I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale


venerdì 8 febbraio 2019
    

Sono molti i momenti di dibattito organizzati nel prossimo weekend durante la fiera Hit. Si parte sabato 9 dalle 14.30 con il convegno organizzato dall'Ufficio Avifauna Federcaccia "Il futuro dei Calendari Venatori: modifica dei Key Concepts e ruolo delle Regioni".
 
Parteciperanno Lorenzo Carnacina, Vice presidente nazionale FIdC; Giuseppe Pan, Assessore Agricoltura Caccia e Pesca Regione Veneto; senatore Francesco Bruzzone; Michele Sorrenti, Responsabile scientifico Ufficio Avifauna Migratoria FIdC e il Prof. Mario Spagnesi.

Dalle 15.00 alle 17.00, Hall 7.1 Sala Tiziano A, si svolgerà  il convegno "Peste suina africana e altre emergenze - Fra rischi alimentari ed economici, allevamenti, agricoltura, fauna selvatica e mondo venatorio. Le nuove regole del trattamento e vendita delle carni". Intervengono: dott.ssa Maria Cristina Riva - Medico Veterinario; dott. Maurizio Ruscio - Medico di laboratorio Infettivologo; dott. Marco Sensi - Centro di Referenza Nazionale Pesti Suine, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche; dott. Paolo Viezzi - Avvocato. Modera il direttore de "Il Cacciatore Italiano" Marco Ramanzini.

Domenica 10 dalle ore 9,45 alle 11,15 lo spazio Hit Arena ospiterà il convegno-dibattito "Cinghiale: imperativo sicurezza".
Si confrontano tecniche e modalità per elaborare un vademecum per la sicurezza in braccata. Periti balistici, esperti di sicurezza a caccia, tecnici e capisquadra capaci d’illustrare nel pratico come si devono comportare i capisquadra, i tracciatori, i cacciatori e i conduttori dei cani, quali sono i problemi e le particolarità della braccata, quali gli ausili tecnici da adottare per lo svolgimento sicuro. Interviene anche la Cabina di regia delle associazioni venatorie per illustrare le azioni di intraprendere. I rappresentanti della cabina di regia forniranno un punto di vista sul fenomeno della sicurezza in ambito europeo, con considerazioni sulla politica venatoria e i non secondari riflessi in ambito assicurativo

In conclusione, Lucilla Carnevali, tecnologo di Ispra, interverrà su controllo ed eradicazione degli alloctoni, illustrando il progetto Asap che prevede specifiche azioni mirate ai settori della società italiana maggiormente interessati, tra cui il mondo venatorio. Relatori: Simone Macucci (provincia di Siena); Giuseppe Dodino (provincia di Savona); Gianluca Dall’Olio (presidente di Federcaccia) e Sergio Sorrentino (presidente di Arci caccia), rappresentanti Cabina di regia delle associazioni venatorie. Moderatore: Massimo Vallini, perito balistico, esperto di sicurezza a caccia, direttore Armi e Tiro.



8 commenti finora...

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

Vincenzo hai sbagliato blog vai su quello del tuo partito di comunisti che vi siete venduti il paese e la faccia da schiaffi che avete!!

da Marino 10/02/2019 17.54

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

Lasciate vivere I cinghiali.Estinguere animali nocivi e chi si appropria delle cose della povera gente. Il rimedio volendo si trova es.protezione.

da Vincenzo 09/02/2019 21.37

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

Io invece rivoglio cacciabile: il Chiurlo,la Pettegola,il Piro Piro e Croccolone! scippatoci complice una associazione venatoria con la 157/92 per sua maestà il pollo colorato!!!

da Fucino Cane 09/02/2019 0.28

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

E quindi... se cade il governo la Lega e Salvini alle elezioni che seguiranno prenderanno la maggior parte dei voti rispetto agli altri e la Lega sarà ancora più forte ci potete contare. Pace e bene

da jamesin 08/02/2019 21.23

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

UNO, parlavi di Salvini, ovviamente. Stai traquillo che se lo vedo, la provocazione gliela faccio. Ma è un politico abile, troverà di sicuro un modo per svicolare. Purtroppo. O fa cadere il governo o è vincolato al cosiddetto contratto, che per me è una ca..ta. Ma se cade il governo, anche per lui s'interrompe la pacchia. E quindi....

da Vedi un po' 08/02/2019 17.55

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

Io, se fossi un dirigente venatorio, o anche un semplice cacciatore che lo potesse incrociare, gli chiederei un impegno pubblico per ristabilire la verità sui KC, riportare l'Ispra sotto il ministero agricoltura, licenziare Mamone Capria dal Ministero dell'Ambiente, almeno fino a che rimane presidente della LIPU. Con la Lega al governo, stiamo assistendo a situazioni inaudite. Contro la caccia. Il cinghiale è un problema? Fate pure, ma se volete una mano, ridateci la peppola, il fringuello, il prispolone. Non siamo noi a minacciarne la specie, semmai così fosse.

da UNO Deciso 08/02/2019 15.43

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

PER I CONVEGNI LE AAVV ITALIANE SONO IMBATTIBILI

da Risultati ZERO! 08/02/2019 12.54

Re:I Convegni di Hit. Dalla modifica dei KC alla caccia al cinghiale

La caccia, fino a una ventina d'anni riconoscuita dal CONI (organo nazionale dello sport) ha sempre da una trentina d'anni un difetto di fondo. L'art 1 della 157 (La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello stato: frase altisonante ma con nessun collegamento pratico alla realtà), unicum incredibile nel diritto di qualsiasi altro paese al mondo. La selvaggina, in territori antropizzati, è un bene fruibile economicamente. Che poi sia il proprietario il gestore del terreno, oppure associazioni di cacciatori organizzati, non fa differenza. Sempre di soldi si tratta. L'aggravante cinghiale offre conflitti enormi fra i fruitori (cacciatori) o i possibili tali (proprietari o conduttori del terreno). Su fronti alterni si sottovaluta il concetto di "gestione globale", che non può prescindere dal controllo (prelievo? caccia?) nei parchi, che una sciagurata legge, la 394, impedisce da questi stessi tre decenni, con i risultati che tutti o quasi, politici, tecnici, e anche cacciatori, per interessi diversi fanno finta di ignorare. La selvaggina, si chiama selvaggina in quanto è prodotto alimentare. Non importa chi e come si consuma. Ha ovviamente risvolti economici, e in Italia è malamente sfruttata, per interessi corporativi diversi, innegabili. La nostra storia patria, nel corso dei secoli, consente di rintracciare ancora molte testimonianze nel paesaggio, nelle strutture edilizie, nelle culture delle comunità, riguardo a una caccia che praticata per diletto, dal re al popolano, porta carne in tavola. Teniamone conto.

da Renzo T. 08/02/2019 10.38