Negli ultimi 150 anni nel Regno Unito la presenza del fagiano di monte è diminuita sia in termini di numero che di areale. L'ultima indagine nazionale nel 2005 ha stimato 5.078 maschi, 3.344 in Scozia, 1.521 nel nord dell'Inghilterra e 213 nel nord del Galles. Nel 1996, a seguito del primo censimento di Birds of Conservation Concern, il forcello è stato classificato come una delle 36 specie a rischio. Circa 25 anni dopo, in seguito alla recente valutazione di Birds of Conservation Concern 5, è ancora nella Lista Rossa. Ciò è dovuto a un calo storico della popolazione, con numeri in diminuzione del 22% tra le indagini nazionali nel 1995/6 e nel 2005 e del 36% tra il 1995/6 e il 2019.
Per misurare le tendenze numeriche nel tempo nell'Inghilterra settentrionale, viene contato il numero di maschi e misurato il successo riproduttivo annuale in 5-20 siti di conteggio specifici utilizzando cani da ferma.
Dal 2015, su sette anni c'è stata una serie senza precedenti di sei anni riproduttivi poveri, con una produttività annuale che variava da 0,2 a 0,8 pulcini per femmina, quindi inferiore agli 1,3 pulcini per femmina necessari per mantenere un numero stabile. Durante questo periodo, la schiusa prevista in giugno è avvenuta nei quattro giugni più piovosi degli ultimi 30 anni. Un clima così umido o freddo di giugno è legato alla scarsa sopravvivenza dei pulcini causata dalla bassa temperatura e dalla scarsa presenza di insetti.
Tutto questo, nella primavera del 2015 ha portato a un calo del 53% del numero di maschi che frequentano le aree di riproduzione. Data l'ulteriore scarsa produttività (0,3 pulcini per femmina) dello scorso anno, in questa primavera si prevede un ulteriore calo degli uccelli. Nonostante ciò, la tendenza complessiva di 33 anni rimane stabile, indicando che la popolazione nell'Inghilterra settentrionale è stata sufficientemente numerosa per resistere a queste annate negative. Tuttavia, se la tendenza persiste - scrive Phil Warren su Gamewise Magazine - è probabile un ulteriore declino e la riduzione degli areali frequentati da questo meraviglioso tetraonide.
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