Brescia: ancora offese al mondo venatorio


domenica 11 febbraio 2018
    

 
I cacciatori in generale, e quelli bresciani in particolare, sono stati accusati sulla stampa locale (Il giornale di Brescia) da diverse associazioni animaliste di voler allungare la stagione di caccia tramite i contenimenti. L'accusa arriva al punto di negare la situazione di emergenza dichiarata dalla Prefettura.

L’inizio dell’articolo non lascia dubbi sulle sue finalità “La falsità, ideologica e scientifica, sembra l’unico strumento al quale le associazioni venatorie sanno ricorrere quando devono difendere tesi indifendibili”. Secondo le associazioni animaliste e ambientaliste locali (ad eccezione di Legambiente) i cacciatori approfitterebbero dei contenimenti dei cinghiali, autorizzati dalla Regione Lombardia e oggi dalla Prefettura di Brescia per prolungare la stagione venatoria.

Risponde in una nota la Fidc di Brescia: "a noi non interessa offendere chi non la pensa come noi ma vorremmo far capire a chi legge il nostro quotidiano che le persone autorizzate agli abbattimenti sono poche decine, sempre coordinate dagli agenti della Polizia Provinciale su incarico del loro Comandante e devono essere in possesso di precise abilitazioni. Non solo, dopo le ultime polemiche,  il Prefetto ha deciso di prendere in mano la situazione e si farà carico, con gli organi competenti di polizia, di emettere precisi ordini di servizio per questi operatori specificando inoltre che non si tratta di attività venatoria ma di sostegno agli interventi di contenimento. I cacciatori però, hanno deciso che aspetteranno la conclusione delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica, avendo fiducia nella stessa in modo che poi non ci siano più polemiche di sorta. Nel frattempo le associazioni ambientaliste o chi per loro sono libere di mettere in atto tutti quei metodi ecologici che a loro parere funzionano benissimo. Per quel che ci riguarda la caccia al cinghiale inizia al 1 ottobre".


16 commenti finora...

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Io espongo fatti voi maleducazione. La regione Veneto ha la legge 50 del 1993 con l'art. ( ve lo cercate) modificato il 9/11 1999 .Andatevi a leggere qui su Big Hunter l'intervento dell'assessore Pan , caccia mercoledi 20 dicembre 2017 ultimo capoverso ,confronto non arroganza.

da toni el cacciator 13/02/2018 11.29

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Toni El cacciator . Prima di aprire bocca per dare aria al cervello,converrebbe avere quantomeno l'umiltà di andarsi a leggere la legge nazionale 157/92 che regolamenta l'attività venatoria su tutto il territorio nazionale e riflettere serenamente.IL fatto che continuino a espletare azioni di contenimento con ausilio dei cacciatori abilitati da esami disposti dalle Regioni,non esula dal fatto che gli stessi possano in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione essere denunciati penalmente dagli organi preposti alla vigilanza venatoria.La 157 può essere solo "modificata" in maniera stringente..Ne consegue che una marea di cacciatori sono stati e sono molto ma molto a rischio di denunce penali.L'ignoranza non è prevista nel nostro ordinamento giuridico..ad oggi.

da leggetevi la legge prima di parlare a vanvera 13/02/2018 10.33

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Toni El cacciator non dire cazzate,e non inventare....altrimenti non si spiegherebbe perché la conferenza stato regioni sotto spinta degli agricoltori si sia affrettata a proporre una modifica legislativa dell'art 19 della 157 ...modifica finita nel nulla con la finanziaria pre natalizia.Lo stato ha riportato a se con sentenza della corte costituzionale la materia venatoria ..Quindi le regioni sottostanno alla 157 e non possono essere più estensive.L'art 19 non menziona nessuna abilitazione per partecipare al controllo,cosa che fino ad ora è sempre stata unica competenza delle guardie provinciali.Cio' che possono fare le regioni autonome e province di Trento e Bolzano è possibile solo per loro ,e non per le altre regioni,nemmeno le altre a statuto speciale.La legge non si può inventare di sana pianta,perché ci farebbe comodo,come il senza titolo vorrebbe.Fortunatamente giuristi e corte costituzionale con le loro osservazioni e sentenze hanno già spazzato via ogni dubbio in merito.Le figure che possono essere chiamate nelle azioni di contenimento ovvero a coadiuvare tali azioni sono unicamente quelle citate nell'art 19 ovvero proprietari e conduttori dei fondi se muniti di licenza venatoria ed unicamente se le azioni di controllo interessano i loro terreni,e le guardie comunali o forestali se munite di licenza di caccia.Non vi sono ,ne possono esservi altre fantasiose interpretazioni.nemmeno quelle di matrice prefettizia come quelle lette sopra.Le ripercussioni per chi pensa di poter fare di testa propria possono essere gravi,e trascinarsi nel lungo periodo.

da Judge 12/02/2018 23.55

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Per leggetevi prima di parlare a vanvera"Se fosse cosi certo come dice lei in Italia in questo momento non ci sarebbe nessun contenimento.invece non è cosi All'art. 19 della legge 157 che sappiamo a memoria ,ci si aggiungono gli articoli delle leggi regionali che gia venti anni fa' erano piu' lungimiranti , e ricalcavano le metologie di Trento e Bolzano ed attualmente ancora in vigore. Toscanello occhio al fegato..

da toni el cacciator 12/02/2018 20.39

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

... anche avvalendosi di altre persone, purchè munite di licenza per l'esercizio venatorio ( cioè anche cacciatori ). Si vede che Trento e Bolzano non sono in Italia perchè per loro la 157/92 fa eccezione.Che sia stata scritta a vanvera?

