Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT


mercoledì 3 febbraio 2016
    

La legge obbiettivo per il superamento dell’emergenza ungulati, presa di mira dal mondo ambientalista per ragioni decisamente più ideologiche che di merito, non convince la Confederazione Cacciatori Toscani, che aveva presentato all’Assessore ed alla Commissione competente osservazioni e proposte puntuali fin dai mesi passati, riproponendole ai Gruppi Consiliari anche alla vigilia del dibattito in aula.

Stupisce il disinteresse di certo ambientalismo per la tutela della biodiversità, messa nei fatti a rischio dal prepotente e preponderante esplodere della presenza ungulata sul territorio, ed è evidente la necessità di una gestione, su tutto il territorio della regione, che tuteli le colture agricole, restituisca chance a specie a rischio scomparsa, difenda l’incolumità dei cittadini.
La CCT ricorda peraltro che al proposito una buona legge, purtroppo inapplicata, esisteva già dal 2010 e che va attribuita alla rinuncia delle Province a farne uso e della Regione ad esercitare il potere sostitutivo la responsabilità di averne vanificato l’efficacia.

Di fronte alla scelta della Regione di procedere comunque con un provvedimento “speciale”, la CCT ha avanzato proposte volte a che la legge prevedesse per la gestione più efficace degli ungulati l’applicazione di tutte le modalità consentite anche dalle norme nazionali, la braccata fra esse, affidando agli Ambiti Territoriali di Caccia le competenze per deciderne l’utilizzo in relazione alle specifiche realtà territoriali.
Quasi nessuna delle proposte è stata accolta, e vi sono invece nella legge obbiettivo rigidità, insufficienze e contraddizioni che ne mettono a serio rischio l’efficacia; la marginalizzazione delle squadre di caccia al cinghiale nella gestione delle aree non vocate è uno degli esempi più eclatanti.

L’esclusione pregiudiziale, anche in periodo di caccia, di tecniche come la braccata, riconosciute come le uniche efficaci in determinate situazioni appare in contrasto con gli obiettivi stessi della legge. Agli ATC si chiedono risultati ma non si forniscono competenze e mezzi per realizzarli.
Pur con l’auspicio, che il senso di responsabilità impone di formulare, che nella pratica applicazione si riescano a trovare modalità per restituire ruolo e strumenti ai cacciatori ed agli ATC, la legge obbiettivo approvata costituisce, per la CCT,  un brusco passo indietro.


6 commenti finora...

Re:Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT

come al solito stiamo con i piedi su due staffe ma i cacciatori se ne accorgeranno ?

da poiana 03/02/2016 23.17

Re:Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT

Bisogna prendere la realtà com'è, d'altronde le leggi le fanno le istituzioni. Per l'appunto se voi non siete in grado di contrastare le istituzioni a che c@@@ servite?

da Paolo 03/02/2016 21.46

Re:Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT

Bisogna prendere la realtà com'è, d'altronde le leggi le fanno le istituzioni. Ritengo che quanto fatto fino ad oggi dalla CCT di più non poteva anche se le aspettative erano diverse. Ora ci saranno i regolamenti di attuazione, vedremo. Rimango sempre possibilista purtroppo la realtà è di fronte a tutti e in un modo o nell'altro serve una urgente risoluzione. Credo che senza disfattismo ne estremismi isterici con la buona volontà e scevri da interessi e personalismi si possa raggiungere un equilibrio fra le esigenze delle parti in campo. Già il fatto che si dica che la densità deve essere pari ...a, istituti a divieto compresi è un buon passo avanti. D'altronde la legge 3/94 dettava già le modalità addirittura con il potere di surroga alle province. Non è stato fatto meglio era se la regione lo avesse applicato forse adesso non saremmo in questo cul de sac.

da falco 03/02/2016 18.15

Re:Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT

In sintesi anche questa volta agli abbrancati salvatori della caccia la politica li ha lasciti fuori dalla porta. E voi con le vostre sigle vorreste gestire la caccia nazionale? Ma fateci il piacere.

da Paolo 03/02/2016 17.30

Re:Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT

degli agricoltori,che vorrebbero dalla caccia e dai cacciatori,che fossero il loro bancomat personale,credo che continueremo a battercene i c....ni.I soldi per il ristorno danni viene già prelevato alla fonte dalla tassa nazionale sul PDA e dai vari balzelli regionali.Se gli agricoltori hanno da fare rimostranze se la sbrighino con chi ha distratto per altro quei fondi.La braccata su cervidi e bovidi,non è un metodo di gestione,e quindi cinghiali e squadre continueranno ad occuparsi delle loro aree vocate.Per il resto c'è la caccia selettiva,unico sistema di prelievo ritenuto sostenibile su cervidi e bovidi,quindi cingnalai,cagnari,con velleità di salvatori della patria,sips e CCT se ne faranno una ragione.

da robin 03/02/2016 16.35

Re:Toscana. “La legge obiettivo non convince”, dice la CCT

Pazienza. Se le norme non produrranno gli effetti voluti, lo vadano a spiegare agli agricoltori.

da Pompeo Trombetta 03/02/2016 15.57