Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani


giovedì 13 gennaio 2022
    
 
 
Nonostante nessun contagio finora si sia registrato in Emilia-Romagna di PSA (Peste Suina Africana), dopo il vertice con il Ministero la Regione ha disposto lo stop nelle province di Piacenza e Parma alla caccia collettiva ai cinghiali e alla caccia con l’ausilio dei cani.

L’obiettivo è limitare il più possibile gli spostamenti dei cinghiali sul territorio e preservare la sicurezza degli allevamenti zootecnici, oltre che  avere una mappatura precisa delle zone a rischio per fermare i contagi.

La malattia, che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo
- scrive la Regione -, se non fermata potrebbe rappresentare un grave danno economico per le aziende emiliano-romagnole che operano nel settore della zootecnia: una seria minaccia che potrebbe mettere in stallo la filiera suinicola, nonché le pregiate produzioni Dop della salumeria nazionale.

Dopo i primi casi rilevati in Piemonte e Liguria, la Regione Emilia-Romagna, in accordo con le regioni confinanti Lombardia e Toscana e sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi nazionale del Ministero della Salute, emana un primo provvedimento tramite un’ordinanza a firma del presidente Stefano Bonaccini e sospende alcune forme di caccia per la caccia al cinghiale nelle due province più a rischio: Piacenza e Parma.

Più in dettaglio, la decisione precauzionale, su disposizione delle indicazioni del Ministero della Sanità, stabilisce un blocco totale dell’attività venatoria nei comuni di Zerba e Ottone, situati lungo il confine della provincia di Piacenza con il Piemonte e la Liguria, e un blocco della caccia collettiva al cinghiale (braccata e girata), la caccia vagante con l’ausilio di cani e l’attività di “controllo” del cinghiale in forma collettiva nel restante territorio delle province di Piacenza e Parma.

Inoltre, sempre su indicazione del Ministero della Sanità, la Regione Emilia-Romagna – al momento fuori dalla zona infetta – assume tramite l’Ordinanza del Presidente anche le indicazioni di intensificare e rafforzare la sorveglianza sul cinghiale anche attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse di cinghiale, incoraggiare ed accelerare le macellazioni dei suini negli allevamenti familiari, intensificare e rafforzare la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e la vigilanza e verifica delle condizioni di biosicurezza degli allevamenti.

La Regione, nel frattempo, ha convocato per i prossimi giorni la Consulta Venatoria regionale e la Consulta agricola regionale, per informare cacciatori, imprese agricole, rappresentanze professionali e cittadinanza delle disposizioni prese per ragioni di tutela.

A preoccupare la conferma, il 6 gennaio scorso, di un caso di Peste suina africana (Psa) in un cinghiale in Piemonte, ad Ovada (Al) e un altro caso a poche decine di chilometri di distanza. I luoghi di ritrovamento dei cinghiali risultati positivi alla Psa sono relativamente vicini ai confini regionali emiliano-romagnoli, in particolare al piacentino.

“Stiamo lavorando a un approccio unico tra le Regioni interessate- spiegano gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini e all’Agricoltura e Caccia, Alessio Mammi-. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di istituire un’unità di crisi ad hoc, coordinata con le disposizioni del Ministero della Salute. Proprio a seguito delle indicazioni di oggi del Ministero, la Regione ha emesso un primo provvedimento che va nella direzione di una tutela della salute del settore suinicolo dell’Emilia-Romagna, un comparto fondamentale dell’economia emiliano-romagnola, che vale più di 300 milioni di euro.

“Oggi c’è ancora incertezza sull’ampiezza del contagio, anche se non si riscontrano casi sul nostro territorio- proseguono gli assessori - Serve la massima attenzione, in via precauzionale e in particolare nella segnalazione dei cinghiali e delle carcasse o resti. Abbiamo convocato anche la Consulta Venatoria e la Consulta Agricola per condividere le informazioni”.

Quindi massima tutela per la filiera suinicola regionale, che conta circa 1200 allevamenti, 1,2 milioni di capi e una produzione lorda vendibile stimata in 307 milioni di euro, nella quale sono ricomprese le varie Dop regionali: i prosciutti di Parma e Modena e numerosi salumi.

Per fare prevenzione sulla diffusione della Psa, la Regione ha avviato da tempo un servizio telefonico per segnalare eventuali cinghiali morti o resti. La campagna è rivolta ai cittadini, in particolare escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. Nel caso in cui ci si imbatta in un cinghiale morto (o nei suoi resti), l’invito è di telefonare allo 051 6092124, dopo aver memorizzato la propria posizione geografica, e di scattare una foto, da poter inviare successivamente ai servizi.

In allegato: Ordinanza regionale e Scheda sulla peste suina africana    


10 commenti finora...

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

lupus QUESTO È INDICE CHE CHI LI DOVEVA GESTIRE E SALVAGUARDARE HA FALLITO NONOSTANTE TUTTI I SOLDI CHE SONO COSTATI ALLA COMUNITÀ.

da QUALCNO DI SICURO CI SI È ARRICCHITO 16/01/2022 13.20

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

che i lupi siano fradici lo sa anche al gatto, ISPRA fa orecchio da mercante su una quetsione a dir poco IMBARAZZANTE...poi lupi...mezzi cani , ibridi schifosi , puzzolenti , spellacchaiti , fanno schifo solo a vederli andrebbero ( come fecero i nostri vecchi) eradicati alla radice ,,,una razza inutile a tutti...aspetto l'attacco all'umano e la morte di qualche innocente a breve...sono troppo vicino alle case

da lupus 15/01/2022 22.00

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

Robivenaticus, quello che hai detto dei lupi, scherzi a parte è da tenere molto in considerazione, visto che si cibano sia di cinghiali sani, sia di quelli malati,e pure delle carcasse,poi si spostano e e, defecano.per i boschi passano non solo cacciatori ma di tutti e di più che se la pestano o l arrotano la possono portare ovunque......

da Francesco 13/01/2022 20.35

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

i lupi sono sempre meno...sono malati...

da Tap 13/01/2022 20.32

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

il fascistello Luca ha parlato! Auuugh!!

da Robert 13/01/2022 20.14

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

Ai lupi chi lo dice che non devono cacciare e inseguire i cinghiali che fuggendo possono sconfinare in altre regioni?

da Robivenaticus 13/01/2022 20.05

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

LUCA guarda che i cinghiali non sono stati contagiati dai cacciatori di cinghiali. Caso mai questi ultimi sono le vittime.

da Frank 44 13/01/2022 16.52

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

Dovrebbero andare a cercare le autorità i cinghiali morti non stare in ufficio e noi cacciatori lasciar perdere quando anno bisogno chiamano e noi di corsa poi la regione dovrebbe vietare anche chi va a cavallo chi porta i cani a passeggio in campagna in poche parole tutto e tutti non solo la caccia

da Pino 13/01/2022 13.36

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

LUCA, non hai capito un cazzo,la tua acrimonia verso i cinghiali ti ha impedito di capire che hanno proibito tutte le forme di caccia col cane. Scusa, dimenticavo che tu sei il classico " bruciasiepi " e quindi il cane non ti serve per sparare a quei poveri uccellini.

da Frank 44 13/01/2022 13.30

Re:Stop Piacenza e Parma a caccia collettiva ai cinghiali e con i cani

Soprattutto invidi i cacciatori di beccacce che devono starsene a casa.

da X il beota 13/01/2022 12.51