Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio


giovedì 8 luglio 2010
    
Calendario venatorio Umbria Il calendario venatorio per la stagione 2010 – 2011, non senza qualche polemica dovuta alle diverse posizioni, ha passato l'esame della III Commissione regionale dell'Umbria. La decisione finale della giunta è attesa per la giornata di oggi, venerdì 9 luglio, in tempo per non incorrere nelle modifiche imposte dall'articolo 42.
 
Il  testo approvato contiene delle modifiche inserite in seguito all'audizione dello scorso mercoledì, elencate prima del voto dall'assessore alla caccia Fernanda Cecchini:  "per la caccia al cinghiale possibilità per le Province di decidere l'apertura dal primo ottobre al 31 dicembre, con la reintroduzione del giovedì (non più il mercoledì), sabato e domenica; giorni fissi di caccia solo a settembre; anticipo di un giorno per l'addestramento cani (15 agosto); ampliamento del carniere per la specie tortora fino a sette capi nel periodo di preapertura".  L'assessore si è anche detto disponibile ad affrontare molte questioni aperte per migliorare i rapporti fra istituzioni e mondo venatorio, attraverso un'apposita conferenza.

A difendere il provvedimento - come riferisce un comunicato della Regione -  è stato il presidente della Commissione Massimo Buconi che, a nome del suo gruppo consiliare, ha parlato anche di una legge specifica sul calendario entro il prossimo anno e di un potenziamento dell'ufficio caccia regionale dal punto di vista normativo. D'accordo con le disposizioni anche l'ex assessore alla caccia Lamberto Bottini (Pd) e Andrea Smacchi (Pd).

Contro l'atto si sono invece espressi Pdl, Udc, Lega Nord e l'Idv. Paolo Brutti (Idv) ha lamentato un'eccessiva pressione venatorio nei giorni della preapertura su due sole specie, tale da mettere a rischio anche i cacciatori. Massimo Mantovani e Rocco Valentino (Pdl), hanno invece contestato “l'eccessivo taglio protezionistico verso alcune specie che nemmeno la legge 157 prevede” e la scarsa collaborazione fra le istituzioni preposte. Per Sandra Monacelli (Udc) serve una legge che disciplini il calendario per evitare il ripetersi ogni anno di un confronto eccessivo; mentre Gianluca Cirignoni (Lega Nord) ha detto, “siamo per un'apertura unica della caccia e che coincida con un giorno di festa perché la caccia deve essere una festa per tutti”.

6 commenti finora...

Re:Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio

vorrei fare la mia proposta ai nostri politici che gestiscono l aspetto venatorio dell umbria ma non e possibile prendere in considerazione l aspetto economico sui rinnovi delle licenze esempio meno possibilita di cacciare la selvaggina che e presente equivale meno soldini per il rinnovo che ne dite non vi sembra una proposta equa

da pino 10/07/2010 11.41

Re:Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio

non c'e' mai fine all'imbecillita' caro MAX1964. SPERO che la natura si ribelli da sola e con un bel terremoto distrugga sansone con tutti i filistei.

da paolo t fano pu 09/07/2010 22.52

Re:Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio

REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE. Invitiamo Il Signore con il nickname "max1964" a mettersi in contatto diretto con questa redazione per analizzare il da farsi in ogni suo aspetto, ove possibile. Grazie e cordialità.

da max1964 09/07/2010 18.09

Re:Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio

CACCIATORI O NON CACCIATORI, QUANDO C'E DA DIVIDERE IL BABBà ; CHI SE NE FREGA! FATEVI L'ASSICURAZIONE PRIVATA IN AGENZIA,TI COSTERà IL 50 X CENTO IN MENO, COSì ALMENO DEL TUO NON DIVIDERANNO UN CA......O.DA CACCIATORE CAMPANO.

da BRED67 09/07/2010 16.47

Re:Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio

Cari amici ecco il motivo perchè non vado più a caccia in UMBRIA , pur essendolo, dovrò pagare altri ATC ma almeno per l'apertura vado a caccia con i miei setter. CARA COMMISSIONE REGIONALE I MIEI SOLDI NON LI VEDRETE PIU'.

da romoletto 73 09/07/2010 16.41

Re:Umbria: ok della Commissione sul calendario venatorio

Anche questa volta si è persa un'occasione! Una riduzione maggiore del numero di capi da poter abbattere( da 10 a 7 per la tortora), la non rientroduzione della quaglia quale specie migratoria cacciabile dal primo settembre, ma sopratutto da parte dei rappresentanti del mondo venatorio(associazioni)la non difesa e tutela di tutte le forme di caccia, lasciando alle istituzioni la decisione sulla scelta del calendario venatorio, senza opporsi fino in fondo. Eppure anche loro sono cacciatori!!

da Stefano Patrizi 09/07/2010 16.19