Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche


giovedì 3 agosto 2017
    

In risposta all'articolo pubblicato da BigHunter.it lo scorso 28 luglio dal titolo Assemblea CCT, Periccioli chiede nuova conferenza regionale sulla caccia e alle critiche rivolte dalla Confederazione Cacciatori Toscani, riceviamo e pubblichiamo una replica dall'Assessore regionale alla Caccia, Marco Remaschi.

Un famoso detto recita "se non porti almeno una soluzione allora anche tu fai parte del problema", la trovo una filosofia interessante, che certamente ben sia adatta a questo particolare momento storico,  in cui per tutti noi risulta assai più facile gettare strali su quanti hanno l'onere di governare situazioni assai complesse, rispetto al provare a portare un contributo reale in merito alle numerose problematiche che ogni giorno dobbiamo affrontare.

Il mondo della caccia certamente non si differenzia molto dal resto degli ambiti quotidiani, e purtroppo in molti, anche chi ha importanti incarichi di rappresentanza, invece di provare a portare contributi seri, magari poco altisonanti, ma realmente attuabili e sopratutto rispettosi delle norme nazionali ed europee, si dilettano nel parlare alla pancia dei cittadini, cacciatori e non, da una parte invocando l'importanza dell'essere uniti, ma dall'altra evidenziando le differenze di chi la pensa in modo diverso, quasi a voler stimolare i conflitti invece che la pacata riflessione.

Una volta per tutte è necessario chiarire come chi critica la legge 10/2016 (legge obbiettivo) affermando che era sufficiente applicare la legge regionale precedente che sarebbe stata perfetta, non dice che quella legge, in vigore dal 2010 fino a tutto il 2015, non ha consentito di fatto di governare il problema della prolificazione degli ungulati in Toscana, come purtroppo è ben evidente dai numeri di densità odierna degli animali. La realtà è che quella legge era concepita in un momento storico ben diverso da quello attuale.

Nel 2010, è bene ricordare, la competenza era delle province, ben dotate di corpi di polizia, e prevedeva azioni che poteva essere valide nel caso di numeri assai più bassi, in cui gli interventi di controllo potevano essere considerati eventi straordinari.

Nel 2016, dopo oltre 5 anni da quella legge ci siamo trovati in un mondo del tutto diverso, le province non hanno più questi compiti, le polizie provinciali hanno organici ridotti, le competenze in materia sono rientrare in capo alla regione, ma sopratutto la sovra-presenza di animali è divenuta fatto ormai drammaticamente evidente, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i comuni cittadini.

Certamente la legge obiettivo non è una legge perfetta, ed infatti in seguito alla prima applicazione sono stati apportati dei giusti correttivi, sia alla norma che alle disposizioni attuative, anche grazie ai numerosi contributi avuti sia durante i tavoli istituzionali che in occasione dei numerosi incontri pubblici a cui ho partecipato, ma voglio tranquillizzare tutti confermando che il modello di gestione venatoria della Toscana, continua ad essere di stimolo e di ispirazione per molte altre regioni, sia per la gestione ordinaria, e qui basta osservare i calendari venatori, sia per la gestione delle problematiche emergenziali come possiamo leggere sulla stampa nelle varie dichiarazioni di altri amministrazioni regionali.

Certo alcune volte bisognerebbe avere il coraggio di ammettere le proprie responsabilità,  e sicuramente anche in questi due anni abbiamo commesso errori, ma mi chiedo: coloro che oggi pontificano, dove erano quando tra il 2010 ed il 2015 gli agricoltori toscani subivano milioni di euro di danni da ungulati peraltro solo parzialmente risarciti proprio con risorse dei cacciatori? Coloro che oggi lamentano le lungaggini, purtroppo reali, nel processo di riforma degli ATC, non erano tra i primi a portare avanti gli accorpamenti tra ambiti territoriali poi cassati dalla corte costituzionale costringendoci a questo tour de force normativo?

La realtà è che non basta fare dichiarazioni per ottenere risultati, quando si parla di aspetti complessi come la gestione faunistica ci si deve obbligatoriamente confrontare con le disposizioni nazionali e comunitarie che, ci piacciano o meno, devono essere rispettate, anche per evitare impugnative e ricorsi, che andrebbero puntualmente a rendere inutile il lavoro svolto come successo nel recente passato.

