Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori


martedì 13 dicembre 2016
    

Uno degli argomenti cardine sull'avvio di una filiera della selvaggina è quello della formazione dei cacciatori, veri protagonisti di un'operazione concepita come un reale ritorno di interessi e di immagine a favore della valorizzazione della caccia stessa. A parlarne, durante il convegno Selvaggina. Carne buona e sana, da onorare con rispetto organizzato dalla Confederazione dei Cacciatori Toscani a Firenze poche settimane fa, è stato Cristiano Pieracci, uno dei tanti cacciatori "formati" (sia alla scuola mitteleuropea, sia con i corsi organizzati in Toscana), sensibile e appassionato, che ha dato conto delle sue esperienze formative e ha tenuto a evidenziare come una caccia eticamente avanzata oltre a fornire "carne buona e sana" (il tema del convegno) è in grado di mettere ancora più in evidenza i valori di un vero e altrettanto sano ambientalismo dei cacciatori.

"Una filiera di carni provenienti da animali selvatici in senso stretto, e come tali, cacciati - ha detto - è una occasione, per tutti, e come tale può essere usata bene o male. Si tratta in effetti di un punto di svolta di tutto il modo tradizionale di utilizzarle. Gli animali selvatici, hanno carni di eccezionale valore organolettico, nutrizionale, e soprattutto sono le uniche carni naturalmente “biologiche”. Per altro verso, hanno un impatto sul territorio spesso non trascurabile in termini di danno agricolo, ma anche forestale, insomma sono specie su cui l’ambiente investe molto per portarli a maturazione (proprio come un frutto):  un cervo adulto, per esempio,  può consumare fino a venti chili di materiale vegetale al giorno e che siano mele di un contadino o corteccia di un bosco poco importa. Rimane un onere importante."

"In questa ottica - ha proseguito - l’unica quadratura del cerchio sembra proprio l’ipotesi di riuscire a far implementare su queste carni un vero processo di costruzione di valore che possa far comprendere anche al grande pubblico che siamo di fronte a un prodotto di eccellenza, unico e soprattutto sano. E’ un processo in cui vincono tutti, i cacciatori che potranno cominciare ad avere la dignità che si deve a un produttore primario, il mondo agricolo che avrà facile accesso ad un valore riconosciuto e riconoscibile anche a fronte di un danno subito, la selvaggina stessa che a fronte di un consumo gestito dovrà esser anche tutelata e conservata, l’ente pubblico che potrà gestire questo valore facendolo uscire dal un circuito anonimo, e soprattutto il consumatore che finalmente avrà carni buone e, soprattutto, sicure."
 
Due sono i passaggi fondamentali, dice. La formazione dei cacciatori, che dovranno imparare a prelevare correttamente, con calma, tempo ed eccezionale accuratezza, e in questo senso l’attuale quadro normativo non aiuta. In particolare l’utilizzo dei piani di prelievo a scalare è incompatibile con gli obiettivi della filiera stessa. E anche la valorizzazzione del prodotto, che deve uscire dal circuito domestico e dalle poche ricette tradizionali, per entrare in quello della ristorazione di alta e altissima qualità, che crea valore, attenzione mediatica e soprattutto innovazione gastronomica necessaria per portare questa fantastica materia prima nella gastronomia del terzo millennio. (CCT)

 


8 commenti finora...

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

astore hai sbagliato blog fatti a fare un giro che coglioni ne abbiamo già abbastanza qua dentro ma diavolo vuoi stiamo parlando di carne e arrivi tu con berlato ma che caz ce ne frega !!

da fede 13/12/2016 19.20

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

Baghy qui l'unico leccapiedi che cerca di arrampicarsi sugli specchi sembri essere ti....Dunque la corte costituzionale ,dopo la prima sentenza del 2017 (quella sulla legge elettorale) attesa per il 24 gennaio potrà esprimersi in merito al suo calendario tra cui la legge veneta sulla caccia tanto voluta da berlato e tacciata di incostituzionalità.Ora sarebbe anche interessante tra le tante questioni trattate,dopo la risposta in Europa di Vella sulle piccole quantità e sulle cacce in deroga cosa hai da aggiungere visto che fino all'altro giorno sposavi le tesi di berlato che ci raccontava che solo lui aveva capito come poter farvi avere le deroghe a fringuelli e peppole tanto per rabbonire quelli che aveva imbambolato per avere un voto per accomodarsi in regione.su dai facci sognare,non vedo l'ora di leggere quali fregnacce tenterai di regalarci.........

