Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”


mercoledì 18 novembre 2009
    
Il convegno su Ambientalismo e Caccia organizzato dall'associazione ambientalista Fare Ambiente  può rappresentare un nuovo punto di partenza per riconsiderare il giusto valore alla componente venatoria nella gestione della natura. In questa direzione operano da tempo anche altre associazioni di stampo europeo come Wilderness Italia e Ambiente e/è Vita.

Interessante in questo quadro l'intervento di Giancarlo D'Aniello, dell'associazione Wilderness, che ha riassunto l'attività dell'associazione sottolineando che, in assenza di riferimenti legislativi specifici, Wilderness Italia ha realizzato negli ultimi 25 anni, 58 aree wilderness, istituite grazie ad atti di salvaguardia volontaria e deliberazioni comunali, provinciali e regionali.

Le aree così tutelate diventano una sorta di “comunità”  creando le condizioni per lo scambio di esperienze culturali, turistiche ed economiche alla quale partecipano i Comuni designatari di aree wilderness”, spiega D'Aniello. Il tutto con il pieno appoggio della popolazione che ne trae beneficio, “evitando così la conflittualit�- ha detto l'esponente ambientalista - che normalmente si verifica ogni volta che si cala su un territorio, un’area protetta come atto d’imperio da parte di una istituzione”.

“Quando sono stato invitato a questo convegno sull’ambientalismo e la caccia – ha spiegato D'Aniello - ho subito pensato che tutta l’attività compiuta in questi anni dall’AIW poteva a giusta ragione essere presa a modello di sentesi tra mondo venatorio e ambientalista e questo perché la conservazione degli spazi selvaggi, secondo la filosofia wilderness viene anche mutuata da una visione antropocentrica che è volta al soddisfacimento del bisogno di solitudine dell’uomo, nel quale esercitare quelle ancestrali attività come la caccia o il solo girovagare negli spazi selvaggi”.

L'ambientalismo italiano tradizionalista secondo l'esponente dell'associazione Wilderness è invece troppo sbilanciato su posizioni animaliste e conseguentemente restio ad ogni apertura al mondo venatorio.

Wilderness chiede alla politica  il riconoscimento ufficiale di un esplicito riferimento a questa forma di protezione nella riforma della 157/92, mentre si rivolge al mondo venatorio per cercare una comune strategia, salvaguardando la caccia e promuovendo sempre più efficacemente questa idea di conservazione, rispettosa del territorio e delle sue della tradizioni.

8 commenti finora...

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

D'aniello è il nostro futuro. Sosteniamolo apertamente. Evitiamo polemiche inutili, contribuiamo all'associazione in maniera costruttiva e propositiva. Grazie

da giancarlo forever 29/12/2009 19.48

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

D'Aniello, chi era costui ?? Se gli "ambientalisti ragionevoli" sono solo questi 4 gatti spellacchiati e contigui al parlamentare di comodo della maggioranza di turno, allora prepariamoci a secoli di ulteriori contenziosi.

da Metz 20/11/2009 10.06

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

Già.Saranno anche associazioni regionevoli quelle che cita l'acchiappavoti (a sbafo) veneto, ma contano come il due di briscola. AMbiente è Vita è una sigletta vecchia costola di AN , nata per arrivare alla greppia dei fondi del Ministero Ambiente quando c'era Matteoli. Sai che difefrenza con le altre ! Ma dove sono poi in Italia gli spazi selvaggi ? Non puoi far eun'ora di cammino a piedi che incontri una strada o delle case. A sentire certi personaggi sembra che viviamo in Groenlandia o nel bush australiano.

da Teo 20/11/2009 10.00

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

Ma quale "dalla nostra parte" del piffero ! Abbiamo contro mezzo governo !!!! E Berlato che va il ciarlatano venditore di fumo. Volete aiutare i cacciatori ? Adesso c'è la legge finanziaria, con tempi certi, brevi e blindati (entro natale,di solito). Abbassate le tasse venatorie statali, già alzate anni fa dal duo Berlusconi-Tremonti. E poi voglio vedere se ancora ci si nasconde dietro alle scuse "comunisti, Della Seta, verdi, arci,ecc.". Comodo... O non siete proprio capaci ???

da Pico 20/11/2009 9.54

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

Qualcuno che scrive su questo blog non ha capito che l'incontro con le associazioni ambientaliste "ragionevoli" al Senato ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso che ci porterà alla modifica della 157/92. Il tavolo degli stakeholders, nato con l'intento di ostacolare qualsiasi modifica migliorativa della 157/92, è stato definitivamente sepolto. Una nuova fase si apre. Adesso abbiamo dalla nostra parte la quasi totalità del mondo venatorio italiano che ha sottoscritto un documento unitario a sostegno delle modifiche alla 157/92, le stesse per le quali abbiamo raccolto oltre 843.000 firme certificate. Abbiamo dalla nostra parte due tra le tre maggiori organizzazioni professionali agricole nazionali. Abbiamo dalla nostra parte una componente importante del mondo ambientalista serio e propositivo. Adesso tocca alla politica assumersi le proprie responsasbilità e trovare in Parlamento la giusta mediazione tra le diverse sensibilità esistenti nel nostro Paese. Ecco perchè sono fortemente fiducioso che l'obiettivo che ci eravamo prefissati possa essere finalmente raggiunto. Abbiate fiducia

da SERGIO BERLATO 20/11/2009 0.12

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

Ma quale wilderness. Mica siamo in Alaska. Ma di quale natura selvaggia parlano ? Tutto il paesaggio italiano, parte delle Alpi comprese, è il risultato dell'azioen dell'uomo da millenni. Che dichiarino "aree wilderness" dei francobolli di bisco abbandonato in provincia di Frosinone fa piacere solo a questi visionari.

da Ezio 18/11/2009 19.19

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

X Giancarlo D'Aniello, buona serata. Lei sostiene che: "L'ambientalismo italiano tradizionalista è invece troppo sbilanciato su posizioni animaliste e conseguentemente restio ad ogni apertura al mondo venatorio". Non credo proprio; piuttosto sono gli anticaccia, mercenari delle multinazionali petrolchimiche, che, infiltratisi in ogni, ribadisco OGNI partito politico italiano, fanno pesare i loro sparuti voti costringendo così a fare adottare al Governo leggi e leggine anticaccia senza alcuna motivazione, se non quella di obbedire agli ordini di chi li paga lautamente. A mio insignificante avviso, per poter dare maggiore credibilità al mondo venatorio della vostra disponibilità a collaborare uniti per il bene della Natura, dovreste essere voi a smascherare questi falsi, calunniosi, rissosi, e volgari anticaccia che si spacciano spudoratamente per animal-ambientalisti. Solo in questo modo la totalità dei Cacciatori avrà fiducia in Wilderness e quindi disponibili ad una reciproca proficua collaborazione. Un cordiale saluto. Nino

da [email protected] 18/11/2009 17.51

Re:Wilderness, D'Aniello: “strategie comuni per la tutela di caccia e territori selvaggi”

ottimo, anche se di wilderness in italia e in europa non c'è più quasi niente da almeno diecimila anni, escluso le altissime vette alpine. Il fatto è che avrebbero dovuto essere i cacciatori a costituirsi in attiva e sensibile associazione ambientalista. Oppure entrare in massa una grande associazione come wwf o Italia nostra e orienrane responsabilmente le politiche. cosa che altrove nel mondo è in parte successo. Faccia un esame di coscienza e vediamo se abbiamo ancora i fondamentali per realizzare un progetto del genere. Salveremo capra e cavoli.

da audubon 18/11/2009 16.20