E evidente che ognuno può esprimere le proprie opinioni, è un diritto sacrosanto, ma è altrettanto evidente che quando si parla di numeri non ci possono essere visioni differenti dalla pura matematica: i dati reali, certificati, ci dicono che dopo il primo anno di applicazione della legge 10/2016 gli abbattimenti di cinghiali sono aumentati oltre il 20% rispetto all'anno precedente, e a metà del secondo anno possiamo osservare una tendenza ad un ulteriore aumento. E questo nonostante in alcuni territori alcuni abbiano si siano adoperati al fine di far crescere il malcontento, lavorando sulle divisioni tra chi pratica diverse tipologie di caccia, sia facendo leva sule rivalità locali e personali, sia omettendo di spiegare chiaramente gli strumenti normativi oggi a disposizione, che non solo consentono l'utilizzo di ogni  metodologia di prelievo al fine di diminuire i danni alle aree agricole, ma danno pari dignità a tutti quanti si impegnano a ristabilire il necessario equilibrio dell'ecosistema, siano essi selecontrollori o cacciatori appartenenti alle squadre in braccata.

Se c'è una cosa che abbiamo compreso dagli sbagli degli ultimi anni è proprio che non possiamo contare su un'unica soluzione per risolvere un problema complesso come quello degli ungulati, ma come abbiamo cercato di fare, dobbiamo avere risposte diverse a seconda delle esigenze del territorio, perché se chiaramente è impensabile per chiunque organizzare una battuta in piena zona urbana, altrettanto chiaramente è improponibile pensare che si possano escludere le squadre dagli interventi di controllo nelle aree boscate.  Oggi infatti, con gli atti prodotti, siamo in grado di garantire l'impiego di ogni possibile strumento, certamente ancora migliorabili, ma con il fine comune di ritrovare un necessario equilibrio nei nostri territori, ivi comprese le aree protette, le quali per la prima volta, proprio a seguito della legge 10/2016 sono state incluse nelle aree soggette a controllo della fauna, tanto che oggi la Giunta Regionale ha già approvato un primo piano di gestione di molte delle aree gestite dalla regione,  a cui seguiranno altri piani per coprire tutto il territorio regionale.


 
Marco Remaschi
 


26 commenti finora...

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

in toscana ci sta pensando la siccità a far si che non ci sia a fine estate né ghiande né castagne né faggiola, nulla da mangiare per i cinghiali. Perdipiù tutte le scrofe hanno partorito tardi, molti piccoli sono orfani dai killer della selezione e muoiono di sete e dai lupi. secondo me prima che le femmine superstiti rimettano su un po' di grasso sufficiente per andare in calore, passerà non meno di un anno. in braccata quest'anno si abbatterà qualcosa perché scenderanno giù a mangiare, ma l'anno prossimo cinghiale dimezzato come minimo. E Remaschi si prenderà il merito anche se sarà la stagione la vera causa.

da Cano 06/08/2017 22.50

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

E ci ride pure!!!!

da Avanti un'altro 06/08/2017 15.48

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

scemenze ? furbizie che la gente sè rotta le palle di accettare.

da renato 04/08/2017 20.36

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

be certo la rotazione genera conflitti? in pratica se così fosse vero ci dipingiamo per quello che dicono i nostri detrattori...per un pezzo di ciccia in più...con le zone assegnate qualsiasi squadra sarà portata a mantenere all'interno dei loro settori il più alto numero di cinghiali possibile anche immettendo scrofe per ripopolare....anni fa c'erano i settori e chi arrivava prima cacciava e di cinghiali ce ne erano sicuramente molti meno di ora...il fenomeno è esploso proprio con l'assegnazione delle zone e i motivi sono facilmente comprensibili

da cacciatore umbro 04/08/2017 20.15

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Diciamo le cose come stanno""....e che l'ho scritto per capire io le regole per le battute di contenimento al cinghiale con le squadre di martedì e venerdì???Oh pallino mi pare che certe scemenze le abbia volute Remaschi nella sua infinita ignoranza.certo che se volete difendere l'indifendibile che vi seppellirà Azzi vostri

da Grosso e toscano 04/08/2017 19.49

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

SE FAI LA ROTAZIONE DELLE ZONE, TI RITROVERAI A CONFLITTI INENARRABILI FRA SQUADRE. E A UNA GESTIONE CONFUSIONALE DEL TERRITORIO. DIO CE NE GUARDI BENE. REMASCHI STAI ATTENTO A NON CADERE NELLA TRAPPOLA.

da OCCHIOPINOCCHIO 04/08/2017 17.38

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

prelievo selettivo (caccia) è tutto un dissi. prelievo totale indiscriminato incontrollato do cojo cojo è la terminologia giusta.

da non confondiamo la cacca col cioccolato 04/08/2017 17.15

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

X grosso e toscano. Mi spieghi cosa c'entra l art. 19 della 157 (controllo) e la seguente storia della Liguria con il prelievo selettivo (caccia) su cui si basa la legge remaschi? Tanto x non buttare fumo negli occhi......

