I colombacci di sua Maestà


martedì 29 maggio 2018
    

E' proprio vero, non si finisce mai d'imparare. La caccia al colombaccio ha radici ancestrali nelle nostre lande, dalla Toscana, all'Umbria, alle Marche, senza contare in epoche più recenti le pianure lombarde, le quercete appenniniche del meridione, i monti della Sardegna.  

Eppure, scorrendo le pagine di una rivista inglese, si scopre che pure da quelle parti non si scherza. Anche perchè, quanto ad abbondanza, i "piccioni" di sua maestà non lasciano margini di dubbio, visto che lassù sono considerati "nocivi" (oggi si dovrebbe dire "opportunisti", ma fa lo stesso), e tuttavia considerati, come da noi, ottimi per la tavola.  

C'è addirittura un corpulento "campione", George Digweed, che ci guida in questa affascinante specializzazione. Un buon appostamento e un cane da riporto sono il suo segreto. Come da noi, viene da dire.

Tante cartucce e una bella giornata di sole favoriscono il successo del carniere.
Sembra che da quelle parti, gli specialisti siano potentemente famosi. Accanto a Digweed, che ha scritto un manuale del perfetto cacciatore di colombacci, stanno altri illustri cacciatori, come Jeremy Herrmann, Philip Fussell, Will Garfit, Jamie Lee, la cui abilità specifica viene attribuita alla loro frequentazione di altre cacce alla selvaggina alata (fagiani, pernici, grouse), anche se lo stesso Digweed dissente. Secondo lui, l'abilità estrema in questa caccia si raggiunge se si comincia a praticare il tiro a volo ai colombacci fin dalla tenera età. Questa comunque è stata la sua esperienza.

Secondo lui, questo magnifico uccello, in novembre, ne boschi di querce,  offre le stesse difficoltà dei fagiani in battuta, o delle grouse "controvento".

Come per tutte le forme di tiro in caccia, una certa conoscenza del campo è un must per il successo con i piccioni, per capire da dove arrivano, quanta pastura c'è nel campo, in che misura è frequentato, a che ora iniziano a muoversi, quando smettono, linee di volo, siepi, boschi, alberi solitari, acqua ecc.

La mimetizzazione dell'appostamento (utilizzando prodotti con caratteristiche diverse a seconda della stagione e dell'ambiente, coperti da foglie e frasche raccolte sul posto) è fondamentale, deve nascondere non solo te ma anche i tuoi cani, mettendoti in condizione di controllare un'area utile fino a 200-400 metri di distanza. Se serve, a distanze ulteriori occorre mettere degli "spaventa-piccioni", o un altro fucile che faccia da contraltare. Tuttavia, se sei nel posto sbagliato - dice Digweed - non servirà a niente neanche una stamperia di 100 richiami. Se il posto è giusto, dopo i primi colpi andati a segno, basteranno anche le prede lasciate sul terreno per fare da esca. Nel tiro, consiglia, mai stare seduti. Mobilità assoluta e gioco di gambe sono essenziali.

La cartuccia?  34 grammi con pallini del 5, ma, come per le strozzature del fucile (meglio un sovrapposto),  dipende anche dalla distanza a cui si spara.

Questo è quanto in sintesi consiglia ai suoi colleghi dell'UK George Digweed. Sinceramente, ai nostri colombacciai non insegna niente che già non sappiano, anche se, come si dice, ad ognuno il suo mestiere.


Foto da The Field


11 commenti finora...

Re:I colombacci di sua Maestà

Non è vero. Anche in Italia, ormai da tempo si fa la caccia al campo. Con le stesse tecniche. E il risultato dipende sempre dal cacciatore. Ho avuto modo di verificare in padania su branchi stazionari di molte migliaia di individui.

da George 30/05/2018 16.31

Re:I colombacci di sua Maestà

non si pigliano cosi'

da ll 30/05/2018 14.19

Re:I colombacci di sua Maestà

devi ammette che ce pija er ciccio

da e dimeselo 30/05/2018 14.16

Re:I colombacci di sua Maestà

Cacciare i colombacci come fa quel signore, è come sparare sulla folla durante una festa patronale. Un colombaccio Italiano,vale cento dei.loro loro.loro.

da [email protected] 30/05/2018 11.12

Re:I colombacci di sua Maestà

questo quando alza il fucile è una sentenza... da loro la faranno la preapertura?? eppure sono sempre in numero costante!?!

da bottaccio90 29/05/2018 18.59

Re:I colombacci di sua Maestà

appare su Field. Che è la rivista cult di tutti i cacciatori inglesi. Ha anche scritto un manuale, come leggo. Personalmente credo che queste forme di caccia un po' più tecniche siano state introdotte proprio dai cacciatori italiani. Quando sono andato io, bastava appostarsi bene e aspettare i piccioni. Il mazzo lo facevi.

da Mario P. 29/05/2018 18.03

Re:I colombacci di sua Maestà

dai ragazzi su, che notizia è questa!?! George Digveed allo sporting faceva 198/200 piatti diversi, nel regno unito dove i colombacci sono nocivi e ormai a centinaia di migliaia ci si deve pure specializzare??? con la caccia aperta tutto l'anno???

da marco col-mor 29/05/2018 17.11

Re:I colombacci di sua Maestà

E mi deve imparar da questo?. Non sono un colombacciaro,ma ne abbato molti lo stesso.e non e 'la mia caccia perche' preferisco le anatre...Attualmente laguna nord di Venezia siamo invasi ,non escludo che tra qualche anno qualcuno chieda abbattimenti contenitivi sullesemine.

da T el C 29/05/2018 16.07

Re:I colombacci di sua Maestà

Scusate ma noi italiani per il modo di fare la caccia al colombaccio,abbiamo proprio bisogno di prendere lezioni di come si effettua dai figli di Albione??? Io credo proprio di NO!!!

da Fucino Cane 29/05/2018 16.05

Re:I colombacci di sua Maestà

Ecco l'hai detto a ognuno il suo mestiere.

da A ognuno il suo mestiere 29/05/2018 14.22

Re:I colombacci di sua Maestà

semplicemente ridicolo !!! ah ah ah

da Pino 29/05/2018 14.18