Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera


venerdì 6 novembre 2015
    

Comunicato aavv collegato ambientaleRiceviamo e pubblichiamo:


È stato approvato da parte dell’Assemblea il Ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei Deputati, ma alla quale deve tornare per le modifiche apportate.

Il Ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 79 articoli, ripartiti in undici capi. All’articolo 6 (disposizioni per il contenimento della diffusione del cinghiale nelle aree protette), precedentemente accantonato, sono stati approvati l’emendamento 6.500 (testo 2) del relatore, senatore Stefano Vaccari, e il subemendamento 6.550 (testo 2)/2 del sen. Massimo Caleo.
In sintesi, mentre per gli storni si intendono creare migliori condizioni per la tutela delle colture agricole, il testo approvato per il cinghiale ne vieta l’allevamento e l’immissione a fini venatori e di ripopolamento e il foraggiamento.

Eccezione al divieto di immissione di esemplari di cinghiale è previsto per le Aziende Faunistico Venatorie e per le Aziende AgriTuristico Venatorie adeguatamente recintate.
L’emendamento presentato originariamente dal relatore prevedeva però anche la possibilità di immissioni per le Zone addestramento cani, eliminato nella stesura finale.
Francamente restiamo perplessi da una simile decisione, dal momento che anche le Zac per i cani da cinghiale sono, e non potrebbe essere altrimenti, adeguatamente recintate e sicuramente mantenute in perfetta efficienza da chi le gestisce, spesso piccoli imprenditori agricoli regolarmente autorizzati di cui si va a colpire una forma di introito economico percentualmente minoritario, ma sempre importante soprattutto parlando di attività che si svolgono in zone rurali marginali e quindi in gran parte poco redditizie, oltre a mortificare ancora una volta e senza nessuna reale necessità l’associazionismo venatorio.

Non si capisce in effetti in cosa queste Zac siano più rischiose ai fini di una eventuale fuga di cinghiali con irraggiamento sul territorio – selvatici che per altro in questo caso sono sempre in numero estremamente limitato, trattandosi di pochi capi – da un analogo recinto di una Azienda AgriTuristico Venatoria, sicuramente per sua stessa natura ben più densamente popolato.
Se la motivazione, come pare, nasce da una manifestata esigenza di tutela nei confronti dei cani, forse immaginati gettati in mezzo a torme di cinghiali inferociti per selezionare i più capaci, oltre a non avere ben presente il funzionamento di queste zone, l’obbiettivo raggiunto è sicuramente tutto il contrario, dal momento che i cani da cinghiale utilizzati dai cacciatori, non vengono addestrati ad attaccare il suide, ma proprio a tenersene a debita distanza una volta scovato, in modo da non subire danni se questi invece della fuga sceglie di reagire.

Anche grazie a questi recinti, privati o da loro gestiti, le Associazioni Venatorie, si preoccupano e danno modo di preparare i cani successivamente impiegati a caccia proprio per ridurre il più possibile i rischi per i loro fedeli amici.
Un addestramento che non può certo avvenire in zona e periodo di caccia, magari trovandosi davanti non soggetti di mole e indole più controllata, come quelli impiegati nei recinti appunto, ma selvatici ben più aggressivi che, di fronte a cani giovani o impreparati provocherebbero danni evitabili invece con una buona preparazione.
Auspichiamo che la palese e immotivata differenza di trattamento con strutture analoghe, considerate anche le espresse considerazioni economiche a favore dell’impresa agricola in zone spesso svantaggiate e l’aspetto di un addestramento che ha come principale scopo quello della tutela degli ausiliari impiegati in questa forma di attività venatoria e di controllo di una specie di cui subiscono i danni gli agricoltori e i cittadini italiani, spingano il legislatore a porre rimedio a questa ingiustificata decisione.
 
Federcaccia - Enalcaccia
ANUUMigratoristi - Arci Caccia - Eps


7 commenti finora...

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

green economy ? Dove , nella Terra dei Fuochi e dintorni ? Ah già il problema sono gli storni......

da TUTTI A CASA. 09/11/2015 11.46

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

Fine delle ZAC. Questa è la novità renziana e gallettiana.

da amen 06/11/2015 21.24

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

Continuano a prenderci in giro. Le associazioni cji hanno abbandonato. La caccia finisce da sola.

da Giovanni 06/11/2015 19.33

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

inizio della fine della caccia x tutti. BRAVI !!!!!!!!!!!!!!!!!! ritengo che meglio sarebbe andaste a casa.........cari presidenti nazionali. ci volete dire cosa avete fatto e come vi siete mossi per arginare il problema?

da falco 06/11/2015 18.11

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

storni. la solita cavolata. ci sarebbe da sperare che venisse la miseria nera i9n tutto il continenti e poi vediamo come mangiano queste anime belle, che da soli ormai non sono più capaci neanche di pulirsi il....

da cambronne 06/11/2015 14.34

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

sono curioso: "per gli storni si intendono creare migliori condizioni per la tutela delle colture agricole"........che vuol dire?? illuminatemi

da bios 06/11/2015 14.28

Re:Il Senato affronta parzialmente la questione cinghiali e storni. Ora il testo passa alla Camera

Sguinzagliare i cinghiali in un recinto per addestrare i cani a sapersi mantenere a distanza per non essere attaccati, mi sembra giusto ! Ma si potrebbe dire : non è la stessa cosa, farci portare i cani a caccia chiusa per esempio a tutto Febbraio e Marzo a beccacce beccaccini etc.. per insegnargli a difendersi dal cane e dai cacciatori ? Allora per me la legge è stata fatta bene, potete anche approvarla ! Si sa, che con la caccia privatizzata si può fare tutto ! Forse è meglio privatizzare tutta la caccia Italiana, come in altre nazioni CE. Cordiualità

da jamesin 06/11/2015 13.09