da diciamo le cise come stanno 04/08/2017 16.59

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

rotazione delle zone....per il cinghiale problema quasi risolto. decisione scomoda politicamente perché si toglierebbero le riserve private alle squadre ma i politici perderebbero i loro voti...e allora una botta al cerchio e una alla botte.

da cacciatore umbro 04/08/2017 16.04

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

SILVANO TOSO, COME TUTTI, HA LE SUE IDEE. A VOLTE SONO RISPETTABILI,A VOLTE SONO ANNEBBIATE DA UNA VISIONE ASTRATTA DEL CONTESTO. PIÙ STUDIOSO CHE ESPERTO. E NON E' IL PEGGIO, OVVIAMENTE. QUANTO A REMASCHI, RIMASTO IMBRIGLIATO FRA AGRICOLTORI TANTO AVIDI QUANTO INCAVOLATI, SI E' FIDATO DI TECNICI BUROCRATI CHE NON HANNO MAI BRILLATO PER PER ESPERIENZE SUL CAMPO. COMUNQUE, ZITTO ZITTO, REMASCHI, SOLLECITATO DAI TERRITORI (ASSOCIAZIONI VENATORIE, TRANNE ARCICACCIA CHE SI AVVIA ALL'ESTINZIONE E QUINDI DEVE DIMOSTRARE ALLA POLITICA - CHE L'HA SEMPRE SORRETTA - CHE HA ANCORA DELLE CARTE DA GIOCARE), STA APPORTANDO MODIFICHE UNA DOPO L'ALTRA PER RECUPERARE L'ERRORE CLAMOROSO. MA I PROBLEMI SONO ALTRI: PRIMO FRA TUTTI L'AMBIENTALISMO GRETTO, I PARCHI E LE AREE PROTETTE, E IL LUPO. CHE NE E' LA CONSEGUENZA. UNA BACCHETTATA, OVVIAMENTE, FORSE PIÙ DI UNA ANCHE, BISOGNEREBBE DARLA AI CICCIAI, CHE SI DIVIDONO EQUAMENTE FRA AGRICOLTORI, SELETTORI E CINGHIALAI.

da AUGH 04/08/2017 15.27

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Le norme regionali sul contenimento volute da remaschi e squadristi da bustina di ciccia e mandanti delle Ass agricole contrastano in Totò con quanto sancisce la legge 157art19 e con quanto ha ribadito la corte costituzionale nella sentenza Liguria su medesimi atti regionali scellerati.ora si gongolano ,ma poi la pagheranno tutta insieme e con gli interessi....la stupidità può anche essere congenita ,ma non paga mai

da Grosso e toscano 04/08/2017 15.10

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

X Leopoldo II: pagano il cinghiale 3 euro al kilo per quella cifra contraddirebbero anche il padreterno questi morti di fame scacciafighe.

da Cosimo I 04/08/2017 12.06

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

No...fatemi capire...ma davvero qui c'è qualcuno che si permette di contraddire Silvano Toso? Un monumento, un gigante, sia della gestione faunistica, sia della ricerca, nonché delle caccia? Per piacere...sono buoni i fagioli e anche il caviale, ma i fagioli restano fagioli, e il caviale resta caviale...

da Leopoldo II 04/08/2017 11.17

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Mi sembra una disanima precisa di quanto è successo e di quanto sta accadendo. Il nostro mondo come proposte (attuabili) sta a Zero e questo è un dato di fatto. Poi è vero che chi non fa non sbaglia....quindi come del resto ammesso qualche errore c è nella legge e nei decreti attuativi....cerchiamo di correggerlo e andiamo avanti. Questa norma è una specie di rivoluzione nel mondo della caccia (è vero che altre regioni si stanno muovendo nella stessa direzione) ci vorrà un po di tempo, un po' affinamenti e qualche modifica....ma la strada per adeguarsi ai tempi è corretta. Leggo con piacere le risposte come questa...pacata e che mette in evidenza le problematiche vere...e non argomenti di propaganda. Poi, giustamente ognuno trae le proprie conclusioni.

da Springer Toscano 04/08/2017 8.19

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Pagherete dazio per il bracconaggio legalizzato che avete consentito per legge.

