Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi


lunedì 18 febbraio 2019
    

 
 
 
Con una nota inviata alla Regione dell’Umbria, Federcaccia Umbra critica la gestione dei Parchi regionali e chiede una sospensione delle procedure in modo da affrontare le tematiche con maggiore approfondimento e confronto con tutti i soggetti portatori di interesse.

Federcaccia precisa altresì che da un primo esame sono sorte forti criticità; in particolare riteniamo che i Piani perseguano soprattutto un'idea di parco quale territorio da proteggere e non da conservare e valorizzare.

"Ne deriva una posizione statica, che non contempla né prefigura un approccio gestionale attivo, un approccio cioè che preveda azioni volte alla conservazione dell'attuale livello di biodiversità, ad esempio tramite azioni su tutti quei fenomeni che potrebbero alterare lo stato ottimale della flora e della fauna, come anche predisponendo progetti atti a recuperare e valorizzare fauna e ambiente" si legge nella nota Fidc.

Da ciò consegue, secondo l'associazione venatoria, una generale mancanza di gestione ed un'assenza di dati oggettivi, che assume particolare valore affrontando il problema della gestione degli ungulati in genere e, in particolare, del cinghiale: "mancano stime sulla presenza del suide, dati geo-referenziati dei danni ecc. Tutte carenze che non consentono, a nostro avviso, un corretto approccio alle varie problematiche, prestando il fianco a interpretazioni di parte e luoghi comuni".

Fidc Umbra, per tutti i parchi chiede di rivedere i criteri per la tracciatura dei confini, che non può essere un'applicazione pedissequa dei confini delle particelle catastali. "Dovranno invece essere sanciti confini lineari, fisici, orografici naturali, facilmente individuabili, onde evitare di ingenerare confusione inducendo il cittadino all'errore".

"In merito al piano di gestione dello "Stina", considerando che nei documenti amministrativi non si parla di "parco" ma di sistema territoriale di interesse naturalistico, risulta assolutamente inaccettabile che nei successivi documenti tecnici si identifichi l'area come "parco". Pertanto la contraddizione va chiarita ed eliminata, compresa l'istituzione delle aree contigue".



13 commenti finora...

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Annamaria, io suggerirei a tutti i cacciatori per un anno di non andare a caccia di cinghiali! Solo così potremo avere nuovamente credibilità e rispetto.

da P.P. 28/02/2019 20.09

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Ci pensa la Cecchini e la Marini, i confini saranno ritracciati e tanti più cinghiali troveremo nelle strade grazie, non solo all'assessore, ma anche a voi.

da Fatela finita con i cinghiali è la fine. 19/02/2019 10.16

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Ci pensa la Cecchini e la Marini, i confini saranno ritracciati e tanti più cinghiali troveremo nelle strade grazie, non solo all'assessore, ma anche a voi.

da Fatela finita con i cinghiali è la fine. 19/02/2019 10.16

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Ci pensa la Cecchini e la Marini, i confini saranno ritracciati e tanti più cinghiali troveremo nelle strade grazie, non solo all'assessore, ma anche a voi.

da Fatela finita con i cinghiali è la fine. 19/02/2019 10.16

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

FIDC X CINGHIALE TUTTO VA MA QUANDO VI PREOCCUPERETE DELLA MIGRATORIA, NON LO AVETE MAI FATTO.

da PIU CICCIA FIDC 19/02/2019 8.49

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Il dott. Sorrenti non è Geometra, è esperto laureato in ricerca e gestione faunistico venatoria. Posso capire democraticamente che, a chi non interessa la FIDC e a chi tira l'acqua al suo mulino perchè è cinghialaro, per cui siete contro l'amico Michele grande studioso e appassionato di caccia ai migratori, ma non potete riconoscere che è l'unico a scendere in mezzo a noi scrivendo su questo sito per informarci al meglio sulla migrazione degli uccelli, nessun'altro lo fa ! Se permettete interessa a migliaia di migratoristi che sono la stragrande maggioranza dei cacciatori Italiani e forse anche Europei. Secondo il mio punto di vista il dott. Sorrenti sarebbe la persona adatta ad essere al vertice della FIDC. Pace e bene fratelli.

da jamesin 18/02/2019 18.58

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

X Per Favore; tu dici che stia cercando ancora il combattente?con tutto il tempo che ha impiegato????? adesso capisco tante cose sui CK in merito alle sue ricerche non accettate!!! Un saluto

da Fucino Cane 18/02/2019 18.41

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

ma il piano faunistico in Umbria quando si farà? dobbiamo già rassegnarci a non fare la preapertura 2019?

da A. 18/02/2019 18.06

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Jamesin, il tecnico geometra scienziatotuttofare in fidc sta cercando il combattente, non lo si può distrarre per altre cose.

