La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti


giovedì 21 dicembre 2017
    

Sulla questione della mancata modifica della 157/92 dopo il ritiro dell'emendamento da parte del Pd, interviene in una nota anche il Cncn Italia

"La gestione della fauna selvatica continua ad essere oggetto di conflitti dannosi alimentati da pregiudizi ideologici di stampo animalista. L’ultimo esempio di tale strategia cieca e controproducente, a cui abbiamo assistito con rammarico in queste ore, riguarda il ritiro di due emendamenti, peraltro già ritenuti ammissibili, alla legge di bilancio attualmente in discussione in Parlamento.

Tali emendamenti miravano alla modifica degli articoli 12 e 19 della legge 157/92 al fine di trovare delle soluzioni concertate ai conflitti esistenti in merito alla gestione della fauna selvatica e del territorio nonché a contenere gli ingenti danni all’agricoltura (economici, igienici e di sicurezza), più volte denunciati dal mondo agricolo e che recentemente sono stati quantificati con un importo superiore ai 100 milioni di euro annui.

A nostro avviso, il metodo che si voleva fare passare era quello corretto. Esso, infatti, consiste in una gestione territoriale ad opera degli enti preposti, nella quale i cacciatori rappresentano una risorsa che gratuitamente può essere chiamata a svolgere un ruolo significativo per ridurre i conflitti sociali e trasformarli in soluzioni concrete ai problemi che affliggono molti territori italiani, in particolare per il contenimento dei danni all’agricoltura. Tra questi è doveroso citare l’incessante crescita degli ungulati e di altre specie selvatiche che sempre più frequentemente abbandonano i boschi per avvicinarsi, alla continua ricerca di cibo, a strade e città, causando problemi sempre maggiori in termini di sicurezza.

È inoltre significativo sottolineare come gli emendamenti ritirati proponessero una soluzione già applicata in altri stati europei e in alcune zone del nostro territorio (es. Province Autonome di Trento e Bolzano), dove i cacciatori sono considerati un esempio di eccellenza nella gestione della biodiversità, al costante e gratuito servizio delle istituzioni.

Quello a cui abbiamo assistito rappresenta, purtroppo, uno svilimento di importanti proposte di modifica sulla gestione faunistica, fatta in modo razionale e scientifico ed in linea con le migliori esperienze europee, a tutto vantaggio, invece, di un approccio ideologico, in questo momento asservito anche a logiche elettorali.  Tutto questo livore non fa che continuare ad alimentare quel conflitto sociale che la proposta di modifica voleva contribuire a superare.

Ci auguriamo, quindi, che la deriva animalista non porti l’Italia a privarsi di corrette norme sulla gestione faunistica, oramai non più procrastinabili".


11 commenti finora...

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Ma che si arrangino gli enti pubblici !

da stecker 23/12/2017 12.32

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Re:Campania: presentate controdeduzioni a documento contro la caccia Per i problemi di sicurezza,ci sono già i cartelli stradali e le norme alla circolazione.Norme che lo stato si è dato in quanto proprietario della selvaggina.Per il resto del controllo della fauna selvatica l'art 19 della 157/92 norma perfettamente la materia è le figure che il legislatore ha individuato per attuarla.I sindacati dei bifolchi che hanno sempre e solo pensato ai soldi ,vorrebbero mettere mano in qualche modo al business delle carni di ungulato,il tutto a spese del cacciatore servo pagante a comando.Bene io godo come un riccio che con una mossa pre elettorale ridicola ,quelli con cui hanno fatto comunella gli e lo hanno rigirato nel C..O!!In Toscana queste comunella ci hanno portato un sistema gestionale vergognoso e scellerato che pagheremo per anni ,ringraziando politicanti,sindacati dei bifolchi,e leccaculi al soldo per poter sparare una cartuccia in più.Questa volta però passeremo un godurioso natale.....