da Astore 13/12/2016 19.15

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

Occasione di riscatto...ma qualcuno mi spiega da cosa cazzo ci dobbiamo riscattare? Poi questi corsi "di formazione" immagino siano a pagamento, vorrei proprio sapere chi saranno i "formatori"...qua la verità è una, che la caccia come TUTTI noi l'abbiamo conosciuta e che ci ha fatto innamorare ce la dobbiamo scordare, ora vogliono solo "professionisti formati" pure per fare una cacata nel bosco. Be a me questa caccia mi fa schifo.

da wp 13/12/2016 18.44

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

a caccia mi può insegnare MOLTO POCO sulla pulitura TUTTO ma io sono un CACCIATORE non un macellaio e dopo l'eviscerazione senza acqua e il deposito in cella personale PULITA E STERILIZZATA ( COSA DI CUI NESSUNO MAI PARLA ..) lo porto al macellaio che farà il lavoro ! Se hai notato ho aggiunto CARNE ABBATTUTA tu sai cosa vuol dire ? ne consoci il procedimento? sai perché si deve fare? Riguardo le scuole mitteleuropee che io ho frequentato prima del Pieracci non sono per me UN SIGGILLO di qualità , anzi, sono corsi da far spendere soldi agli appassionati come me e forse te ma insegnano MOLTO POCO .

da Fede 13/12/2016 15.52

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

Fede, se ho capito bene, il Pieracci è un di quelli che codeste cose che te non vuoi fare lui le ha imparate. sono a monte della sua preparazione di cacciatore formato. per questo raccomanda che si vada oltre. E' ovvio, lo sanno tutti oggi, che la frollatura per una carne selvatica è indipensabile se si vuole gustare a pieno questo alimento unico e prezioso. tanto che, anche te, che non lo vuoi fare, lo fai fare a chi lo sa fare. sappi però che soprattutto per gli ungulati, il primo passo per ottenere carne ottima lo si deve fare immediatamente, appena dopo l'abbattimento. per inciso, credo che Pieracci in fatto di caccia possa insegnare a te e ad altri più esperti di te.

da monolitica 13/12/2016 15.40

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

pulire correttamente in animale non è un lavoro semplice. Personalmente lo faccio fare a chi lo sa fare e non mi interessa di imparare perché faccio un altro mestiere e non il cacciatore professionista. Mi limito a sistemarlo nel frigo per poi portarlo al macellaio qualche giorno dopo. A me non piace sezionare la carne come non mi piace scuoiare gli animali e credo che faccio più figura io quando regalo un pezzo di carne ben preparata , abbattuta e congelata da un professionista. naturalmente a pagamento. Poi mi sono sbellicato dalle risate quando ho letto: i cacciatori, dovranno imparare a prelevare correttamente, con calma, tempo ed eccezionale accuratezza! Ma questi che scrivono vanno a caccia o leggono le riviste? per prelevare correttamente si devono usare degli strumenti IDONEI e il corso andrebbe fatto sul tiro , sulle strumentazioni ottiche, e le tecniche di caccia e smetterla di scrivere queste castronerie che non DICONO NULLA! SONO IL NULLA.

da Fede 13/12/2016 15.25

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

Chiunque lo faccia, sarà benemerito. Valorizzare la carne di selvaggina è uno degli strumenti più efficaci per riqualificare l'immagine dei cacciatori.

da Ortiz M. 13/12/2016 11.55

Re:Filiera selvaggina? Un'occasione di riscatto per i cacciatori

Molti cacciatori devono solo imparare a trattare,la spoglia dopo l'abbattimento,non aspettare che altri lo facciano al loro posto.

da Il Nibbio 13/12/2016 11.34