da Frank 44 12/02/2018 20.12

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Art. 19. (Controllo della fauna selvatica) 1. Le regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all'articolo 18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità. 2. Le regioni, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l'utilizzo di metodi ecologici su parere dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica. Qualora l'Istituto verifichi l'inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento. Tali piani devono essere attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni provinciali. Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purchè muniti di lincenza per l'esercizio venatorio, nonchè delle guardie forestali e delle guardie comunali munite di licenza per l'esercizio venatorio. 3. Le provincie autonome di Trento e di Bolzano possono attuare i piani di cui al comma 2 anche avvalendosi di altre persone, purchè munite di licenza per l'esercizio venatorio.

da leggetevi la legge prima di parlare a vanvera 12/02/2018 19.21

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Ma dipende da come sono organizzati i contenimenti ,in genere definiti con due pagine di preamboli da province o citta metropolitane ,Le province sono un centinaio e di conseguenza un centinaio di modalita' ,solo su specie non cacciabili con modalita' di raccolta ,di smaltimento delle carcasse ecc..Io ho esperienza per la citta' metropolitana di Venezia dove non esiste nessun protocollo cinghiale od ungulati seppur sporadicamente presenti PS la caccia al cinghiale in provincia di Venezia non è prevista ,se ne incontrassi uno lo dovrei salutare ..

da toni el cacciator 12/02/2018 19.01

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

x toni el cacciator,potrei essere parzialmente favorevole ai piani di controllo in ambiti normalmente preclusi alla caccia e su animali non oggetto di caccia in condizioni normali.Purtroppo così non avviene.Storni, colombi,cinghiali, caprioli,volpi ecc. vengono normalmente sottoposti a piano di controllo anche in terreni normalmente aperti alla caccia e spesso a pochi giorni dalla chiusura della stagione venatoria.Qualcuno è in grado di spiegarmi che senso ha porre una limitazione dei capi prelevabili quando poi, a pochi giorni dalla chiusura della caccia, si devono attivare i piani di controllo.Resta poi sempre valida la perplessità relativa al prelievo in tempi di cure parentali. Vera schifezza di un Paese a gambe all'aria.

da Frank 44 12/02/2018 17.43

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Pur di mettersi di traverso, gli anticaccia si arrampicano anche sugli specchi.

da Fucino Cane 12/02/2018 17.22

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

I piani di controllo avvengono in genere su terreni non aperti alla caccia. Espongo un problema ,nel mio atc le volpi un decennio fa' appena presenti sono esplose come popolazione.Sono specie cacciabile ,ma non ho informazioni se non di abbattimenti sporadici,molto limitati ,L' ATC effettua contenimenti a norma di legge all'interno delle ZRC. con qualche risultato .Il problema rimane in tutta la sua vastita' anche con danni enormi ai pollai. Qui la caccia non basta,servirebbero contenimenti anche in territorio libero,oltre alla possibilita' di intervenire nelle case coloniche abbandonate tane conclamate ,,che per legge come cacciatori diamo rispetto di 100 metri..

da toni el Cacciator 12/02/2018 16.45

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Sono un vecchio cacciatore perciò mi posso permettere di affermare che i piani di controllo non hanno motivo di esistere.Il controllo si può e si deve fare con una corretta gestione nei periodi consentiti dal calendario venatorio.Che senso ha,un esempio fra tanti, proteggere lo storno durante l'autunno per poi consentirne l'abbattimento,in piano di controllo, durante la primavera/estate quando ci sono nidiacei che vengono così condannati ad una fine orrenda.Un cacciatore degno di questo nome si dovrebbe astenere da simili barbarie ed un gestore accorto non dovrebbe ricorrere a simili atti.Stranamente in questo ambito non si sente la voce degli animalambientalisti, forse a loro sta a cuore solo il cinghiale?

da Frank 44 12/02/2018 16.03

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

io trovo che l'invidia di cacciatori verso altri cacciatori " volenterosi " sia sorprendente. I contenimenti sono previsti per legge ,gli animalisti non possono boicottare i contenimenti,al massimo strumentalizzare la figura degli"operatori abilitati" perche se i contenimenti li fanno lecguardie provinciali ,tutti zitti. Secondo la mia opinione il prefetto ha tutte le carte per internenire ,anche concedendo licenze

da toni el cacciator 12/02/2018 15.45

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

La legge 157 è tassativa anche su quanto territorio nazionale possa essere sottratto alla caccia ( ossia al massimo un terzo del totale). Non mi pare che questo sia rispettato in Italia. Se l'applicazione della legge deve essere fatta in modo letterale lo sia per tutta la legge e quindi si cominci con la revoca delle aree protette che eccedono il limite legale.

da Pasquino 1 12/02/2018 15.31

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Purtroppo come vedete sotto,tra le nostre fila serpeggiano e ributtano come gremigna furbetti e furbastri.Avete rotto le oo.Inizio terza domenica di settembre chiusura primo gennaio.stop

da ehi tu deluso 12/02/2018 15.24

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Come vedete dal post sotto....e da altri post letti nel recente passato...il buon senso come non alberga nelle file degli animalisti, scarseggia (con qualche eccezione) anche tra le nostre fila. Non avrei mai pensato ma....i cacciatori sono una classe di "burocrati per comodo" per nascondere l' egoismo che strabocca......se siamo messi così male...la colpa è in gran parte è proprio nostra.

da Deluso 12/02/2018 14.51

Re:Brescia: ancora offese al mondo venatorio

Ottimo. In più il 4/3 dobbiamo votare e far votare per la caccia.

da Marco 12/02/2018 11.54