In Friuli riaprono le catture dei richiami vivi, e le polemiche


martedì 4 ottobre 2016
    

Fioccano le proteste in questi giorni da parte degli animalisti e del Movimento 5 Stelle per la riapertura delle catture degli uccelli da richiamo in Friuli Venezia Giulia. Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale, dopo 14 anni di stop, rimette in attività gli impianti di cattura a Porcia e a Tricesimo a partire da lunedì 3 ottobre 2016, per la cattura di merli, cesene e tordi attraverso l'utilizzo di reti, in modo da potenziare gli allevamenti destinati alla riproduzione di richiami vivi.

E' infatti proprio la forte domanda di richiami ad aver portato al provvedimento, che recita: "atteso che allo stato attuale gli allevamenti presenti in regione, con riferimento alle specie merlo, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello e utilizzate come richiamo vivo, non risultano in grado di soddisfare la richiesta proveniente dai soggetti esercitanti l'attività venatoria con conseguente possibile ricorso, da parte di questi ultimi, ad individui di cattura".
 
Le proteste. La capogruppo M5S in consiglio regionale dichiara battaglia all'esecutivo Ilaria Dal Zovo, giudicando le catture una "pratica brutale" e illegittima. Dello stesso avviso la Lipu, che ha annunciato la segnalazione della presunta violazione all'Europa.  “La denuncia alla Commissione europea partirà nelle prossime ore – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia - così come la richiesta al Governo italiano di intervenire immediatamente al fine di annullare l’atto friulano che, per catturare piccoli uccelli, riapre i roccoli, da tempo opportunamente chiusi. Non dimentichiamo infatti che, anche grazie al nostro contributo e alle centinaia di migliaia di firme raccolte, lo Stato italiano è riuscito ad evitare la condanna da parte della Corte di giustizia europea, prevedendo il sostanziale divieto di cattura di richiami vivi".


5 commenti finora...

Re:In Friuli riaprono le catture dei richiami vivi, e le polemiche

Il provvedimento può essere ritenuto anche in deroga Abacus,quello che mi fa sorridere è' la motivazione,che in regione non vi siano sufficienti allevatori per soddisfare la domanda,e così non vi sono sistemi alternativi alla deroga.Ricordo che il 19/bis e' legge nazionale,e che la caccia con i richiami vivi e' un atto volontario del singolo.La licenza di caccia ha valenza e carattere nazionale,quindi chi vuole cacciare con i richiami vivi potrebbe farlo in tutte le regioni italiane,è parimenti si potrebbe approvvigionare di richiami dagli allevatori presenti sul territorio nazionale che soddisfano pienamente e potenzialmente il sistema alternativo per scongiurare la deroga stessa come legge prevede.Nella sostanza i richiami provenienti da allevamento ci sono e sono disponibili,e chi vuole usufruirne,se li può ricercare ,e pagare di tasca propria.Credo che un semplice ricorso al TAR ,o alla consulta di stato seguito da una ordinanza cautelare ,bloccherebbe immediatamente le catture ,e se la faccenda finisce in UE L'Italia potrebbe essere sanzionata immediatamente per mancata vigilanza sui suoi organi periferici,in seguito alle sentenze su abusi del sistema derogatorio già inflitti a Lombardia,Liguria,Veneto ed Emilia romagna.

da Jure 05/10/2016 9.56

Re:In Friuli riaprono le catture dei richiami vivi, e le polemiche

Ma l’avete letto il provvedimento del Friuli Venezia Giulia al quale l’Ispra ha dato parere favorevole? Due soli impianti concessi, otto operatori abilitati, in totale 346 uccelli catturabili (107 sasselli, 100 bottacci, 72 merli e 67 cesene) che saranno destinati agli allevamenti come riproduttori e non verranno distribuiti direttamente ai cacciatori. Il provvedimento è una tantum, limitato alla stagione 2016 (quindi effettivamente una deroga) e non è affatto detto che si ripeterà nei prossimi anni. Motivazioni, quantitativi e modalità in sintonia con quanto previsto dalla direttiva. Non credo soddisfi le aspettative dei capannisti bresciani, bergamaschi e vicentini.

da Abacus 04/10/2016 18.57

Re:In Friuli riaprono le catture dei richiami vivi, e le polemiche

In Lombardia le palle non le hanno.. per dire di no alle delibera sulle deroghe hanno usato la scusa del funzionario che non vuole pur di non metterci la faccia a livello politico e adesso credi che apriranno i roccoli?? non ci credo nemmeno se lo vedo e le associazioni venatorie che vanno con il cappello in mano da questa gente dovrebbero cambiare decisamente rotta e considerarli per quello che sono...

da leonida 04/10/2016 12.36

Re:In Friuli riaprono le catture dei richiami vivi, e le polemiche

addesso tocca alla Lombardia, se hanno le palle adesso lo devono dimostrare, altrimenti sono ciacoli....

da ceco 04/10/2016 10.51

Re:In Friuli riaprono le catture dei richiami vivi, e le polemiche

Basta balle sulla condanna su atti relativi all'attività venatoria. Le condanne e le multe salate arrivano ogni giorni per i rifiuti,discsariche e cave, l'inquinamento ed altre gravi situazioni che si tenta di nascondere

da zorro 04/10/2016 10.11