Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile


venerdì 12 agosto 2016
    

Una nuova analisi di IUCN sulle minacce delle specie in via di estinzione, 8 mila circa quelle prese in esame, individua tra le maggiori criticità l'agricoltura e il sovrasfruttamento dovuto alla “caccia” e alla pesca. Se ci si addentra nei dati dello studio, condotto oltre che da IUCN dall'Università australiana del Queensland e la Wildlife Conservation Society (Wcs), diviene subito chiaro che, quando si parla di caccia, ci si riferisce ad ogni azione di prelievo, bracconaggio compreso. 
 
Occorre quindi sottolineare, a fronte di titoloni fuorvianti (ad esempio quello scelto dall'Ansa: Agricoltura, pesca e caccia minacciano 3/4 specie a rischio) che già girano in rete, che prima di tutto ci si riferisce alle conseguenze di una caccia non sostenibile e per lo più non regolamentata e che comunque tutto ciò non riguarda la situazione italiana, visto che le specie a rischio estinzione citate nel rapporto vivono in altri continenti, e dato che in Italia abbiamo una delle legislazioni più conservative e restrittive in termini di tempi e specie concesse.

Se infatti si va a controllare nel dettaglio dello studio, pubblicato sull'autorevole rivista Nature, si capisce meglio che le specie minacciate sono quelle maggiormente oggetto di bracconaggio soprattutto in Paesi in via di sviluppo, in particolare di Africa e Asia. Si parla in particolare del rinoceronte di Sumatra, del gorilla occidentale e del pangolino cinese, tutti cacciati illegalmente a causa della forte domanda sul mercato nero. Il prelievo non sostenibile, e quindi non normato dalle leggi, sostiene IUCN, sta contribuendo al declino di oltre 4.000 specie che dipendono dalle foreste, come lo scricciolo del Borneo, il toporagno indiano (Crocidura nicobarica), e il Rinopiteco di Stryker. Il rapporto spiega che l'espansione e l'intensificazione delle attività agricole mette a repentaglioo 5.407 specie, ovvero il 62% di quelle elencate come minacciate o quasi minacciate. Il ghepardo africano, la Lutra Sumatrana dell'Asia e cervi di huemul del Sud America sono alcune delle più di 2.300 specie penalizzate da allevamento e acquacoltura. Il ratto canguro Fresno e il cane selvatico africano sono due delle più di 4.600 specie attualmente minacciate dalla trasformazione di aree per la produzione di colture alimentari, foraggere o di olio da utilizzare come carburante.

Anche i cambiamenti climatici assumono un ruolo sempre più evidente nell'impoverimento della biodiversità. L'incremento di fenomeni atmosferici straordinari, come tempeste, inondazioni, temperature estreme o siccità, così come l'innalzamento del livello del mare, interessa il declino del 19% delle specie elencate come minacciate o quasi minacciate. Su tutti questi temi IUCN ha organizzato un congresso mondiale a cui sono stati invitati tutti i rappresentanti governativi. L'obiettivo del World Conservation Congress è quello di tradurre in accordi concreti da parte dei governi gli impegni per la riduzione delle minacce. Gli strumenti ci sono, dice IUCN: lo sviluppo di regimi di raccolta sostenibili, la regolamentazione della caccia e l'istituzione di aree marine protette, il mantenimento delle convenzioni internazionali a tutela della fauna, come quella sul commercio internazionale delle specie minacciate e la gestione dei sistemi agricoli che consentano alle specie di convivere con le coltivazioni, attraverso la  regolamentazione su pesticidi e fertilizzanti; la certificazione della sostenibilità agricola; e la riduzione dei rifiuti alimentari.

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9 commenti finora...

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

3 cacciatori che fanno 50 tordi a testa in 3 giorni in spagna-- sono solo dei co@@@ni che farebbero bene a stare a casa se non addirittura smettere perché la caccia non fa per loro.

da Cacciatori si nasce - con il tempo si migliora 15/08/2016 7.25

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

fortunato cacciatore, ti capisco!

da vecchio cedro 14/08/2016 22.38

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

La matematica può essere un'opinione. Stagione venatoria 2015/16: 3 quaglie, 4 merli, 37 tordi, una beccaccia e...mi ritengo anche fortunato.

da fortunato cacciatore 14/08/2016 8.21

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

3 cacciatori che fanno 50 tordi a testa in 3 giorni in spagna cosa totalizzano alla fine? Neanche 500 tordi....e queste sono stragi? E allora da noi migliaia di cacciatori che possono fare 20 tordi al giorno per 5 giornate continuative dea ottobre a fine novembre? E alcuni giorni sforano alla grande.....E all'estero non ci vanno tutti, IO almeno non posso andarci e molti anche....fateveli due conti qualche volta....in molti vanno una volta l'anno non certo tutto l'anno

da Mauro 14/08/2016 5.17

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

Aver soldi non significa avere licenza di strage, quella è una caccia per chi non sa cosa vuol dire alzarsi all'alba e andare, forse, a scovare la tanto ambita preda- quella per me è una mattanza per... pseudo, pseudo, pseudo sparatori. Ps. il mio passaporto è pieno di visti consolari e gran parte del mondo a partire dall'amazzonia alle foreste canadesi fino ad arrivare in Russia mi è noto.

da da Un vero cacciatore come pochi. 13/08/2016 18.50

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

Se all'estero hanno habitat idonei non vuol dire che quando vanno a caccia devono essere agevolati avendo libertà di giorni e di capi a iosa rispetto agli altri, degli altri paesi come l'Italia, dove la caccia è programmata in tutto, (tranne con gli habitat). Facciamo parte della CE e allora che si guardi l'eguaglianza in tutto e per tutti.

da jamesin 13/08/2016 13.10

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

Allora pensaci con la tua tiritera vuoi dire (far credere)che è giusto così,noi facciamo da incubatrice da polmone li difendiamo e fuori li ammazzano.

da Il paese dei balocchi 13/08/2016 12.32

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

CARO MATTANZE, RICORDATI CHE VA SEMPRE TUTTO CONTESTUALIZZATO. SE FANNO MATTANZE, VUOL DIRE CHE CE NE SONO IN ABBONDANZA. OGGI, IN EUROPA E IN NORD ALFRICA I MIGRATORI CI SONO PERCHè L'AMBIENTE LO CONSENTE. OLIVETI ALL'INFINITO PER I TORDI, AREE PALUSTRI PER GLI ACQUATICI, BOSCHIE E BESTIAME BRADO PER LE BECCACCE. SE POI VAI A FARE I CONTI, TI RENDERAI CONTO CHE IL RAPPORTO QUANTITà CAPI ABBATTUTI SUPERFICIE DEI TERRITORI è MOLTO PIù BASSO DI ANALOGHI RAPPORTI IN AMBITI NOSTRANI (ESEMPIO: FRANCIA E ITALIA PER LE BECCACCE), SPAGNA PER I TORDI ECCETERA. COSA VOGLIO DIRE: IL PROBLEMA NON è CACCIARE (E CHI HA SOLDI DA SPENDERE OVVIAMENTE PUò FARE COSE CHE CHI NON NE HA NON PUò, è SEMPRE STATO COSì) MA TUTELARE GLI AMBIENTI. PENSSACI

da PENSACI 13/08/2016 8.43

Re:Allarme IUCN: specie minacciate da agricoltura e prelievo non sostenibile

Questo dovrebbe far pensare tutti coloro che vanno a fare stragi o mattanze che dir si voglia di oche, tortore, tordi e quant'altro all'estero!!??

da Un vero cacciatore come pochi. 12/08/2016 18.57