Caccia di voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso


lunedì 25 ottobre 2010
    
Riceviamo e pubblichiamo: 
 
Cortese attenzione signora Stefania Rossini
 
Gentile Dottoressa,

alcune considerazioni sulla lettera a Caccia di voti (Espresso n° 40 del 7/10/2010) che chiama in causa l’ARCI Caccia. Il rapporto con la natura senziente è sicuramente cambiato e, può far piacere o no, anche la caccia è cambiata concorrendo a modificare detto rapporto.
Non ci sono più sport ove si uccidono animali; per nostra volontà ci sono buone regole da noi richieste che, se applicate, migliorano gli habitat e concorrono ad una presenza quantitativamente elevata di specie selvatiche anche fuori dalle aree protette. Limitandoci al regno animale, le specie censite all’interno dei confini Italia, sono circa 58.000, il valore più alto registrato in Europa.

L’accesso ai fondi agricoli  - da parte dei cacciatori - è più sostenibile laddove la gestione faunistica funziona. Se ciò non è merito della caccia non è neanche un demerito. Si caccia in gran parte del mondo talvolta in modo consumistico, le nostre leggi, invece, sono ispirate da una buona scienza e meno “invasive” di altre.

Esiste una caccia sostenibile che ha una sua etica più o meno condivisibile ed in continua evoluzione, forse anche per questo la caccia resiste.

Per migliorarla, in Europa,  gli ambientalisti (Birdlife) e i cacciatori (Face) firmano accordi per la caccia sostenibile, non per abolirla.

In Italia il sopracitato accordo è stato utilizzato dagli ambientalisti per sostenere la giustezza dei limiti presenti nella attuale legge.

In alcune coalizioni si esternano le posizioni più estremiste, pro ed anticaccia; Roma finge di non sapere le brutte “deroghe” che si fanno a Venezia e tutti insieme vivono felici e contenti. L’ARCI Caccia è l’associazione del buon senso che ha voluto scritto nella legge che la “fauna selvatica” è proprietà dello Stato, dei cittadini e abbiamo condiviso questa posizione con Laura Conti  (scienziata e mamma dell’ambientalismo, che ricordiamo con affetto) e con le rappresentanze degli imprenditori agricoli e degli ambientalisti. Cuore e ragione hanno aiutato a scrivere, con passione e onestà, le norme vigenti, cui hanno concorso gli stessi “verdi” come atti parlamentari e documenti dimostrano.

Con le normative esistenti si è trovato un avanzato punto di equilibrio, confortato dai risultati referendari del 1990 e del 1997 su caccia e accesso ai fondi agricoli (il quorum su questi temi non si mai raggiunto). Il Referendum del 1990 è stato vissuto dalla sinistra (PDS, PSI, PR) associazioni, riviste, quotidiani, come via per costruire un’“alternativa” politica. La non sufficiente  affluenza alle urne degli italiani, in entrambi i casi, ha segnalato che gli elettori non apprezzano le strumentalizzazioni ei Partiti su questi temi.

L’italiano è persona di buon senso che noi rispettiamo dicendo no a qualsivoglia pratica venatoria che non risponde a criteri scientifici.

E’ da qualche campagna elettorale che dal centrodestra arrivano messaggi che propongono ai cacciatori “ogni ben di Dio” per carpire la loro buona fede e altrettanto fanno altri candidati della stessa coalizione a caccia di voti animalisti. Non è mancato, nel centrosinistra, qualche analogo comportamento tra i candidati e negli atti delle Giunte regionali.

Ho ascoltato candidati proferire ridicole proposte sulla caccia che parlavano in nome del “Presidente Cacciatore”. Ho letto di  telefonate affabulatrici del “Presidente Cacciatore” a riunioni di seguaci di “Diana”.

Il “Presidente Cacciatore” (controfigura del Presidente operaio) non solo non ha convinto me e oggi, forse, non convincerebbe molti altri.

Anche in politica “gli zimbelli” da richiamo andrebbero aboliti, tantomeno se servono a coprire politiche di cementificazioni, condoni edilizi, assalti ai parchi, ecc. Per concludere: al centrosinistra che – a dire della lettrice – è attento alle nostre posizioni, chiediamo politiche sulla caccia che abbiano a  cuore gli interessi generali dell’ambiente e dell’agricoltura fatte con onestà e con supporti scientifici disinquinando la materia dagli estremismi, talvolta di comodo, di cui si ciba la malapolitica.
Ai posteri scegliere se andare o meno a caccia. Noi, è chiaro, faremo un po’ di ragionevole tifo.

