“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”


mercoledì 1 aprile 2015
    

"Anche nel 2015 il progetto proseguirà con difficoltà economiche legate ad una riduzione del finanziamento. Però ci rendiamo conto di non poter abbandonare il campo e facciamo quindi appello a tutte le pubbliche amministrazioni di farsi carico con noi del problema e di essere operativamente al nostro fianco”. Così Sergio Sorrentino, vice presidente nazionale dell’Arci Caccia e presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia di Napoli,  che da due anni ormai si occupa del progetto “Sos Gabbiani”, che gestisce l’emergenza dettata dalla presenza sempre più numerosa dei gabbiani nelle città e nell’entroterra.

“Nelle nostre città – scrive Sergio Sorrentino nella presentazione della pubblicazione che tratta del progetto – si sono aperte nuovi e sterminati spazi di ospitalità dove i gabbiani, da aprile fino a luglio, si possono insediare, nidificare e offrire tanta prole alla comunità. E’ la natura che fa il suo corso. Resta il fatto però i gabbiani, che sono pur sempre predatori e di una certa dimensione difendono il nido con aggressività e così donne e uomini, non per loro colpa si trovano, sempre più spesso, sul balcone di casa a coabitare con un inquilino irascibile e a volte pure pericoloso. Per questo l’Atc, in tutte le sue rappresentanze, ha deciso di offrire un servizio di assistenza, il primo in Italia, alle persone coinvolte in problemi di convivenza con i gabbiani”.

E in molti si sono rivolti all’Atc, a Fabio Procaccini, vicepresidente dell’Atc e delegato della Lipu, coordinatore del progetto “Sos Gabbiani”, agli ornitologi Davide Zeccolella e Marco Dinetti e a tanti altri tecnici e collaboratori dell’Atc per chiedere “consigli e soluzioni compatibili con le esigenze etiche e rispettose delle normative a tutela dei gabbiani e dei loro nidi”. Decine e decine di richieste non solo a Napoli e in Campania e non solo da privati cittadini ma anche da Istituzioni pubbliche che hanno consentito di perseguire con successo tutti i risultati prefissati: studiare il fenomeno della nidificazione in città del gabbiano reale e il suo “approccio” con l’uomo; affiancare le persone che si trovano in difficoltà ed aiutarle a gestire il problema “gabbiani”, sperimentare ed individuare il più efficace sistema di dissuasori per evitare le interazioni con le persone e il ripetersi, in futuro, di nidificazioni ritenute indesiderate; approntare un protocollo operativo efficace per la gestione del problema.

Una cosa comunque è certa: il gabbiano reale non è altro che un indicatore ambientale dello squilibrio del modello di vita dell’attuale società e considerando che circa la metà degli alimenti prodotti e commercializzati finisce nella spazzatura il gabbiano può essere considerato un indicatore di risposta dell’adeguatezza o meno dell’efficienza delle politiche di smaltimento dei rifiuti urbani, secondo il modello degli indicatori di sostenibilità. Insomma la crescita esponenziale del gabbiano (ma anche di altre specie) viene innescata da stili di vita basati sul consumismo e sull’usa e getta e pertanto la prima prevenzione sarebbe quella di riportare in equilibrio le cattive abitudini degli uomini correggendo le scelte sbagliate fin qui fatte.


7 commenti finora...

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

"Dissuasori"sterelizzazzione"......paese di merda.

da Il paese dei balocchi. 02/04/2015 20.38

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

Davvero un'iniziativa che va al cuore dei problemi della caccia

da Simba 01/04/2015 22.47

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

.. si parla da decenni di un'attività venatoria programmata, ecosostenibile, basata su piani di gestione, in grado di preservare il giusto equilibrio tra le varie specie e le risorse disponibili ... si legifera in tal senso (v. L. 157/92)... tutto giusto ... ma poi quando la caccia potrebbe esprimiere questi valori, come nel contenimento del gabbiano reale che si fa ? forse lo si rende cacciabile? (la sua protezione assoluta attualmente non ha fondamento), oppure si integra l'attività venatoria (a costo zero per l'Erario) alle altre modalità di gestione? .. macchè! ... tutt'altro! .. troppo logico ... la si mortifica, invece, assieme ai cacciatori e ai valori dei quali sono fatti oggi portatori .... molto meglio operare un efficacissimo "affiancamento ai cittadini in difficoltà" ... mah! ....

da ERMES74 01/04/2015 22.22

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

Il problema che avete fatto giungere alla gravità ve lo volete tenere, altrimenti senza perdere troppo tempo si potrebbe ovviare anche senza fondi disponibili. Piuttosto cerchiamo in Campania di curare il territorio caccia che ci hanno tolto con parchi, oasi di protezione, che hanno sforato oltre il 30% e la possibilità di cacciare decentemente nelle ZPS, SIC pSIC ecc. Cordialit�

da jamesin 01/04/2015 13.07

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

Basta inserirlo nel calendario venatorio ed il problema è risolto. Questo vale anche per lo storno, il piccione e la tortora bianca. Per fare questo non servono scienziati o altro.

da NANNI 01/04/2015 12.35

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

In Germania e in altri paesi comunitari sono cacciabili ma lì non si vive l'isteria degli animalisti e il territorio viene serenamente gestito, così come la fauna.

da Giuseppe da Roma 01/04/2015 10.05

Re:“SOS gabbiani, successo per il progetto dell’Atc di Napoli”

A Roma tolgono i panini dalle mani dei bambini, l'ho visto una volta,attaccano e mangiano vivi i piccioni dopo averli svuotati delle viscere, scacazzano sugli ospedali, scuole, asili, dopo essere stati in discarica a Malagrotta a rifocillarsi di immondizia, nidificano sui monumenti e i tetti della Capitale generando altri gabbiani che non conoscono il mare ed il pesce. Andrebbero sterminati quando sono lontani dal mare.

da giusva 01/04/2015 9.32