Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica


mercoledì 15 luglio 2020
    

 
Dall'Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-ambientali della Federcaccia riceviamo e pubblichiamo:

Non c’è dubbio che la cronaca recente e la situazione di grande insicurezza che stiamo ancora vivendo nel nostro Paese e nel resto del mondo, ha alzato l’attenzione e la sensibilità attorno a tutto quello che riguarda virus, zoonosi e animali selvatici.

Qualche preoccupazione ha destato dunque la notizia recente di un gatto domestico colpito da un virus appartenente al gruppo dei virus della rabbia, anche se diverso dalla rabbia cl
assica che noi conosciamo e da cui l’Italia è ufficialmente indenne dal 2013.

Il virus isolato appartiene a Lyssavirus tipici dei pipistrelli, è estremamente raro – un solo caso rinvenuto a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002 – e farebbe quindi pensare a un nuovo caso di passaggio di virus da ambiente selvatico a quello domestico e di conseguenza all’uomo.

La situazione è completamente diversa da quanto avvenuto con il COVID-19, ma torna ad evidenziare la necessità per la sicurezza dell’uomo di conoscere lo stato sanitario della fauna selvatica.

Il Ministero della salute ha chiesto che tutte le carcasse di mammiferi selvatici riconducibili alla definizione di caso sospetto, siano analizzate. Ma chi è che può fare tali ritrovamenti e segnalarli all’autorità se non chi è solito frequentare boschi e ambienti naturali fuori dai consueti percorsi escursionistici e turistici?

Ancora una volta emerge chiaramente che la sorveglianza passiva dell’ambiente e quindi la sicurezza della popolazione è strettamente legata alla presenza e alle segnalazioni dei cacciatori, oltre che alla loro conoscenza della fauna selvatica che può far individuare comportamenti che si discostano dall’ordinario segnalando precocemente potenziali situazioni di crisi.

Nella nota che segue, un approfondimento sull’episodio e su questo tema redatto dall’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-ambientali della Federazione Italiana della Caccia.

Caso di Lyssavirus in un gatto nel comune di Arezzo.

A seguito della morte del gatto che presentava una sintomatologia nervosa e che aveva precedentemente morso la proprietaria, residente nel comune di Arezzo, sono state condotte delle indagini di laboratorio che hanno portato all’identificazione della presenza nell’animale di un virus appartenente al gruppo dei virus della rabbia.

Il virus isolato appartiene a Lyssavirus tipici dei pipistrelli ed è diverso dal virus della rabbia classica. Prima di questo caso, questo specifico Lyssavirus era stato rinvenuto una sola volta, a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002, senza che ne fosse mai stata confermata la capacità di infettare animali domestici o l’uomo. La rabbia classica è generalmente trasmessa dai carnivori domestici e selvatici e gli ultimi casi erano stati segnalati in Italia nella volpe, dal 2008 al 2011. L’Italia è ufficialmente indenne dal 2013.

Sulla base dell’esperienza maturata da casi simili in altri Paesi, per virus analoghi a questo Lyssavirus la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale ad un’altra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica. In ogni caso, gli approfondimenti epidemiologici, richiesti dalla tipicità e dalla novità del caso, hanno determinato la costituzione presso il Ministro della Salute, di concerto con la Regione Toscana, di un gruppo tecnico scientifico.

Il rilievo dell’infezione nel gatto rappresenterebbe la prima evidenza, a livello mondiale, del passaggio del sopracitato virus dal chirottero ad un altro mammifero, ma essendo questa l’unica segnalazione non è di per sé sufficiente a stabilire con esattezza il serbatoio, per cui sono in corso gli approfondimenti necessari e la raccolta di informazioni e campioni. Il Ministero della Salute ha emanato una nota informativa che definisce il caso sospetto anche nei mammiferi selvatici (con esclusione dei chirotteri), ovvero “ogni mammifero selvatico che presenti i seguenti sintomi o atteggiamenti oppure venuto a morte dopo averli presentati: aggressività/alterazioni del comportamento, incoordinazione motoria inclusa paralisi flaccida, riduzione della distanza di fuga, facilmente catturabile.”

Viene richiesto dal Ministero della salute che tutte le carcasse di mammiferi selvatici riconducibili alla definizione di caso sospetto, siano conferite all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per il territorio tramite l’ASL di riferimento. Ci troviamo di fronte un nuovo caso di passaggio di virus da ambiente selvatico a quello domestico e di conseguenza all’uomo. Sicuramente la situazione è ben lontana da quanto avvenuto nel recente passato con il COVID-19, ma sottolinea come sia fondamentale per la sicurezza dell’uomo conoscere lo stato sanitario della fauna selvatica. E in questo contesto, ancora una volta, la strategia vincente è la sorveglianza passiva, ovvero la raccolta di carcasse e la segnalazione di mortalità nelle specie selvatiche che solo i cacciatori possono mettere in atto efficacemente, a tutela non solo della passione venatoria ma anche e soprattutto della salute pubblica.

Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-ambientali 

15 commenti finora...

