In Svizzera bocciato referendum sulla caccia


martedì 10 febbraio 2015
    

Caccia Svizzera Referendum I cittadini del Canton Grigioni non dovranno esprimersi sull'abolizione della caccia speciale. Seguendo le indicazioni del governo cantonale, il Gran consiglio, al termine di una lunga discussione, con 79 voti a 36 ha infatti dichiarato nulla l'iniziativa popolare che chiede di abolire tale caccia, in quanto viola il diritto federale e non va quindi sottoposta al popolo.

La richiesta di referendum, corredata da 10.229 firme, era stata depositata nell'agosto 2014 per chiedere una revisione parziale della legge cantonale sulla caccia, che avrebbe imposto il raggiungimento degli obbiettivi dei piani di abbattimento annuali della selvaggina durante la caccia alta ordinaria, rinunciando a quella cosiddetta speciale, in novembre e dicembre. 

Il Consiglio di Stato, riferisce il Corriere del Ticino,  ha commissionato due perizie sul tema, una giuridica e una di biologia della fauna. Ed è stato concluso che se l'iniziativa sulla caccia speciale venisse accolta gli obiettivi dei piani di regolazione di cervi e caprioli non potrebbero essere raggiunti né dal punto di vista quantitativo (numero di capi abbattuti), né da quello qualitativo (struttura naturale e conforme alla specie per quanto riguarda età e sesso). La popolazione di cervi aumenterebbe considerevolmente. Il parlamento cantonale ha quindi seguito le indicazioni del governo.


8 commenti finora...

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

È come sempre im questo paese di ..........sempre a pecora difronte agli imbecillì!!!!!!! Ps: nei puntini ognuno aggiunta ciò che pensa!!!!

da Alex hunt 11/02/2015 15.04

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

Come faccio a chiedere la CITTADINANZA svizzera ?? Braviiiii

da Mauro Roma 11/02/2015 12.44

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

comunque viste le ultime deliranti dichiarazioni da aavv, e politica italiana, conviene cambiare paese per sentirsi tutelati, oramai l'italia è in mano alla mafia politica, ed interessi propri, tutto il contorno è fumo negli occhi, non si fa più un operazione se è neccessaria, ma si fa solo se ci guadagna quel politico o quel consigliere, per aprire una ditta se tutto va bene ci vogliono 8,9 mesi nel canton ticino una settimana, ci sarà un perchè.....magari là chi ha potere non chiede il pizzo!

da dardo 10/02/2015 16.41

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

Chiedo SERIAMENTE di essere invaso dalla Svizzera. Chissà come mai tutti i capitali finanziari vanno a finire la e sono invece in fuga da noi?

da vecchio cedro 10/02/2015 15.09

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

Brava Svizzera. Viva la CACCIA

da Nanni 10/02/2015 12.26

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

Caro Ezio tanti non sanno neanche cosa è il CNCN. Lo spiego velocemente : è un Comitato nato negli anni 80/90 in relazione ai referendum radicali anticaccia che doveva difendere il settore venatorio nel suo insieme portandoa conoscenza della gente comune cos'era la caccia. Questo Comitato prelevava l'1% sul fatturato dell'industria e comparto armiero, cartucce ed accessori. Pensate quanti milioni di lire allora e di euro oggi, eppure anche questo comitato scende ora a compromessi con Legambiente , paludendo l'accordo delle tre sorelle. Inoltre , ho appena parlato con un addetto di settore, che mi diceva che è stato negli Stati Uniti alla fiera delle armi ed è tornato con un magone enorme : i TURCHI stanno prendendo in mano completamente il mercato della canna liscia per ora con prezzi molto competitivi e prodotti di buona fattura. Manca ai Turchi la manodopera, quella che tira la lima e zigrina, ma a livello di tecnologia sono su una Ferrari mentre gli italinai sono su un carro. Allora ringraziando chi è andato ad insegnare aui turchi e specialmente chi ha passato disegni e metodi è inutile che ci si pianga addosso quando i grandi fannno i propri interessi cercando di distruggere i piccoli. Il CNCN doveva difendere il settore anche da queste cose pubblicizzando il made in Italy ma non solo di qualche azienda. Così come ii settore gioielli di Firenze pare sia stato esportato a produrre in India, così come le pentole e le valvole idrauliche di Lumezzane sono state prodotte in Cina, ora perdiamo anche la competitività sul mercato delle armi da caccia. Ma sicuramente non finirà qui. Spero che tutti quegli addetti che sulle loro fatture si trovano l'1% in più da pagare si faccciano vivi presso il CNCN chiedendo spiegazione di dove finiscono i loro soldi. FORZA ARMIERI SVEGLIA perchè presto la pagnotta è finita.

da deluso da chi doveva difenderci 10/02/2015 11.19

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

Grandi come tutti in Europa d'altronde a difendere le tradizioni. Solo qui in Italia abbiamo dei coglioni che si alleano con Legambiemte e anche comitati e associazioni venatiorie che plaudono..

da zorro 10/02/2015 11.16

Re:In Svizzera bocciato referendum sulla caccia

mi...ia ma dove viviamo, la caccia varcate le Alpi viene rispettata e apprezzata,in Italia non si riesce a cavar un ragno dal buco.

da cecchino 10/02/2015 10.41