A Genova "Battuta sicura" corso di primo intervento per cacciatori


giovedì 15 gennaio 2015
    

Esercitare l’attività venatoria in sicurezza, conoscendo le pratiche di pronto intervento sanitario da attuare tempestivamente in caso di infortunio o di malore. E’ lo scopo del progetto “Battuta Sicura”, avviato a Genova. Vi partecipano oltre cinquanta cacciatori. Ad organizzarlo due Atc genovesi in collaborazione con il Dipartimento del 118 e grazie al finanziamento della Regione. Il corso è sperimentale e potrebbe essere esteso in futuro ad altre realtà.

"Esprimo, sia nel mio ruolo di presidente della Commissione salute e sicurezza sociale sia come cacciatore, la mia soddisfazione per l’avvio di questa iniziativa, - dichiara Valter Ferrando (Pd) - che nasce dalla fattiva collaborazione fra Regione, associazioni venatorie, Atc e  Servizio 118. La Liguria è fra le prime Regioni in Italia ad avere dato vita ad un progetto simile e ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione".

La prima lezione del corso, coordinato da Sergio Caglieris, medico del Dipartimento 118, si è svolta ieri nell’aula didattica dello stesso Dipartimento presso l’Ospedale di S. Martino, ed è stato condotto da istruttori esperti del settore. L’attività didattica è suddivisa i tre sessioni, ognuna riservata a 18 partecipanti, per un totale di 17 ore ciascuna, ed ha lo scopo di formare tra i cacciatori appartenenti alle squadre di caccia al cinghiale i soggetti dotati delle capacità tecniche necessarie per riconoscere tempestivamente una emergenza sanitaria e prestare in tempo utile un primo soccorso efficace soprattutto nelle zone difficilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso.

L’iniziativa, proposta dagli organismi di gestione degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) Ge 1 Ponente e Ge 2 Levante, rappresentati dai presidenti Adriano Zanni e Luigi Tiscornia, è stata realizzata con il concorso del Dipartimento del Servizio 118, diretto da Francesco Bermano, ed è stata cofinanziata dalla Regione Liguria attraverso la legge regionale 29 del 1994, che prevede stanziamenti specifici per  questo settore.
Se questa prima fase di attuazione avrà successo, il progetto potrà essere esteso a tutto il territorio ligure con il coinvolgimento degli altri Atc e Ca (Compresi alpini)  liguri.


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