Amiche di BigHunter. Rita Maria Polli. La caccia in cucina


lunedì 16 agosto 2010
    
 Rita Maria Polli, veronese, casalinga, due figlie e un marito cacciatore, fa parte di quella grandissima fetta di popolazione che pur non praticando l'arte venatoria, ne riconosce i valori e la sostiene dall'esterno. “Penso che i cacciatori siano persone che amano profondamente la natura” ci scrive. Infatti “sono i primi ad avere l'interesse che l'ambiente si rimanga integro il più possibile”.
 
Per Rita “la caccia è cultura ed è parte integrante della nostra tradizione”. Quando può segue il marito e della caccia ama tutto quello che la circonda, soprattutto la parte culinaria. La sua passione per la selvaggina infatti si concretizza davanti ai fornelli: “mi sono cimentata nel preparare piatti con la selvaggina migratoria, con i fagiani, starne, lepri, capriolo, cinghiale e, una sola volta purtroppo, il gallo cedrone (frutto di una regolare azione di caccia, oviamente)”. Tutti piatti che cucina a regola d'arte. “La mia gratificazione sono i complimenti che ricevo” conferma Rita.
 


4 commenti finora...

Re:Amiche di BigHunter. Rita Maria Polli. La caccia in cucina

Più siete e meglio è. un sincero omaggio alla donna, moglie, mamma nonchè cacciatrice.

da Nato cacciatore 17/08/2010 20.46

Re:Amiche di BigHunter. Rita Maria Polli. La caccia in cucina

Con i miei più sinceri complimenti signora Maria Rita.

da Silvano B. 17/08/2010 18.34

Re:Amiche di BigHunter. Rita Maria Polli. La caccia in cucina

bravo paolo complimenti alla signora

da franco la spezia 17/08/2010 16.48

Re:Amiche di BigHunter. Rita Maria Polli. La caccia in cucina

Centomila donne a caccia. Se avessimo questo come obiettivo, battagliere come sono, sicuramente farebbero in modo da ristabilire la verità sulle tante menzogne che una cultura metropolitana sta propagando ai quattro venti, nell'ignavia di gran parte dei cacciatori maschi che si attardano a litigare trascurando l'ovvio. Divisi si conta meno. Mentre noi litighiamo i nostri avversari ingrassano. Le battaglie di retroguardia fanno perdere l'obiettivo principale, che è quello della difesa della caccia in sè e per sè.

da Paolo Moretto 17/08/2010 14.22