Richiami vivi acquatici, ora tocca al Ministero


lunedì 23 ottobre 2017
    

 
Continua e si intensifica il lavoro della Federcaccia attraverso il suo Ufficio Avifauna Migratoria e la settoriale Acma per trovare una soluzione positiva al divieto dell’uso di richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici previsto dal Protocollo messo in atto dal Ministero della Salute a causa della presenza sul territorio nazionale di focolai di aviaria.

Lo scorso mercoledì 18 ottobre una delegazione della Federazione Italiana della Caccia si è incontrata con il Dott. Stefano Marangon e la Dr.ssa Lebana Bonfanti presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSV) di Legnaro, Padova, allo scopo di approfondire il tema e discutere le possibilità di ripristino della deroga che consenta l’utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi.

Dopo un proficuo scambio d’informazioni e valutazioni sulle caratteristiche dell’epidemia e del ruolo dei richiami vivi, i responsabili dell’IZSV hanno espresso la disponibilità a rivedere il divieto in atto, al momento limitatamente alle sole aree non a rischio, permettendo quindi l’utilizzo dei richiami vivi nelle aree non individuate come sensibili per la diffusione dell’influenza aviaria.

Nello stesso tempo, è stata tracciata la possibilità di collaborazione fra mondo venatorio e Istituto per il monitoraggio del virus negli uccelli selvatici da attuarsi nelle aree a rischio, in particolare quelle delle province a più alto tasso di focolai, per determinare con maggior precisione le modalità di contagio negli allevamenti industriali e rurali.

Il parere dello Zooprofilattico è ovviamente subordinato a una specifica richiesta da parte del Ministero della Salute, competente in questa materia, per cui Federcaccia con una lettera firmata dal vicepresidente Lorenzo Carnacina si è rivolta al Dicastero per sollecitare, ritenendo ormai eccessivo il divieto esteso a tutta Italia, una deroga che consenta dall’1 novembre l’uso dei richiami vivi nelle aree non a rischio e richiedere un incontro con i responsabili per discutere le norme di applicazione della stessa.

Federcaccia seguirà con attenzione l’evolversi della richiesta, con la ferma intenzione di ripristinare la legittima tradizione venatoria a questi selvatici.
(Ufficio Avifauna Migratoria FIdC)

 

 

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2 commenti finora...

Re:Richiami vivi acquatici, ora tocca al Ministero

le Valli , le AFV non hanno bisogno dei richiami , e dunque........Tanti Saluti

da Renzo B. 24/10/2017 18.27

Re:Richiami vivi acquatici, ora tocca al Ministero

Cominciamo anche noi a far pressione presso i nostri rappresentanti, ognuno di noi solleciti il parlamentare del suo collegio, l'assessore regionale, il Governatore. Grande merito alla Federcaccia, ma almeno gli altri sapientoni che pontificano si diano da fare. Il veneto leghista (e Meloniano) batta un colpo visto che si arroga il merito di costituirsi regione di lotta e di governo.

da Che 24/10/2017 9.15