WILDERNESS E CACCIA: UN ALTRO ESEMPIO DALL’AMERICA


giovedì 18 giugno 2009
    
Wilderness e cacciaRiceviamo e pubblichiamo:

Si legga quanto più sotto riportato e si rifletta se in Italia sarà mai possibile leggere qualcosa del genere sulle riviste ed i siti Internet di altre associazioni ambientaliste: il paragrafo dà la misura di una diversa visione tra chi la natura selvaggia vuole veramente proteggere e chi della natura selvaggia vuole solo tutelare una componente: la fauna, a costo di vederla poi saltellare o svolazzare su strade, case, dighe, centrali eoliche, od osservarla da automobili, biciclette da montagna e quad in aree che siano però... severamente chiuse alla caccia! 

«La Gola del Rio Grande, a nord-ovest di Taos, nel Nuovo Messico, è uno dei maggiori siti mondiali per gli uccelli migratori, con pareti dove possono nidificare Pellegrini, Aquile reali e falchi di varie specie. I suoi altopiani occidentali sono pascoli invernali per branchi di Antilocapre e cervi Wapiti, che poi in primavera vi si riproducono. “Queste sono alcune delle più spettacolari terre di tutto il Nuovo Messico”, dice John Olivas, Direttore della sezione settentrionale dell’Alleanza Wilderness del New Mexico.

“Questa legge assicurerà il mantenimento delle opportunità di caccia e di pesca per gli sportivi di questo Stato, così come preserverà un luogo speciale per i nostri figli”. Il 23 aprile scorso due Senatori democratici per proteggere permanentemente questo territorio hanno presentato la Legge per l’istituzione di una El Rio Grande Del Norte National Conservation Area. La legge prevede un’Area di Conservazione di 94.000 ettari, con all’interno due Aree Wilderness di 5.200 e 3.200 ettari. Con esse si proteggeranno anche valori culturali, ecologici e scenici in un’area con primarie opportunità ricreative.»
Prima di un commento finale, una precisazione: l’Alleanza Wilderness di cui sopra è formata dalle maggiori associazioni ambientaliste e di cacciatori e pescatori del Nuovo Messico.
 
 
Ecco, se in Italia gli ambientalisti quando propongono l’istituzione di tanti Parchi e Riserve, ragionassero allo steso modo, forse avremmo più territori protetti e più territori dove la gestione della caccia favorirebbe la conservazione delle risorse naturali, perché i cacciatori sarebbero alleati con noi nella battaglia per salvare un poco dei nostri spazi selvaggi, anziché vederli pseudo-protetti, presi comunque d’assalto da strade e centrali eoliche e dati in pasto al turismo sotto ogni forma. Appagati (gli ambientalisti) del solo fatto d’averne fatto dei Parchi e dell’aver ottenuto la loro chiusura alla caccia!
Chissà, forse è per questa profonda diversità tra l’America e l’Italia che in quel paese la conservazione della Natura è cosa seria, mentre da noi è espressa solo da larghe chiazze verdi sulle carte che chiamano “Parchi” ma che poi di fatto nulla tutelano “permanentemente” se non la sola fauna. Parchi ed altre aree protette, quindi, che ben poco proteggono, che dissanguano le casse pubbliche con burocratici apparati di gestione, che creano poltrone per politici trombati ed ambientalisti falliti o in cerca di posti remunerati, che calpestano i diritti delle popolazioni locali, che innescano problemi ben noti come quello del sovrappopolamento di cinghiali, cervi, caprioli, ecc., a danno di altre specie anche e ben più rare.
 
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Franco Zunino
 

 

 

4 commenti finora...

Re:WILDERNESS E CACCIA: UN ALTRO ESEMPIO DALL’AMERICA

i nostri ambientalisti,sono quelli che hanno messo gli zingari(rutelli, allora sindaco di Roma) tra il raccordo e Ciampino,e questi, tutte le sere, bruciano macchine,furgoni e altro materiale di plastica,sprigionando alte colonne di fumo nero,ed in questo come in altri accampamenti,c'è un mare di spazzatura,ma questo chiaramente non lo dicono,non fà notizia,viceversa, se uno di Noi cacciatori,lascia un bossolo per terra allora si che sono guai.saluti atutti

da hunter.ss 19/06/2009 19.27

Re:WILDERNESS E CACCIA: UN ALTRO ESEMPIO DALL’AMERICA

L'America, un paese con un fuso orario non indifferente, un Presidente afro, una popolazione multietnica nel vero senso della parola,la serieta' di rispettare regole e leggi,associazioni che collaborano con tutti dalle multi nazionali al governo e non di meno con i cacciatori.. Non mi meraviglio, perche' in una mia mail puntualizzai che in questo paese certe associazioni collaborano invece di distruggere, guarda WILDERNESS. L'unica cosa che posso rimproverare a questa nazione e' la scomparsa di un popolo padrone di quelle terre "INDIANI D'AMERICA" e alcune battaglie inventate.... ma tutti abbiamo delle lacune. Provate a immaginare L'ITALIA in un contesto del genere.............Papa Nero,ecc.ecc.ecc. Dimenticavo gli ambientalisti? In Italia, un popolo in via di estinzione (VERDI) e non mi riferivo certamente agli INDIANI D'AMERICA(CACCIATORI).

da p.alias 18/06/2009 10.52

Re:WILDERNESS E CACCIA: UN ALTRO ESEMPIO DALL’AMERICA

Nel Parco dell'Etna dove tutto e vietato (solo la caccia) ohni giorno appaiono sempre nuovi cantieri persino ente parco cementifica non curandosi nemmeno dell'impatto ambientale e dell'immondizia che ogni giorno viene abbandonata per le canpagne,questo per loro e ambientalismo.-

da Mario 18/06/2009 9.45

Re:WILDERNESS E CACCIA: UN ALTRO ESEMPIO DALL’AMERICA

c'e' poco e niente da dire.... in quanto in italia abbiamo solo parassiti verdi... sottoforma di politici o viceversa...dall'america c'e' solo da imparare, basta guardare come svolgono la caccia agli acquatici nei vari stati che invidia... vorrei starci per poterla praticare.

da stefano l. -br- 18/06/2009 9.44