Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa


venerdì 15 gennaio 2010
    
Il Tar di Firenze ha accolto il ricorso della Lav ed annullato definitivamente il provvedimento approvato dalla Provincia di Siena nel febbraio del 2008, con il quale si autorizzava il prelievo di daini e caprioli. Si tratta solo dell'atto formale che chiude una vecchia questione, che ha il suo centro nella mancata comunicazione di un numero preciso dei capi da abbattere. Il Tar già al momento dell'approvazione aveva infatti sospeso immediatamente il provvedimento e confermato la decisione nella successiva udienza dell'11 marzo 2008.

Dalla sentenza dello scorso 5 gennaio si evince che la Provincia di Siena in quell'occasione ha palesemente violato la legge 157. In una nota diffusa dalla LAV, si legge che: "la sentenza del TAR di Firenze indica, senza ombra di dubbio, che la gestione della fauna selvatica deve sottostare alle indicazioni previste dalla normativa nazionale, quella normativa che molte amministrazioni provinciali tendono ad aggirare alla ricerca di facili consensi all'interno del mondo venatorio”.

La Lav ne trae spunto anche per una polemica dai toni politici : “soprattutto nei periodi che precedono i confronti elettorali, la fauna selvatica viene purtroppo utilizzata come “moneta di scambio” da parte di candidati senza scrupoli. Accattivarsi le simpatie dei cacciatori con promesse di deregulation normativa, garantisce un buon numero di voti che gli stessi cacciatori, ignari di essere semplici pedine in un gioco più grande di loro stessi, incautamente affidano ai loro politici di riferimento. A farne le spese, come al solito, sono coloro che non si possono difendere, che non hanno voce in capitolo: le migliaia di animali selvatici che vengono uccisi grazie alla connivenza di alcune amministrazioni provinciali".

Secondo Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della Lav la sentenza è :“uno stop chiaro e inequivocabile alle tante aperture nei confronti del mondo venatorio, volute dallo stesso presidente regionale Martini che lo scorso anno organizzò un convegno sulla caccia ad Arezzo, nel corso del quale i cacciatori proposero la loro “soluzione finale” al problema dei danni causati dagli animali selvatici all'agricoltura”.

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8 commenti finora...

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

zan, mole il bevi e meniti l'usel

da menitilu, no sta spieta 17/01/2010 21.51

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

Perche' il signore/ra che fa' ironia non si firma, invece di firmarsi menimi l'usel,

da zan 17/01/2010 0.05

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

chiedo scusa nel post precedente ho scritto "regione Toscana" evidentemente sbagliavo intendendo appunto la provincia di Siena, saluti

da vittorio 66 16/01/2010 7.04

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

Bè bisogna saper essere intellettualmente onesti ed obiettivi: la regione Toscana con quell'atto amministrativo aveva torto. Che la cosa sia stata impugnaa dalla LAV da alri poco interessa! Se a sbagliare sono gli amientalisti che paghino , ma questa volta , appunto per onestà intellettuale il torto era decisamente dalla parte di chi ha voluto evidentemente "allargare un pò troppo le maglie della legge venatoria". Infatti mi risulta che la regione è anche stata condannata alle spese, l'importante è cercare di non perseverare nei propri errori. ad maiora

da vittorio 66 15/01/2010 18.21

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

Annullato dal TAR anche il piano abbattimento volpi in ZRC e AFV , sempre della provincia di Siena, sempre ricorso LAV. Sentenza TAR Toscana n. 12/2010 depositata il 9 gennaio scorso e visibile sul sito www.giustizia-amministrativa.it

da Fiorenzo_da_Montepulciano 15/01/2010 14.44

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

Ad ogni buon conto i pretesti per intavolare una polemica politica sull'uso dei voti dei cacciatori rimane un puro vaneggiamento, smentendosi, la lav, con le loro stesse parole: "con promesse di deregulation normativa, garantisce un buon numero di voti che gli stessi cacciatori, ignari di essere semplici pedine in un gioco più grande di loro stessi, incautamente affidano ai loro politici di riferimento. A farne le spese, come al solito, sono coloro che non si possono difendere, che non hanno voce in capitolo: le migliaia di animali selvatici che vengono uccisi grazie alla connivenza di alcune amministrazioni provinciali". Il che significa che i cacciatori, votando coerentemente con la loro passione, ottengono appunto quello che chiedono: la disponibilità di migliaia di selvatici! ma la lav prende soldi dalle concessioni venatorie? se si che cosa si aspettava, che i cacciatori le paghino per avere la loro tessera ad honorem?

da Fromboliere 15/01/2010 14.22

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE. Teniamo a precisare che l'equivoco sottolineato dal sig. Levan è nato per un errore nel collegamento al file, che si riferiva ad un'altra sentenza del Tar. Abbiamo ripristinato il link corretto. Ci scusiamo per l'inconveniente.

da REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE 15/01/2010 13.42

Re:Siena: il Tar annulla disposizioni di caccia a daino e caprioli di un anno fa

La LAV, o chi per essa abbia divulgato questo comunicato, farebbe bene a leggersi la sentenza in oggetto. In tale dispositivo, infatti, si fa riferimento solo ed unicamente alla specie volpe e non al prelievo di daini e caprioli come titola il comunicato. Sorge il sospetto che come al solito certa informazione venga manipolata ad uso e consumo di chi stravolge il significato delle notizie per creare effetti sensazionali con l'uso accorto delle parole. E per quanto concerne il reale problema delle volpi, la cui eccessiva densità provoca l'insorgere degli ormai noti focolai di rabbia silvestre (malattia mortale anche per l'uomo), LAV e compagni farebbero bene a interrogarsi sulle reali cause del problema e a proporre soluzioni percorribili invece di mettersi in prima fila nell'additare i cacciatori colpevoli, a loro dire, di tutti i mali che coinvolgono la gestione faunistica e il territorio.

da SANDRO LEVAN 15/01/2010 11.52