da Per favore 18/02/2019 15.15

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Le aree contigue vanno abolite hanno già preso tantissimo territorio con i parchi. Visto comunque vi state dando da fare carissimi della FIDC e lo dico alla FIDC Nazionale, ho fatto una ricerca andando a leggere il PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE (PVFR) 2010/2020 della Regione Campania da cui con mia meraviglia ho potuto constatare che a Pag 90 c’è scritto quanto segue (sempre se ho visto bene) : CALCOLO DELLA SUPERFICIE DI RIFERIMENTO PER LA CAPIENZA VENATORIA S.A.S.P. (Superficie Agro Silvo Pastorale) calcolata sommando la S.A.T. (Superficie Agricola Totale) alla S.A. (superficie acquea) La SAT è ricavata dal censimento ISTAT più recente, ossia quello del 2000. La SA è ricavata dal precedente PFV. Pertanto si calcola che la SASP = SAT + SA = 199.247,80 ha + 2.647,752 ha = 201.895,52 ha Sommando tutte le superfici delle aree inibite alla caccia elencate, si ha un Totale = 71459,17 ha. di area dove non si può cacciare. Ora rifacendoci a quel famoso minimo 20 massimo 30% di territorio da inibire alla caccia secondo la legge sui Parchi si ha che il 30 % di S.A.S.P. (Superficie Agro Silvo Pastorale = 201.895,52 X 0,3 = 60568,656 ha. massimo territorio da adibire alla caccia. Facilmente se sono stati fatti bene i calcoli si può rilevare che la superfice del 30% di territorio inibito alla caccia cioè 71459,17 ha - è molto superiore a quello che avrebbe dovuto essere secondo il 30% cioè 60568,656. Alla fine dei conti si rileva che sono stati presi circa 71459,17 – 60568,656 = 10890,514 ha. Non è chiaro se sono stati conteggiati i due parchi Nazionali perchè si parla solo di quelli regionali. Ognuno può fare il riscontro andando a leggere il PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE (PVFR) 2010/2020 Regione Campania. Vorrei chiedere alle aavv ma adesso andate a leggere o no ? Assumete un tecnico geometra e fate verificare ! Pace e bene.

da jamesin 18/02/2019 13.19

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

"Dovranno invece essere sanciti confini lineari, fisici, orografici naturali, facilmente individuabili, onde evitare di ingenerare confusione inducendo il cittadino all'errore".>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Visto che finalmente state prendendo posizione per quanto riguarda i parchi per portare le cose nella normalità voglio dire quello che ho già detto cento volte come minimo. Le aree contigue ai parchi prendendo come esempio l'area contigua del parco del Cilento dove per area contigua sono stati presi interi comuni confinanti, rendendo in questo modo l'area non cacciabile ai non residenti (anche della stessa Provincia) quasi quanto l'area dello stesso parco. Ora io dico : 1) Dove sta scritto nella legge sui parchi 394 quanto territorio può essere prelevabile come area contigua al parco ? 2) Questi che delimitano queste aree in base a quali criteri lo fanno ? Io mi domando e dico : ma allora questi avrebbero potuto prendere l'intera provincia di Salerno e mandarci a caccia (a noi non residenti) obbligatoriamente fuori provincia e pagare altri soldi di tasse, come in parte già sta avvenendo in quanto noi Campani siamo costretti per mancanza di territorio ad andare in Basilicata dove ci tassano con 125 Euro al mese di caccia. Queste cose non potete immaginare quanto stanno danneggiando noi cacciatori Campani dove con queste aree contigue hanno dimezzato un territorio di caccia, e bene che queste cose si mettano in chiaro una volta e per sempre, perchè la Regione può benissimo eliminare queste aree. Oltretutto poi c'è da considerare anche la percentuale del 30% che sembra non ve ne frega una beata mazza, che da quanto si dice è stata abbondantemente superata. Pace e bene fratelli.

da jamesin 18/02/2019 13.11

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

Nel Parco Nazionale del Cilento il comune di OTTATI è uscito dal parco, per cui se lo vogliono lo possono fare allo stesso modo di come ha fatto questo comune. Resta il fatto che essendo confinante con il parco è considerato (tutto il comune) come areea contigua e la caccia è praticabile solo dai residenti.

da jamesin 18/02/2019 12.53

Re:Fidc Umbria critica Regione su gestione Parchi

In tutta Italia hanno costituito parchi,con la scusante di ricevere e sfruttare contributi dalla UE;alcuni sindaci e amministratori si sono lasciati incantare dalle sirene; poi quando si sono accorti che NON ERANO più padroni del loro territorio, in quanto legati ai vincoli del parco;adesso vogliono fare retromarvia ma ora la farlo è quasi impossibile!!!

da Fucino Cane 18/02/2019 9.55