Francia. Nuovo corso fra caccia ed ecologia


martedì 31 maggio 2022
    

 
Mentre la mitica ma ormai acida Brigitte Bardot attacca il nuovo ministro francese dell'agricoltura, Marc Fesneau, solo perché appassionato di caccia - “uno sport abominevole” dice lei – il presidente dei cacciatori francesi Willy Schraen esulta per la decisione del nuovo gabinetto di associare per la prima volta ecologia e ruralità al centro della coesione territoriale. “Questo orientamento di buon senso è benefico per la protezione della natura e la salvaguardia della biodiversità – ha dichiarato Schraen -.  Saluto il pragmatismo di Emmanuel Macron che, attraverso questi appuntamenti, ha scelto di non affidare più il nostro futuro a ecologisti seguaci della decrescita e dei divieti».
 
 Al di là della sua passione per la caccia, Marc Fesneau è probabilmente una delle persone più competenti per occupare questa posizione all'interno del governo e per riunire le popolazioni rurali invece di dividerle come sapevano fare i suoi predecessori. 

Anche Amélie de Montchalin, nominata al Ministero della Transizione Ecologica e della Coesione Territoriale, incarna un rinnovamento che fa sperare che le decisioni che verranno prese in futuro si basino su fatti, studi e realtà, piuttosto che sulla pressione esercitata da lobby ambientaliste che giocano su palesi falsità.

Quanto a BB, evidentemente non ricorda le sue stesse contraddizioni. Appena due anni FA ricordava con malcelata passione il suo amico presidente Valery Giscard d'Estaing appena scomparso, come ”cacciatore ma non privo di cuore e intelligenza”. 



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