Dante Alighieri divino cacciatore


mercoledì 28 gennaio 2009
    
Dante cacciatore?A questa conclusione è giunto lo studioso romagnolo Giorgio Zauli, insegnante di lingua italiana e appassionato cacciatore, grazie ad un'accurata indagine condotta sulle pagine della Divina commedia, censendo le descrizioni di falconi, segugi, veltri e di tutte le altre specie selvatiche che vengono nominate all'interno della più celebre opera letteraria italiana. Zauli ha trasferito questo enorme e importante lavoro nel libro Divina Commedia. Dante falconiere ed etologo (pagine 144, euro 15), pubblicato ora dalle edizioni Sarnus di Firenze. Un testo pieno di riferimenti e note che suggeriscono una nuova interpretazione della Divina Commedia rapportata alle conoscenze faunistiche particolarmente realistiche del sommo poeta che ne fanno trasparire la quasi sicura pratica venatoria grazie a precisi riferimenti all'interno del testo alla sfera della caccia, soprattutto quando tratta di falconeria.

1 commenti finora...

Re:Dante Alighieri divino cacciatore

se e' davvero come sopra indicato, Dante cacciatore puo' essere definito cosi' non per la cacciagione, ma per altro : tutta la divina commedia e le sue opere sono ALLUSIVE.

da dantedd 29/01/2009 20.31