Rappresentanti cacciatori negli Atc: diffida alla dirigente Bonomo


venerdì 7 aprile 2017
    

Le associazioni venatorie lombarde Enalcaccia, Liberacaccia, Italcaccia, Caccia Pesca Ambiente, Associazione Cacciatori Lombardi, Arcicaccia, Anuu Migratoristi hanno inviato una formale diffida alla dirigente di settore Anna Bonomo in merito ai criteri stabiliti sulla designazione dei rappresentanti delle associazioni venatorie nei Comitati di Gestione degli Atc.

Nella nota dirigenziale infatti veniva stabilito che  per “associazioni presenti in forma organizzata sul territorio dell’ambito/comprensorio, sono da intendersi le associazioni venatorie che, al 31 dicembre dell’anno precedente al rinnovo, avevano soci residenti anagraficamente in almeno il 50% dei comuni ricadenti nell’ambito/comprensorio”.

Criterio che le associazioni ritengono ostativo al libero diritto di associazione. Per cui nella diffida “si chiede l’adozione di un altro criterio (quale dimostrate l’esistenza di una struttura idonea ai fini associativi, oppure dal numero di associati, ecc) perché l’associazione presente in forma organizzata sul territorio possa partecipare alla nomina di rappresentanti nella associazioni venatorie nei Comitati di Gestione degli ATC e dei CA”.

A sostegno della loro richiesta, le associazioni citano l’art. 30, comma 7 della legge regionale sulla caccia, che, dicono, predilige l’Associazione più legata al territorio, rispetto all’Associazione riconosciuta a livello nazionale che non viene nemmeno richiamata. “Sino ad ora, con questo principio, il numero dei designati delle Associazioni Venatorie veniva calcolato sul numero effettivo dei soci di un ATC iscritti nelle Sezioni Comunali facenti parte dell’Ambito.  Con le nuove direttive – spiegano le associazioni nella diffida - un cacciatore Lombardo iscritto a più ATC viene calcolato tanto quante iscrizioni ha ottenuto.

"Ritenendo basilare il principio del legame del cacciatore al territorio, si richiede che il sistema di calcolo per determinare il diritto di rappresentanza di un’associazione venatoria ed il numero dei suoi rappresentanti, debba essere fatto su base provinciale: quindi il numero di iscritti che la sezione provinciale ha in ogni atc della provincia stessa" concludono le associazioni firmatarie.


5 commenti finora...

Re:Rappresentanti cacciatori negli Atc: diffida alla dirigente Bonomo

regione Lombardia per la caccia zoro solo burocrazia e casini per i cacciatori

da emilio 08/04/2017 8.43

Re:Rappresentanti cacciatori negli Atc: diffida alla dirigente Bonomo

Ma fate un'associazione unica, così non vi litigate più per una poltrona. State facendo come i partiti politici, scissione dopo scissione arriveremo al modello grillino: uno vale uno, ma vi accorgerete che a quel punto non varrete più un cavolo.

da Dibaio 07/04/2017 17.45

Re:Rappresentanti cacciatori negli Atc: diffida alla dirigente Bonomo

Tradotto: pretendono che i soci di un ATC non residenti nello stesso debbano pagare la quota, ma poi non debbano avere i diritti dei soci. Peccato che la legge preveda che si debbano conteggiare (come in passato) i soci dell'ATC indipendentemente dalla residenza o meno nello stesso. Una norma diversa sarebbe peraltro illegittima perchè la parità di diritti degli associati è un principio fondamentale in materia di associazioni e enti...

da Lorenzo 07/04/2017 15.02

Re:Rappresentanti cacciatori negli Atc: diffida alla dirigente Bonomo

La percentuale dei rappresentanti delle associazioni venatorie riconosciute è stabilito dalla legge nazionale 157/92....le regioni possono stabilire loro criteri che possono solo essere più restrittivi.Non mi pare che la Lombardia contrasti con la legge nazionale,e le ass venatorie,specialmente quelle non riconosciute se ne faranno una ragione.

da pirellone 07/04/2017 13.02

Re:Rappresentanti cacciatori negli Atc: diffida alla dirigente Bonomo

Gli ATC vanno aboliti subito prima che fanno altri danni alla caccia. Vogliamo la Caccia Libera rispettando regole e leggi.

da Giovani 07/04/2017 12.18