da Dario 04/08/2017 8.18

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

X una cosa le opinioni. Bella domanda, ti sfido a trovare i dati pubblicati con i grafici delle popolazioni di cervo e soprattutto, capriolo. Su daino e muflone stendiamo un velo pietoso. Io ho qualcosa in cartaceo e le tendenze sono chiarissime. Per altro si parla di numeri ( 140.000 caprioli , 3/4000 cervi ...) che il territorio toscano dovrebbe sopportare senza nessuna difficoltà...vista che sopporta 4.000.000 di persone. La situazione cinghiale è un po' più a macchia di leopardo ma tutt'altro che critica se non per la distribuzione ( grazie ai provvedimenti regionali continueranno a stare dove non devono stare piuttosto che il contrario...) . Se alludi a Silvano Toso...beh...non mi pare l'ultimo bischero in giro...o no? Ma non è il solo, è solo l'unico che non ha ( più?...) paura di dire le cose come stanno mentre tutti gli altri figurati se si espongono in pubblico contro una regione, tengono famiglia. Ma prova a parlarci in privato....

da Mustang 04/08/2017 8.14

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

X mustang. Quali sarebbero i dati della regione che dimostrano un calo degli ungulati dal 2009? Puoi inviarci il link alla pubblicazione? Quali sarebbero questi ricercatori schifati dalla legge? Io ho sentito solo toso e con molte lacune nelle sue conclusioni.Puoi mandarci un link agli altri?

da una cosa le opinioni una cosa i fatti 03/08/2017 23.21

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Credo che un po'di autocritica e di obbiettivita'nel mondo venatorio ma anche in quello agricolo sia necessaria! Troppi gli interessi che hanno impedito di gestire correttamente gli ungulati! E'ora di cambiare la mentalità e l'approccio nella gestione degli ungulati prima che sia troppo tardi!

da CB 03/08/2017 22.46

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Dott. Remaschi io ammiro quello che ha fatto per il cinghiale, (selezione, braccata girata ecc) ma non vedo fare nulla per il capriolo, che nei vigneti è fa molti più danni del cinghiale. I selezionatori si sono dati tutti al cinghiale ed il capriolo è libero di fare danni e riprodursi a dismisura.

da az. ag. 03/08/2017 21.32

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

X basta monopoli. Che remaschi e la sua ciurma rispondano a interessi precisi è evidente, tra cui probabilmente anche i tuoi. Ne frattempo stanno sterminando in modo indegno, antiecologico, immorale, e soprattutto NON dicendo che le popolazioni di ungulati sono in calo , tutte, in Toscana fin da 2009/2010. Dati della regione , per altro... Quindi ...si...se venisse a scuola gli farebbe solo bene...e lo aspetto a braccia aperte. Come anche dai migliori tecnici e ricercatori d'Italia a cui questa legge fa SCHIFO!

da Mustang 03/08/2017 20.30

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

da anonimo 03/08/2017 19.47

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

da anonimo 03/08/2017 19.47

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Mustang stai sereno. Remaschi verrà sicuramente a scuola da te. Avanti senza paura assessore, a partire da una ridefinizione tecnica di aree vocate e non vocate

da finalmente basta monopoli 03/08/2017 19.22

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Assessore...sappia che la perdono per tutto quello che sta facendo , e che ci vorranno decenni per porvi rimedio. E la perdono perché credo che lei , personalmente , non abbia le competenze per fare da solo buone scelte, purtroppo lo stesso non si può dire per il suo entourage tecnico , che invece le competenze le avrebbe, ma lo fa proprio apposta. Però...assessore...se si dicono cose tecnicamente sbagliate, rispondendo a proclami politicamente sbagliati...partendo da numeri volutamente sbagliati...poi si fa del casino.

da Mustang 03/08/2017 17.11

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

"..altrettanto chiaramente è improponibile pensare che si possano escludere le squadre dagli interventi di controllo nelle aree boscate..." TRATTASI DI UN PROGETTO CHIARAMENTE POLITICO-PUNITIVO STUDIATO A TAVOLINO A MONTE,RIVELATOSI POI COMPLETAMENTE FALLIMENTARE.TARDI VE NE SIETE ACCORTI.IL CONSENSO DELLE SQUADRE,QUELLE SERIE RADICATE NEI TERRITORI,NON LO RIAVRETE PIU'

da GROSSETANO 03/08/2017 16.57

Re:Situazione della caccia in Toscana, Remaschi risponde alle critiche

Marco REMASCHI assessore alla caccia Toscana del Pd spara a palle incatenate contro MORENO Periccioli precedente assessore alla caccia Toscana pd pure lui ed oggi parcheggiato alla Presidenza regionale FIDC addirittura dandogli del populista ....magari penta stellato!! Il PD È ESPLOSO. P.s. Il bello è che REMASCHI si loda da solo e dice di essere il più bravo di tutti gli altri assessori regionali alla caccia....roba da chiodi!

da Incredulo 03/08/2017 16.26