Cinghiali Bologna: Botta e risposta con la Città Metropolitana


lunedì 18 maggio 2020
    

Cinghiali Bologna cerca cacciatori 
 
 
Fa discutere la dichiarazione di un consigliere della Città metropolitana di Bologna con delega alla Polizia locale,  che a seguito di un incidente mortale causato sulla complanare di San Lazzaro, dalla presenza di  un cinghiale, tira in ballo fra l'altro le competenze dei cacciatori (ATCBO2).

Gli fa eco daniele Colli, presidente provinciale  Federcaccia, ricordandogli che "i cacciatori operano nei piani di controllo volontariamente e a loro spese, nel rispetto delle regole stabilite dalle autorità, spesso farraginose e limitanti l’efficacia degli interventi stessi". E che "La mancanza di coordinamento tra gli interventi, nelle zone di parco, di oasi o comunque protette, non dovuta al mondo venatorio e agli Atc, porta alla situazione tipica di alcune zone del Bolognese, ricche di serbatoi inviolabili dai quali gli animali escono per alimentarsi causando danni ed incidenti stradali, per poi rientrare indisturbati. Più volte - scrive Colli -  il mondo venatorio e gli Atc hanno riproposto convenzioni che prevedono sinergie operative nella gestione e controllo del cinghiale, in tutto il territorio, aree cacciabili e aree protette, ma tali convenzioni non sono mai state ratificate e quindi applicate. E su questo invitiamo la Città Metropolitana ad attivarsi, in quanto come previsto dalla Legge 157/92, risulta essere la prima responsabile della gestione dei Piani di controllo della fauna selvatica. Sarebbe corretto - fa presnete -  quando si lancia il sasso non ritrarre la mano. Se si arriva a citare la mancanza di trasparenza, bisognerebbe menzionare i singoli episodi; se si paventano illeciti, bisognerebbe perseguirli. Non si può demonizzare una categoria sul sentito dire o sul sospetto. E' la Regione - fa presente - l'organismo deputato al controllo dell’operato degli Atc, attraverso gli STACP, l’ufficio Caccia e l’assessorato all’agricoltura: la Città Metropolitana non è coinvolta in questo, se non per i controlli di Polizia sui singoli cacciatori."


"I Cacciatori  - conclude il presidente provinciale Fidc - assolutamente consapevoli della necessità di ricercare la sostenibilità ambientale e sociale della specie cinghiale, attraverso un prelievo in caccia e controllo, mirato e finalizzato, daranno la massima disponibilità agli interventi necessari, che dovranno essere coordinati e svolti in modo adeguato e sinergico". 

4 commenti finora...

Re:Cinghiali Bologna: Botta e risposta con la Città Metropolitana

Bene COLLI ,ha chiarito di chi sono le responsabilità. Peccato non abbia chiamato in causa anche l'ottusità irresponsabile delle associazioni animaliste. (Associazioni che nulla hanno a che vedere con l'ambientalismo !!!)

da bretone 19/05/2020 18.38

Re:Cinghiali Bologna: Botta e risposta con la Città Metropolitana

Chissà se questa pandemia farà venire a galla tutte le magagne demagogiche di questa società ipocrita che confonde la tutela della natura e dell'ambiente con gli stipendi di un'esercito di ambientalisti della domenica.

da Renzo P. 19/05/2020 14.30

Re:Cinghiali Bologna: Botta e risposta con la Città Metropolitana

Gli Atc bolognesi funzionano molto bene da anni in tanti potrebbero imparare qualcosa.

da Passatore 18/05/2020 21.17

Re:Cinghiali Bologna: Botta e risposta con la Città Metropolitana

Bisognerebbe ricordare al consigliere metropolitano che la legge venatoria in vigore esclude i cacciatori dalla partecipazione ai piani di controllo e che chi partecipa, nonostante tutto, lo fa a suo rischio.

da Frank 44 18/05/2020 17.45