Siena: sospesa caccia cinghiale a 300 m da zone vocate


venerdì 27 ottobre 2017
    

Su delibera degli ATC Siena Nord e Siena Sud è stato stabilito che nel periodo che va dal 1 novembre al 31 gennaio la caccia di selezione al cinghiale è sospesa in una fascia di 300 metri dalle zone vocate; resta invariata nel restante territorio non vocato.

Il Calendario Venatorio della Regione Toscana prevede infatti questa possibilità per gli Atc nel periodo della caccia in braccata, visto e considerato che, come da calendario, è possibile porre le poste in area non vocata fino a 100 m oltre il limite dell'area vocata. Il che può portare ad una probabile sovrapposizione di due forme di caccia (braccata e selezione) ed esporre i cacciatori ad alcuni rischi.

La decisione è stata presa anche tenendo conto anche dell’esiguità  dei numeri di cinghiali abbattuti con la caccia di selezione dal 1° di novembre al 31 gennaio come emerge dalle statistiche degli abbattimenti e acquisito il parere favorevole dell’ufficio caccia  della Regione Toscana.


1 commenti finora...

Re:Siena: sospesa caccia cinghiale a 300 m da zone vocate

Sembra intanto, che mentre noi ci scanniamo per un prosciutto di cinghiale (in braccata versus selezione), Coldiretti con i maggiori produttori e commercianti di carne italiani sta per progettare un enorme ripopolamento in Appennino. Non di cinghiali, ma di bestiame brado (maiali, capre, pecore, bovini), favorendo l'inserimento di quei tanti extracomunitari in cerca di lavoro. Così che, facendo opera umanitaria, faranno rivivere i borghi abbandonati, tutto l'Appennino e le aree disagiate di collina, creeranno recinti, vincoli, neoproprietà, eliminando sia i cinghiali sia i cacciatori; anche i migratoristi, che se vorranno accedere a quei terreni dovranno fare i conti con i nuovi proprietari. Ufficialmente africani e indù, ralmente le multinazionali della carne e del formaggio. E noi stiamo qui a litigarci fra noi.

da R. Moncalieri 30/10/2017 15.00