Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase


giovedì 20 maggio 2021
    

Un progetto ambizioso e di non semplice realizzazione, necessario - se correttamente svolto - per conoscere il reale status del lupo in Italia e poter coniugare la tutela della specie e quella di attività tradizionali come la pastorizia e l’allevamento. Fondamentale la partecipazione del mondo venatorio
 
Si è da poco conclusa la prima fase del piano di monitoraggio coordinato della presenza del lupo in Italia, su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, oggi Ministero della Transizione Ecologica.

La raccolta dati è stata coordinata da ISPRA, in collaborazione con Federparchi per l’Italia peninsulare e con il Progetto LIFE WOLFALPS EU per le regioni alpine. Il progetto ha visto il coinvolgimento attivo degli Enti Parco, delle Regioni e delle Province e ha garantito una formazione tecnica per uniformare il più possibile la raccolta e catalogazione dei segni di presenza del lupo sul territorio nazionale. Nelle varie aree sono stati applicati simultaneamente metodi omogenei, al fine di ottenere una valutazione attendibile della distribuzione e consistenza del lupo nel nostro Paese (inclusa una stima della precisione dei risultati ottenuti).

Nel corso della fase preliminare, la strategia di raccolta dati è stata condivisa con gli enti coinvolti. Partendo dal presupposto che l'obiettivo era ambizioso e che le limitazioni logistiche erano innumerevoli (dall’ampiezza dell’area da sottoporre al campionamento, alla raccolta di dati in contemporanea in aree anche spazialmente molto lontane e con caratteristiche ecologiche diverse, ecc.), ISPRA ha scelto di confidare nelle capacità tecniche già presenti presso gli enti partecipanti, fornendo delle linee guida specifiche da seguire (Linee Guida e protocolli per il monitoraggio nazionale del lupo in Italia ) e un corso di formazione di circa 20 ore obbligatorio. Il tutto con il supporto tecnico di un gruppo di lavoro specifico.

I rilievi, programmati con cadenza mensile da ottobre 2020 a aprile 2021, hanno previsto l’individuazione di aree campione (“celle”) nelle quali effettuare campionamenti lungo transetti (uscite effettuate da squadre composte da 1 o 2 persone), allo scopo di registrare possibili segni di presenza della specie.

Per svolgere in modo coordinato la raccolta dei dati della stagione 2020-2021 le uscite sono state calendarizzate ed è stato fornito materiale specifico per la raccolta e conservazione dei campioni,  oltre a una cartografia di dettaglio dei transetti da monitorare, disponibile anche tramite un app dedicata (Gaia). Sono stati inoltre richiesti filmati e/o foto di lupo, geolocalizzati.

Per un monitoraggio così ampio e da effettuarsi contemporaneamente sono state coinvolte numerose figure, sottoposte preliminarmente ad uno specifico corso di formazione.

Molti cacciatori hanno fornito la loro partecipazione all’iniziativa, contribuendo in modo essenziale alla buona riuscita della stessa. La profonda conoscenza del territorio ha, infatti, permesso ai rappresentanti del mondo venatorio di svolgere un ruolo prezioso.

Solitamente parte dell’opinione pubblica guarda a questa categoria con pregiudizio in relazione ad un predatore, quale il lupo. Questi pregiudizi sono stati sfatati dai risultati ottenuti, dalla precisione e puntualità con la quale sono stati percorsi chilometri e chilometri di transetti e dalla rapida acquisizione di parametri per il riconoscimento di escrementi di lupo/ibrido (prevista da protocollo).

Grazie ai dati ricavati dalle celle campione, nei prossimi mesi verranno calcolate stime sull’abbondanza o consistenza (intesa come numero di individui, N) e sulla distribuzione (range) della specie sul territorio nazionale. La peculiare organizzazione sociale del lupo ha portato a riconoscere la necessità di considerare nell’ambito del campionamento intensivo non solo il singolo individuo, ma anche il branco, che rappresenta l’unità riproduttiva fondamentale su cui si struttura la dinamica di popolazione.

I risultati del monitoraggio dovranno costituire la base di future scelte gestionali e permettere di valutare il raggiungimento (o il grado di raggiungimento) degli obiettivi di conservazione, in primis il mantenimento a livello nazionale di uno stato di conservazione favorevole della specie, che a parere di Federcaccia deve essere combinato con il mantenimento e la tutela delle attività di pastorizia
tradizionale alpina e appenninica.

Risulta importante rimarcare ancora una volta come, in un contesto importante come il monitoraggio nazionale di una specie emblematica, l’impegno, la serietà e la conoscenza del territorio, patrimonio ad appannaggio dei cacciatori, si sia tradotta in una fattiva e importante collaborazione.
 

Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali Federcaccia

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10 commenti finora...