Distinti saluti
Osvaldo Veneziano

Presidente nazionale Arci Caccia

Roma, 7 ottobre 2010
 

11 commenti finora...

Re:Caccia di voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

Andrea ge: acc...a quello non avevo pensato...ma la prossima volta lo inserisco! Grazie del complimento!

da Inforziato 26/10/2010 16.02

Re:Caccia di voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

Inforziato 99%. Se gli ricordi anche l'anacronismo dei silenzi venatori salgo a 100%. Grande comunque!!!!!!!!!!

da andrea ge 26/10/2010 15.24

Re:Caccia di voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

Inforziato... for President!!!

da albo 26/10/2010 11.22

Re:Caccia di voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

ma tu non hai la tessera di arcicaccia,cosa strappi?????????

da holdhunter 26/10/2010 9.56

Re:Caccia di voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

10 e lode per inforziato !!!strappiamo tutte le tessere !!!!!!!!magna pane a tradimento!!!!!

da piro piro 26/10/2010 8.50

Re:Caccia di Voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

Siamo ancora in attesa dell’eliminazione di quelle opzioni di caccia che ci inchiodano ad una distorta specializzazione che voi avete cavalcato negli anni fino alla nausea, ma che noi, cacciatori del volgo, non abbiamo mai chiesto. Siamo ancora in attesa, mentre assistiamo impotenti ed allibiti a leggi di depenalizzazione dei reati più disparati, di una legge che modifichi alcune fattispecie previste dalla 157/92, per le quali noi, a differenza di coloro che falsificano i bilanci societari, siamo ancora procedibili penalmente. Stiamo ancora aspettando che, come accade per i parchi che tutti si affannano a proteggere, arrivino anche per i nostri atc dei fondi a cui attingere per il miglioramento degli habitat in accordo con gli agricoltori (con i singoli agricoltori presenti sul territorio, e non accordi astratti da salotto romano con rappresentanti associativi), perché finora la gestione degli atc la finanziamo di tasca nostra, con il nostro tempo e con le nostre energie. Mentre chi magnifica i risultati parlando dalla cattedra, si limita a qualche caccia in riserva come ospite, sempre che a caccia vada ancora. Potrei andare avanti, se crede, ad elencare cos’è che, nella “avanzata” 157 è talmente retrogrado ed assurdo da suscitare richieste di cambiamento. Potrebbe cominciare, intanto, a dare delle risposte concrete al popolo cacciatore, anziché parlare per generiche allusioni come un avveduto uomo politico. La 157, anche se nell’impianto può essere mantenuta, conserva norme che, diciamocelo pane al pane, fanno schifo e perché mal formulate, e perché inutilmente restrittive, e perché ormai anacronistiche. Lei in prima persona, e Arcicaccia con Lei, ha intenzione di cambiare queste norme o si batte per mantenere ciò che c’è così com’è perché rappresenta un buon punto di equilibrio? Perché qui non si tratta di destra o di sinistra, di voti o di consenso, di realismo o di affabulazione. Qui si tratta solo di caccia e cacciatori.

