Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio


martedì 18 giugno 2019
    

 
Federcaccia Umbria segnala incomprensibili, penalizzanti restrizioni inserite nel calendario venatorio 2019/2020, a seguito del parere ISPRA, (peraltro non vincolante), sulla proposta di calendario trasmessa dalla Regione Umbria, senza tener conto di quanto concordato in sede di Consulta Faunistico-Venatoria Regionale.

Se per il Moriglione avremmo potuto, infatti, tollerare una limitazione del carniere nell’ordine di 5 capi giornalieri e 25 capi stagionali, dovuta allo status di vulnerabilità della specie che richiede, comunque, adeguate misure di gestione e un attento monitoraggio dei prelievi, è a dir poco inconcepibile quanto disposto dalla Regione Umbria nel calendario vigente, che consente un misero carniere di 2 capi giornalieri e 10 capi stagionali.

Inoltre - continua la nota di Fidc Umbria - , non si comprendono le inutili e ulteriori limitazioni al carniere della Tortora, specie per la quale quest’anno non è stata prevista neanche la preapertura, come anche al carniere della Quaglia, di fatto dimezzato a fronte di un già contingentato carniere stagionale (25 capi) e le nuove, ingiustificate penalizzazioni sulla Pavoncella e sul Codone, specie per le quali è stato inserito un carniere giornaliero e stagionale rispettivamente di 5 e 25 capi. A ciò si deve aggiungere il mancato adeguamento del carniere giornaliero e stagionale dell’Allodola, rispettivamente a 20 e 100 capi per i cacciatori possessori di richiami vivi, così come previsto nel Piano di Gestione Nazionale predisposto dallo stesso ISPRA ma non recepito dalla Regione Umbria, che ha lasciato i limiti a 10 e 50 per tutti i cacciatori, senza tener conto degli specialisti.

Federcaccia Umbra non ci sta, auspica il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse e chiede con forza una risposta politica, che dia dignità e non penalizzi ulteriormente i cacciatori migratoristi, che si dedicano con passione e dedizione a queste forme di caccia anche a fronte di notevoli investimenti economici nel mantenimento di habitat ad esse congeniali, e che giocano un ruolo fondamentale nella raccolta di quelle informazioni atte a garantire la sostenibilità del prelievo di queste specie, tanto auspicata proprio dall'ISPRA.

Unica nota positiva, il mantenimento della Pernice rossa tra le specie cacciabili sul territorio regionale. Per questa specie, caratterizzata da un’importante espansione verso sud-est delle popolazioni toscane, Federcaccia Umbra auspica finalmente una gestione attiva (piani di prelievo di tipo conservativo) che tenga conto delle peculiarità della stessa senza perdere di vista le azioni in favore della Coturnice appenninica, specie protetta in Umbria dall’ormai lontano 1988 ma mai realmente gestita dalle istituzioni preposte.


7 commenti finora...

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

Dopo un risultato dello 0,6%, c'e' poco da brindare. Se i cacciatori sono alla frutta, con i risultati conseguiti dai partiti non anticaccia, per voi non ci sono paragoni che tengano.

da Spettatore 19/06/2019 22.32

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

FALCO SICURAMENTE NON SEI UN FALCO PECCHIAIOLO MA UN FALCO RICCHIONE!

da mariolino umbro 19/06/2019 19.31

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

Siete alla frutta,e questione di tempo,i tempi cambiano, e i vostri cervelli invecchiano,in soldini?la caccia sta per chiudere e noi brindiamo a voi,ha,ha,ha,ha,

da Il falco 19/06/2019 0.37

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

Si limita ma non si obbliga OGNI PARCO A CREARE UNA ZONA UMIDA, con acqua alta bassa e marcite. Creiamo più zone umide e habitat e poi vediamo se le specie sono in diminuzione. Gli habitat sono in diminuzione e gli uccelli per il clima poco migratori. La telemetria sta dando ottimi risultati che dovrebbero essere inoppugnabili sulle date di inizio e fine attività venatoria. L'Ispra è vecchia e i testi di riferimento come loro, serve una ventata di rinnovamento

da Johnny 18/06/2019 16.23

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

Di sicuro quello dei parchi e della protezione della fauna selvatica è un problema grande come una casa. In qui, siamo tutti deficitari, soprattutto fino a che non capiremo che - dopo aver fatto squadra - è il modello di sviluppo contemporaneo che va cambiato. Inutile impegnarsi per modificare la caccia, quando il contesto cala sempre in peggio. Dicono, per esempio, che l'agricoltura massificata (superintensivo industriale) aumenta la produzione (quindi sfama gli affamati) e costa di meno. Molto di meno. Si, costa meno, perchè i costi ambientali sono tutti a carico della comunità. Per cui chi produce e vende guadagna somme enormi, il consumatore non paga subito, ma la differenza la paga con le tasse (se le paga) con l'inquinamento, con i costi sociali per le malattie ecc.

da Se 'un'è zuppa è pan bagnato 18/06/2019 14.34

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

E voi per cacciare la pernice rossa state speranza a quelle che passano il confine dalla Toscana ? Ma perchè al posto del pollo non pendete queste rosse per fare ripopolamento che si sa attecchiscono più dei fagiani, e questo anche per tutte le alre Regioni. La coturnice per salvarla l'hanno vietata in tutte le Regioni da anni e non si spiega perchè non sono cazzi di farla riprodurre per farla cacciare. Eppure i parchi hanno preso forse inutilmente le migliori montagne appenniniche ambiente adatto per questo meraviglioso selvatico. Pace e bene.

da jamesin 18/06/2019 14.22

Re:Fidc Umbria: dalla Regione inutili penalizzazioni sul calendario venatorio

allora solo perchè uno va a caccia con le gaggiette è favorito? le tasse non sono uguali ?

da genny 4 bott 18/06/2019 14.14