si può dire che è una specie non autoctona, se esisteva già nel secolo XIV come confermato dal Dott. Confortini si deve mettere nelle speci autoctone, ne a tutti i diritti.

da Franco 21/02/2011 21.54