da Toscanello 22/12/2017 13.05

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Certo, adesso anche gli agricoltori non potranno più romperci le balle per i danni. Non s'è alzato neanche un lamento da aprte loro, a quanto mi risulta. Chissà, forse anche loro non erano tanto d'accordo sul tema. Perchè non sono i danni che loro pretendono. E' la carne che vorrebbero trattare direttamente e con questo modesto emendamento ne avrebbero ottenuta ben poca rispetto alle tonnellate che ne circolano sotto i loro occhi, senza che a loro tocchi qualcosa. Poi, c'è anche il discorso dei conferimenti. Per i controlli e i prelievi per danni, la carne va all'ente pubblico o a chi dice lui. Ma non agli agricoltori, se non - in qualche caso - per modesti quantitativi. E allora: facciamo come i cinesi. Da una crisi, cerchiamo di trarne dei vantaggi. Proviamo ad alzare il tiro. Vogliono risolvere il problema degli ungulati in esubero? Vogliono l'aiuto dei cacciatori? Cominciamo a chiedere nuove aperture sulla caccia alla migratoria. Do ut des, do ut des, come diceva Hannibal Lecter. Forza!!

da Forza Hannibal 22/12/2017 11.28

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

anche i sig AGRICOLTORI che si lamentano dei danni prodotti da storni cinghiali tortore dal collare ecc ecc invece di aiutarci e darci man forte ci affossano ancora di più ,il motivo è semplice loro chiedono i danni alla regione e intascano fior di quettrini . PER CONTO MIO SE I SELVATICI DISTRUGGONO A ME FA IMMENSAMENTE PIACERE PERCHè IN ITALIA OGNUNO PENSA AI CA..I SUOI

da GENNY 4 BOTT 21/12/2017 22.36

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

..danni all’agricoltura (economici, igienici e di sicurezza), più volte denunciati dal mondo agricolo e che recentemente sono stati quantificati con un importo superiore ai 100 milioni di euro annui.<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

da jamesin 21/12/2017 21.30

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

...danni all’agricoltura (economici, igienici e di sicurezza), più volte denunciati dal mondo agricolo e che recentemente sono stati quantificati con un importo superiore ai 100 milioni di euro annui.<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

da jamesin 21/12/2017 21.24

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Ma che si magiassero tutti i campi coltivati ne gioverebbe la migratoria e la stanziale......e vaff.........tutto il resto.......poi arrivano,tranquilli che arrivano.......TUTTI.

da Annibale 21/12/2017 20.18

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Ma questi armieri, diramazione di Confindustria, al cui merito e disdoro dobbiamo tutte le politiche venatorie italiane negli ultimi cinquant'anni, dov'erano quando i cacciatori calavano di numero, quando gli ambientalisti protestavano (anche per gli inquinamenti provocati dall'industria), quando la cultura dei singoli cacciatori degradava in consumismo spicciolo (dagli stessi armieri favorito e sollecitato), quando le televisioni, soprattutto quelle berlusconiane (sicuramente vicine al capitale lombardo e bresciano), sparavano a palla incatenata contro i cacciatori? E a Lecco, a cosa pensavano quei grandi cartucciai quando la rossa (colore gradito alla locale fabbrica di munizioni) sproloquiava dal suo canile tenuto aperto con soldi pubblici?

da Qualcuno ce lo dica 21/12/2017 17.00

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Mario debbo correggerti: non dobbiamo ringraziare Verdi & C. (il cielo ci scampi!) ... l'emendamnto presentato, infatti, INTEGRAVA il comma 7, art. 12 dell'attuale testo della L. 157/92, aggiungendo il controllo della fauna selvatica come pratica da NON considerarsi quale esercizio venatorio. Per "impresa agricola" citata al suddetto c. 7, art. 12 si intendono (art. 8, c. d, L. 157/92) "i centri privati di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale, organizzati in forma di azienda agricola singola, consortile o cooperativa, ove e' vietato l'esercizio dell'attivita' venatoria ed e' consentito il prelievo di animali allevati appartenenti a specie cacciabili da parte del titolare dell'impresa agricola, di dipendenti della stessa e di persone nominativamente indicate" ... dunque nulla a che vedere con l'art. 842 CC ... Saluti

da ERMES74 21/12/2017 16.38

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Stavolta dobbiamo ringraziare i VERDI. Il COMMA 1 diceva che gli abbattimenti di fauna ai fini di impresa agricola non costituiscono esercizio venatorio di fatto abolendo l'art 842 e consegnando la proprietà della fauna al proprietario del terreno. Meno male che il pericolo è stato sventato

da Mario 21/12/2017 16.17

Re:La gestione della fauna selvatica ostaggio di pregiudizi animalisti

Ma se i cinghiali e gli altri ungulati distraggono le colture è un problema dei cacciatori? No! I cacciatori hanno così tanti problemi che NON devono farsi carico di quelli degli altri.

da Ringo 21/12/2017 15.42