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Gardena falla finita. Tu spendi i soldi dei cacciatori con le tue ricerche dal c... e ti pagano anche lo stipendio.

da Buffone 18/07/2020 18.57

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Medea abbiamo colpito nel segno e la tua rabbia espressa con maleducazione è la prova di quanto ti brucia che FEDERCACCIA stia riportando l'onore e la dignità dei cacciatori al giusto livello nella società. Ma non è che un esempio di quanto i cacciatori lavorano gratuitamente per la conservazione dell'ambiente e delle specie. Tu quanto spendi per la Natura in un anno?

da Gardena 18/07/2020 14.47

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Medea la prossima volta che mi chiedono perché sono a favore dell’eugenetica mostrerò il tuo commento da minorato mentale, riuscissi a convincere qualcuno

da Fabe 18/07/2020 6.47

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

da Medea Ne avessi azzeccata una. --I cacciatori – Da ottimi vigliacchi come sempre vi piace sparare nel mucchio peccato che poi la gente vi legge e vi spernacchia in faccia. I cacciatori in Italia sono circa 600.000 di questi circa 300.000 sono annoverati tra le file della fidc cioè di quella associazione che si definisce"Sentinelle Della Salute Pubblica"gli altri, se sapessi leggere e soprattutto capire , si sono dissociati da questa buffonata.--Invece sono dispensatori ciechi di morte.--- Io avrei scritto NON sono faziosi ipocriti come la maggior parte della gente che delega i macellai per le loro libagioni.--Annoverano pessime informazioni sull'ambiente --- questa pure mi sembra un’altra cosa del tutto falsa in quanto sin dagli anni 60 che si denunciano morie di uccelli nelle campagne combinati da porcherie disperse nei campi cosa di cui non possono vantarsi gli ambientalisti che la natura la vivono nei giardini pubblici delle città.--- Qualcuno li erudisca, li informi, li indirizzi-- Ci vorrebbero proprio campi di rieducazione per far capire loro che senza la presenza dell’uomo cacciatore equilibratore la fauna prenderebbe il sopravvento spodestano l’umanità dal pianete con le conseguenze che anche un bambino in tenerà età capirebbe il danno che si cagionerebbe .---Ci vorranno parecchi cambi generazionali perché lo scempio da loro provocato si arresti. Su questo aspetta e spera e farti una bella scorta di viveri perché anche se è difficile stabilire con esattezza la data in cui l'uomo è comparso sulla Terra. Secondo alcuni tale comparsa risalirebbe a circa 500.000 anni fa, mentre altri ritengono che questo evento sia avvenuto in tempi molto più recenti, intorno a 250.000 anni fa e da allora la caccia e sempre esistita e finirà con la morte della terra.

da Hai voglia a tirare il collo 18/07/2020 2.56

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

I cacciatori hanno la paradossale e ridicola pretesa di definirsi "Sentinelle Della Salute Pubblica". Invece sono dispensatori ciechi di morte. Annoverano pessime informazioni sull'ambiente e godono di un'alterata sensibilità. Qualcuno li erudisca, li informi, li indirizzi. Ci vorranno parecchi cambi generazionali perché lo scempio da loro provocato si arresti.

da Medea 17/07/2020 23.38

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Bla bla bla bla....Punti di vista, ora che hai commentato torna nel forum go vegan o a leggerti le notizie su meteoweb. Baci e abbracci.

da La caccia fa schifo.... 1...2...3...4... 17/07/2020 21.21

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

La caccia è un costume culturale, che qualcuno chiama sport, un modo di affermare la propria superiorità, di sfogare certi impulsi, attraverso la tecnologia applicata alla violenza.

da La caccia fa schifo 17/07/2020 20.08

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

sai che me frega del animale morto ? una pippa di che li vada a raccattare il Ministro...

da Ministro 17/07/2020 12.17

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

E voi dopo tren'anni non siete riusciti a contrastare questi quatto sciacalli spelacchiati animalari nostrani facendo anche comunella con legambiente che prima vi ha deriso e poi sodomizzati con i ricorsi sui cv.

da MA non vi vergognate ancora di cianciare? 17/07/2020 11.47

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Purtroppo il Ministero dell’Ambiente, nello svolgimento delle proprie funzioni, deve confrontarsi con il mondo produttivo, con competenze appartenenti ad altri ministeri più importanti e determinanti per la cosa pubblica, con l’ Europa, dove l’alta finanza la fa da padrona ed anche con le malefatte ambientali, stando alla cronaca, delle varie organizzazioni criminali, per cui, è fatto notorio, che nel sistema non ha visibilità alcuna. A questo punto, per dimostrare che comunque esiste, non gli resta che operare contro gli anelli più deboli della società, facendo chiaramente proseliti e sostenitori tra i paladini dell’emotività e della demagogia. Si spiegano così, i continui interventi, a volte anche per il tramite di semplici comunicati, contro la caccia, la pesca e tutto ciò che appartiene alle tradizioni e al mondo rurale.

da Da Federcacciatore 17/07/2020 11.10

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Un ministro che si occupasse veramente dell'ambiente farebbe la differenza con quello che purtroppo ci è stato somministrato e che stà dimostrando la sua incapacità al ruolo assegnato. E' molto attivo invece e compiacente verso gli animalisti fondamentalisti e quelle associazioni che si proclamano ambientaliste ma che non hanno niente a che vedere con l'ambiente perchè la sola cosa che gli interessa veramente è il 5x1000 della dichiarazione dei redditi .

da bretone 16/07/2020 19.52

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Questi si interessano di tutto tranne che di caccia quella meno impattante per l'ambiente e la biodiversità. L'unica "caccia" che conoscono e ne parlano ad ogni piè sospinto e quella del porco.

da ve se magnasse a tutti 16/07/2020 10.51

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Del virus devono stare attenti solo i cinesi perche mangiano: cani,gatti,pipistrelli e serpenti!!!

da Fucino Cane 16/07/2020 8.15

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Ci penserà la brambilla?

da Non credo 16/07/2020 1.15

Re:Fidc: I cacciatori sentinelle della salute pubblica

Ci andrà la Brambilla in mezzo al bosco!!!!! Hanno solo pretese,doveri mai?

da Cagagli in testa 15/07/2020 17.10