Peste suina. Una sfida per il mondo rurale piemontese


martedì 26 aprile 2022
    
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Sabato 23 aprile si è svolto ad Alessandria il convegno “Peste Suina Africana – Una sfida per il mondo rurale piemontese”, organizzato da ANUU Migratoristi e da Nazione Futura. Presenti al convegno, oltre a Rappresentanti del mondo agricolo e di quasi tutte le Associazioni Venatorie, oltre ANUU, FidC, ENALCACCIA, ARCICACCIA, ITALCACCIA, Cacciatori Fasano, EPS PIEMONTE e CPA Piemonte, anche rappresentanti del mondo agricolo piemontese come Gabriele Carenini Presidente CIA Regione Piemonte e Daniela Ferrando Presidente CIA per la Provincia di Alessandria, i quali hanno evidenziato le problematiche economiche e lo sconforto che il settore subisce in una simile situazione.

Il mondo politico era rappresentato, oltre all'Europarlamentare CRE Pietro Fiocchi, anche il Consigliere Regionale e Presidente della Terza Commissione
Claudio Leone, i quali hanno diviso le preoccupazioni manifestate e si impegneranno a promuovere misure più efficaci nelle loro rispettive sedi; in sala inoltre vi erano il Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, Alessandro Traverso coordinatore Fratelli d'Italia Alessandria.

"Da quando è stato riscontrato il primo caso conclamato di peste suina africana
in Piemonte - si legge in un comunicato di Auu Piemonte - , il mondo agricolo e il mondo venatorio in concerto hanno subito intuito la gravità del problema e hanno portato all'attenzione del mondo politico la gravità della situazione per le ripercussioni di tipo sanitario ed economico che una simile epidemia può causare. Su disposizione del Governo infatti, è stata creata una zona cosiddetta “rossa”, all'interno della quale si sono verificati i casi legati all'epidemia, e all'esterno una zona “buffer”, di cuscinetto. Inoltre è già stato finanziato per la “modica” cifra di euro 8,200,000, il progetto per una recinzione che ricalcherà i percorsi autostradali della zona, volta ad impedire l'uscita dei cinghiali dalla zona “rossa”. In più, all'interno della zona “rossa”, ogni attività agricola è stata sospesa, così come l'attività venatoria, la raccolta di erbe spontanee e inoltre gli allevamenti di suini sono stati costretti all'abbattimento di quegli esemplari potenzialmente venuti a contatto con soggetti contaminati, quindi entrati in contatto col virus. E' stata invece di fatto vietata ogni forma di contenimento della popolazione di cinghiali, in quanto le disposizioni governative di sono rilevate inattuabili per la tipologia di territorio e le asperità burocratiche"
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4 commenti finora...

Re:Peste suina. Una sfida per il mondo rurale piemontese

Anuu un associazione fallita che si ricicla in difesa della peggiore categoria degli sparatori borsaioli. Vomitevole la cosa

da Cinghiali migranti 28/04/2022 12.01

Re:Peste suina. Una sfida per il mondo rurale piemontese

Cosa c'entrano i migratoristi col cinghiale ? Ofelè fa el to mesté .

da Vilnius 28/04/2022 8.28

Re:Peste suina. Una sfida per il mondo rurale piemontese

Il carrozzone va avanti da se....con le Regine i suoi Fanti e i suoi Re....,ci sono le elezioni....e nessuno vuole rischiare....sia Liguri che Piemontesi....anzi...i Liguri assomigliano sempre più ai Piemontesi....

da Brutto segno 26/04/2022 16.21

Re:Peste suina. Una sfida per il mondo rurale piemontese

Il mondo rurale piemontese avrebbe già risolto il problema prima che si moltiplicassero i cinghiali,cone sta accadendo ora, balle, commissari recinzioni,censimenti,riunioni,AIUTATE CHI HA IL DANNO EFFETTIVO E FATELA FINITA TUTTI QUANTI INVENTORI DI CARRIZZONI MANGIA SOLDI

da Mino 51 26/04/2022 14.22