da Inforziato 25/10/2010 19.55

Re:Caccia di Voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

In punto di tutela dei parchi, qui sta la differenza, per esempio, tra il Suo ed il mio pensiero. Perché la tutela non può essere dei parchi, ma nei parchi. Non si tutelano i parchi, ma ciò che contengono, se mi consente una puntualizzazione nient’affatto pleonastica. La sentenza di cui sopra (CGCE sez. III, sent. 15 luglio 2010, nella causa C-573/08) prende in esame non solo le deroghe, ma anche la normativa italiana sui parchi e sulla caccia (leggi 394/1991 e 157/1992) per affermare che, sotto il profilo della tutela degli habitat, “ si deve concludere che le disposizioni delle leggi nn. 394/1991 e 157/1992 non possono ritenersi costitutive di un’adeguata trasposizione dell’art. 4, n. 4, seconda frase, della direttiva 79/409. Pertanto, si deve dichiarare che la censura della Commissione relativa alla violazione di quest’ultima disposizione è fondata.”. Insomma, la presunta tutela italiana non...tutela, nei territori sottoposti a protezione specifica, né gli ecosistemi né l’avifauna. A questo punto, mi chiedo io, che cosa sarebbe in grado di tutelare, allora, esclusivamente interessi umani? Perché la selvaggina sarà anche patrimonio della collettività, ma pare che i parchi siano invece feudo di pochi. Si tratta, in ogni caso, come Lei ha ricordato, di disposizioni che Arcicaccia ha voluto, e per cui si è battuta, assieme alla madre dell’ambientalismo italiano ecc. ecc. Non mi pare, allora, che il “brutto” stia solo da una parte, quella veneta. In punto di mirabilie operate dalla 157/92, Le vorrei ricordare che siamo ancora in attesa di una revisione di quell’aberrazione giuridica che sottrae il 30% del territorio alla gestione programmata della caccia, ma che non prevede alcuna sanzione, né tantomeno alcun meccanismo di tutela giudiziaria, per il caso in cui la percentuale sia aumentata, come di fatto è. (segue)

da Inforziato 25/10/2010 19.54

Re:Caccia di Voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

Io, che sono cacciatore scevro da condizionamenti associativi in quanto non faccio parte del gruppo dirigente di alcuna associazione, vorrei rispondere a certune affermazioni, certamente legittime ma non incontestabili, messe sul tavolo da Veneziano. Innanzitutto le “brutte deroghe che si fanno a Venezia”. Dovrebbe spiegare caro Veneziano, prima a noi cacciatori che ai giornali, la motivazione che sta a fondamento della Sua opposizione all’utilizzo del regime di deroga. Perché viene il dubbio, leggendo il Suo riferimento a Venezia, che le deroghe siano l’occasione per definire “brutta” la politica della Lega-Federcaccia ora, e di Berlato-Acv allora. Di certo non credo si riferisca alla imminente decisione del Tar Veneto sulla delibera di giunta che le autorizza, dato che un ricorso non dovrebbe spaventare nessuno, tantomeno uno come Lei che ha vissuto i referendum anticaccia. Tra l’altro, fa specie rilevare che Lei parli di “brutte deroghe” veneziane quando il Veneto è stata una delle regioni italiane a meglio normare il prelievo in deroga. Mi pare che la recente sentenza della CGCE sull’applicazione del regime di deroga in Italia nel 2008, non prenda nemmeno in considerazione il Veneto, quanto piuttosto tutte, o quasi tutte, le altre regioni italiane che ne hanno fatto uso. E senza contare i recenti problemi ad autorizzare la caccia al solo storno nella Regione Toscana, terra d’elezione di Arcicaccia. Tra parentesi c’è chi, in giro per l’Europa, si avvale del regime di deroga per andare incontro alle esigenze dell’agricoltura, senza pensarla cosa “brutta”. Penso alla caccia, aperta tutto l’anno, al colombaccio, per fare un solo, ma non unico, esempio. Ma questo è, mi dirà Lei, il portato della concezione utilitaristico-capitalista della selvaggina, considerata proprietà privata del contadino anziché, con più adeguata visione socialista, bene della collettività. (segue)

da Inforziato 25/10/2010 19.53

Re:Caccia di Voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

L'espresso è roba vostra........Comunque la risposta del Veneziano ci voleva lo stesso visto che sono stati colpiti dalla sx, il Veneziano dovrebbe rispondere e controbattere anche a la Repubblica a il Giornale visto che siamo sotto tiro continuamente, visto che ancora si dice da parte degli animalari che con l'approvazione dell'art42 si caccia di più e si uccidono specie protette, più falso di così non si può, ma da quella gentaglia ci si aspetta di tutto, prima hanno esultato per l'approvazione poi.........risponda pure a quelli sig. Veneziano visto che lei si è lamentato della nuova legge comunitaria, Caccia Ambiente o niente.

da gladiatore 25/10/2010 18.59

Re:Caccia di Voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

BEH CHE DIRE,QUANDO CI VUOLE CI VUOLE...10 E LODE..........

da max1964 25/10/2010 18.53

Re:Caccia di Voti a sinistra? Veneziano risponde ad una lettera sull'Espresso

Bellissimo è leggere come se la cantano e sa la suonano le due Dottoresse. Così tanto da non capire chi è l'una e chi l'altra.

da Silvano B. 25/10/2010 18.50