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Spero che almeno questa volta si saprà,la vera Densità Agrofaunistica della specie lupo?????

da Fucino Cane 23/05/2021 11.19

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Nell'appennino Alessandrino, oltre ai danni agli allevatori, il lupo a quasi azzerato la popolazione dei cinghiali, facendoli migrare verso le zone antropizzate di pianura, con i danni che ne derivano. A giudicare dalle impronte che si trovano ovunque i lupi sono molto abbondanti, ma nonostante io abiti in campagna e pratichi la caccia non ne ho mai visto uno. Mi domando come hanno fatto a censirli e che numeri ne usciranno.Per avere numeri attendibili il censimento andrebbe fatto di notte con telecamere termiche, tutto il resto è fumo.

da Mauro 22/05/2021 18.54

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

X veneto mi devi spiegare come possiamo fidarci di componenti del mondo ambientalista quando questi soggetti hanno promosso 2 referendum per abolire la caccia e l'art.842.Mi devi spiegare come possiamo fidarci di chi vuol cambiare la 157 cancellando non la conservazione ma solo l'esercizio venatorio e tutti gli articoli per poter attuare la caccia..Al mondo venatorio non interessa cacciare il lupo ma che sia gestito come in Europa.

da Bekea 21/05/2021 17.00

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Scusa Veneto, ma il fatto stesso che tu ammetta di aver fatto alcuni commenti con niknames diversi pone qualche ombra sulla tua attendibilità. Cosa temevi usando solo un nikmame? Avevi paura di essere scoperto?

da Frank 44 21/05/2021 15.30

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Cari Mario e Pippo, se voi avete letto alcuni dei miei commenti anche con nikname diversi, mai e poi mai mi sono valso di avere pregiudizi, preconcetti ed altro nei confronti del mondo dei cacciatori, anzi all'opposto ho sempre ricevuto offese senza mai denigrare alcun cacciatore; cio' la dice lunga. Nessuno mette in dubbio che in materia di caccia ed altro lo siete voi cacciatori ma di certo non potete sostituirvi a coloro che magari pur non avendo una laurea da anni studiano gli animali, il loro ambiente, le leggi e tanto altro. Secondo me dare in mano ai privati il mondo animale, ambientale, etc., dove gia' il mondo politico sta' facendo gravi errori sarebbe la fine dei tempi come sta' accadendo con i ghiacciai grazie all ignoranza dell'uomo. Con fiducia.

da Veneto 21/05/2021 15.18

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Aggiungerei a quanto sotto scritto da Veneto che, più semplicemente, bisognerebbe operare senza pregiudizi, ma esclusivamente in buona fede ed oggettività. Basterebbe a rendere migliore un pò tutto il nostro paese.

da Pippo 21/05/2021 14.07

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Vedi Veneto, lo dico per esperienza personale, se a fare censimenti, catture, e quant'altro, non ci sono i Cacciatori, in numero maggioritario, non se ne fa niente, un fallimento. Perchè questo? Prova a liberare la mente da preconcetti e antipatie nei confronti dei Cacciatori brutti e cattivi e forse lo capirai da solo. Cordialità

da MarioP 21/05/2021 13.44

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Egregi commentatori, ammettiamo per un attimo che abbiate ragione ma nonostante cio' mi preme chiedervi se siete convinti che solo il mondo della caccia, sapendo che visione hanno dei lupi per fortuna una esigua componente, sia la soluzione migliore per concedergli la delega a fare i censimenti, studi ed altro sui lupi. All'opposto credo che la stessa cosa riguardi il mondo degli animalisti, degli anticaccia, etc. Dico questo perchè ho notato dai vari commenti fatti in questi mesi nei confronti dei lupi credo che le uniche persone proposte a condurre tale attvità possano essere solo ed esclusivamente le Forze di Polizia (Carabinieri Forestali), Polizie Provinciali competenti i materia e che hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica, studiosi di ogni ordine e grado, Istituzioni pubbliche e semmai concedere una minima di collaborazione proprio da parte dei cacciatori, degli animalisti, ambientalisti, etc. Tutto cio' per il bene del Lupo e in difesa e tutela di chi subisce danni a causa del lupo. Credo che questa sia la strada migliore.

da Veneto 20/05/2021 20.53

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

Conoscendo il fanatismo pro lupo di certi ricercatori che danno risposte come (io sono un ricercatore perchè ho letto libri e sono stato a convegni) e voi semplici cacciatori o malgari.Quindi mi fido poco della veridicità di questi esperti ricercatori.

da Bekea 20/05/2021 18.31

Re:Fidc. Monitoraggio Nazionale lupo. Conclusa prima fase

di sicuro verranno fuori 100 / 200 lupi al massimo se poi partecipano anche wwf & company ancora meno

da Roby 20/05/2021 11.39