Cinghiali Lecco, spunta di nuovo l'ipotesi di aprire la caccia


giovedì 22 settembre 2016
    

Dopo l'approvazione della mozione del 28 luglio che impegnava la Regione ad avviare il contenimento dei cinghiali sul territorio di Lecco, e provincia, la Commissione Agricoltura della Regione ha tenuto un'audizione sul tema. Sono intervenuti i sindaci di Premana Fazzini e Pagnona Coppo e per la Valvarrone il primo cittadino di Introzzo, Buzzella, che hanno sottolineato la gravità della situazione, così come hanno fatto le associazioni degli agricoltori che hanno segnalato i danni alle coltivazioni, chiedendo indennizzi e misure più efficaci contro la “invasione” dei cinghiali.

“Il problema dei danni da fauna selvatica e dei cinghiali in particolare sono gravi e meritano tutta l’attenzione da parte della Regione. Non solo gabbie e abbattimenti selettivi ma anche aumento degli indennizzi, raccolta analitica di dati su presenze e abbattimenti e investimenti per recinzioni in aree sensibili dedicate all’agricoltura e al turismo”. Così Carlo Signorelli, presidente della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera. “Se sono state effettuate oltre 100 catture con dieci gabbie nell’anno 2016 in Provincia di Lecco significa che il sistema funziona; a questo bisogna aggiungere caccia notturna e utilizzo dei selecontrollori, ossia cacciatori abilitati, per un maggior numero di interventi e abbattimenti”.

Si pensa anche all'apertura della caccia, come chiedeva la mozione del consiglio regionale di due mesi fa. Ma la strada su questo fronte sembra essere ancora lunga e tortuosa, nonostante l'impegno politico. 


1 commenti finora...

Re:Cinghiali Lecco, spunta di nuovo l'ipotesi di aprire la caccia

La vedo dura x la caccia proprio in casa della brambilla.

da Cinghiali leccese 24/09/2016 11.02