Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia


venerdì 10 aprile 2015
    

Il nuovo regolamento della caccia al cinghiale adottato in Umbria per Emanuele Bennati, presidente dell’Arci Caccia dell’Umbria che subito precisa, contiene diverse criticità. “Dopo due anni di lavoro ci aspettavamo di più e le scelte fatte non rispondono sufficientemente  alle esigenze del mondo venatorio e di quello agricolo”.

“Avevamo chiesto di adottare due diversi provvedimenti uno per regolamentare l’esercizio venatorio e l’altro per affrontare, attraverso la collaborazione dei cacciatori, la problematica dei danni da fauna selvatica che non interessano solamente il cinghiale, ma anche altre specie ritenute dannose”. “Tali proposte - puntualizza il presidente Bennati - partivano dalla considerazione imprescindibile che vi è differenza tra la caccia, che è arte, passione ed emozioni, ed il controllo faunistico che allo stato attuale è divenuta una esigenza sociale vuoi per i danni subiti dall’agricoltura e vuoi per alcuni fenomeni, quali le città invase dai piccioni, l’eccessiva presenza delle nutrie lungo gli argini e gli incidenti stradali, che richiedono l’intervento di riequilibrio prodotto dall’uomo”.

Per Bennati infatti le nuove disposizioni non rispondono in modo adeguato a quanto ci si sarebbe aspettato: “dall’assegnazione dei settori che avverrà a partire dalla stagione 2016/2017, tramite punteggi basati sulla discriminante dell’efficienza del prelievo e degli interventi di prevenzione eseguiti, alla previsione della caccia in forma individuale che intacca l’aspetto culturale della socialità dell’attività venatoria escludendo di fatto la possibilità di cacciare in compagnia di un amico. Inoltre, tali norme, rischiano di inasprire i rapporti tra singoli cacciatori e le squadre, per via del fatto che l’esercizio venatorio può essere effettuato anche all’interno dei settori non occupati dall’attività dalle stesse squadre”.
 
“Anche la caccia all’aspetto che come disposto verrà regolamentato con altro atto, dovrà essere comunque considerata quale forma di caccia da esercitare al di fuori dei settori assegnati alle squadre e durante il periodo consentito della caccia. Avevamo chiesto la possibilità di inserire la forma di caccia in girata con l’ausilio di un cane limiere, da esercitare nelle zone non assegnate alle squadre, tale condizione avrebbe consentito a tutti di esercitare la caccia al cinghiale, nelle forme a loro più gradite, senza interferenze”.

“Ci auguriamo – conclude il presidente Bennati – che a partire dalla prossima legislatura ci siano le condizioni per migliorare il provvedimento e, con spirito di collaborazione, avanzeremo le nostre proposte”


8 commenti finora...

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

al cacciatore di 50 licenze, dopo 50 anni di caccia ancora non conosci l'etica venatoria, ormai non impari più, ti comporti come egoista, ti interessa solo 1 chilo di carne, e non hai rispetto per il prossimo, o delle altre forma di caccia

da Piter 11/04/2015 18.38

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

Il problema non sono i cinghialai, ma noi italiani che additiamo come problema quello affianco a noi e voglia.o che la colpa sia sempre di altri, .a la verità è che siamo disuniti e litigiosi praticamente dei fessi che si tagliano le palle per fare dispetto alla moglie. Per quello che riguarda i politici abbiamo un partito che ci appoggia veramente gli altri.....beh lasciamo stare.

da dardo 11/04/2015 16.44

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

La prima cosa da togliere/eliminare sono i cinghiali nelle aziende faunistiche venatorie. Ovvero bisogna VIETARE l' allevamento nei recinti. Dopodiche' si passa alla pulizia, parchi compresi. Bastano al piu' un paio di anni, per 365 giorni all' anno, e vedrete come si ripristina l' equilibrio senza bisogno di regole strampalate per andare a caccia e che creano problemi agli altri (non solo agli altri cacciatori). Ma non sara' mai fatto ed il perche' e' ovvio....tutte chiacchiere e manovre inutili!!

da Flagg 11/04/2015 16.34

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

E' vero il problema sono i cinghialai. Anche perché i politici pensano che le squadre controllino i voti politici mentre non controllano un casso essendo composte da ottantenni rintronati senza badante.

da Nocignalai 11/04/2015 13.52

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

Qui qualcuno sta delirando... Per limitare i danni di questa specie l'unico modo che esiste e abbassarne il numero oramai fuori controllo. Con questo nuovo regolamento i risultati che si otterranno saranno praticamente prossimi allo "0"; i pUnti principali su cui si doveva intervenire sono: 1) La cosa principale da fare era togliere i settori assegnati alle varie squadre, cosa che ha permesso la costituzione di "riserve private" dove l'interesse è tutto fuorché limitare il numero degli animali presenti!!! 2) Aprire alla caccia di selezione come avviene per gli ungulati in tutto il modo con tempi e modi rigidamente disciplinati dalla legge!!! 3) Togliere a vita la licenza a chi lascia scrofe gravide e mantiene le governe per le varie squadre, e relativa multa per i trasgressori...( è inutile girarci intorno tutti sanno). Se il regolamento era cosi composto in un anno ecco che il problema dei danni sarebbe stato risolto, ma sia mai ce si scontenti la lobby dei cinghialari, che si fanno pre-apertura, aperture generale, e poi la caccia a loro riservata e poi hanno anche la faccia di lamentarsi!!!

da Cacciatore con 8 secoli di license 11/04/2015 11.14

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

La caccia di selezione dovrebbe essere vietata ed anche quella all'aspetto. La caccia agli ungulati può essere concepita solamente sotto forma di battuta, perché è l'unica attività che giustifica la caccia e l'abbittimento di un "animale". Non esisterebbe alcuna necessità di contenere l'esplosione demografica del cinghiale. Oggi che sono stati reintrodotti i lupi già si è creata una situazione di criticità per la pressione che esercitano sui piccoli cinghiali. Ci sarebbe poi da spiegare perché i danni all'agricoltura dei cinghiali devono essere limitati, mentre quelli dei lupi no. Comunque qualcuno avrà pur dato il voto a coloro che promulgano queste leggi. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

da cacciatore con 50 anni di licenze 11/04/2015 9.35

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

157/92 l'inizio di un ecatombe.....

da dardo 11/04/2015 1.39

Re:Regolamento cinghiale Umbria, critiche da Arci Caccia

Scusate vado a vomitare

da Umbro 10/04/2015 22.33