Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola


martedì 13 maggio 2014
    

La caccia è una risorsa per l'Italia, anche da un punto di vista economico ed enogastronomico. Grazie alle centinaia di migliaia di operatori disseminatati per tutto il territorio e alla loro attività di gestione, che permette di tenere in equilibrio la fauna in eccesso, la selvaggina sta conoscendo una nuova riscoperta gastronomica, che coinvolge i più alti cultori del gusto.
 
Lo Chef Igles Corelli, che è uno dei mostri sacri della cucina italiana, lunedì 12 maggio ha cucinato per una platea di giornalisti, agronomi e rappresentanti delle istituzioni e del mondo venatorio, utilizzando solo carne di selvaggina messa a disposizione dalla Federcaccia Toscana, in collaborazione con la sezione Giacomo Puccini di Pescia (PT).

L'evento è stato organizzato all'Istituto Agrario di Pescia (PT), proprio per suggellare un ritrovato rapporto tra il mondo della caccia e quello dell'istruzione e della ristorazione legato appunto ad un consumo della selvaggina da promuovere sul territorio e nelle gastronomie locali. A supportare lo Chef Corelli, che è da alcuni anni si è trasferito  a Pescia nel suo Atman, c'erano i ragazzi dell'Istituto Alberghiero di Montecatini, che hanno servito con estrema professionalità i commensali. Loro, come gli studenti dell'Istituto Agrario di Pescia – che negli scorsi mesi hanno assistito a lezioni sul campo proposte da tecnici della Federcaccia Toscana - , hanno potuto toccare con mano cosa rappresenta, anche per il loro futuro, questa preziosa risorsa.

Al termine del pranzo, dopo un breve escursus sui piatti serviti da parte dello chef, ha preso la parola la preside dell'Istituto Agrario, Siriana Becattini, che ha ringraziato tutti i convenuti e manifestato il proprio impegno ed interesse per valorizzare al meglio queste nuove opportunità, anche da un punto di vista formativo e lavorativo.

Il Presidente regionale Periccioli ha portato qualche dato: 90 mila cinghiali abbattuti ogni anno, almeno 30 mila caprioli, 5
00 mila ore gratuite di lavoro da parte dei cacciatori, che con impegno e per passione, non solo prelevano gli ungulati in eccesso, ma monitorano e puliscono i boschi, contribuendo fra l'altro in maniera determinante - con ciò che versano in tasse - alla tutela ambientale nel nostro paese. Il risultato è una enorme disponibilità di carne di ottima qualità, sana e pronta (una volta che la filiera della selvaggina sarà finalmente operativa) a fornire il settore del commercio e della ristorazione. Il presidente nazionale Fidc Gian Luca Dall'Olio ha posto l'accento sulla riqualificazione della figura del cacciatore, che deriva dal farsi conoscere anche grazie a questo genere di iniziative, che finiscono per portare la selvaggina - e quindi la caccia - sulle tavole di gran parte degli italiani.
 
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8 commenti finora...

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

Speriamo che la caccia ritorni ad essere quella grande passione che ha rubato il cuore a milioni di CACCIATORI. Per salvaguardare e riqualificare l’immagine del cacciatore speriamo che mai si giunga alla mercificazione della selvaggina praticata da mercenari per profitto e con ogni mazzo che nulla hanno a che fare con i CACCIATORI ARMATI DI SOLA PASSIONE E RISPETTO DEI SELVATICI

da Italia terzomondista 15/05/2014 10.27

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

lu mumba E’ un nik che ti si addice, non potevi fare scelta migliore. Detto questo l’alfabeto ci casca a fagiolo perché se c’è gente che ha distrutto la caccia, la giovialità, che ha fomentato rivalità tra le forme di caccia favorendone alcune a discapito di altre, messo in crisi il comparto caccia, la biodiversità e molto altro ancora, sta li in primo piano a gozzovigliare alla faccia di tanti che debbono fare sacrifici in famiglia per mantenersi la passione della caccia. L’immagine della caccia non si risolve con i banchetti a base di selvaggina ma con l’informazione giusta, veritiera e fatta ad oltranza cose mai successe i Fidc . In una cosa hai ragione ,quelli del terzo mondo sono più saggi , oserei dire anche molti più onesti, di molti della Fidc.

da Italia terzomondista 15/05/2014 10.25

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

i bracconieri prolificano, ma non nella caccia, in tutti i settori economicie sociali, perchè le leggi del nostro paese sono piuttosto elastiche, e poi - quando serve - ci sono gli indulti, i condoni, le amnistie.. le leggi di questo paese, da tempo immemorabile le hanno fatte e ingarbugliate (ne abbiamo almeno dieci volte più che in francia) i nostri parlamentari. E, reggetevi forte, i parlamentari ce li abbiamo mandati noi e comunque abbiamo permesso che là vi si ingrassassero. Siamo masochisti? No. Siamo tutti bracconieri (evasione, IVA, TASSE, FATTURE mancate, stanno là a ricordarcelo). Altro che selvaggina, in Italia il più diffuso atto di bracconaggio è quello alla cosa pubblica. e di bracconieri, chi più ch meno, ne abbiamo una nazione intera.

da quintino s. 14/05/2014 18.13

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

Chissà se prima o poi in Italia sarà riconosciuta e (ben) regolamentata la figura del "cacciatore professionista", che vive del commercio della selvaggina cacciata (secondo le regole ...). Ci sono già queste persone, e mica poche : si chiamano "bracconieri". Sarebbe un bel modo per eliminarli !

da OLD_Hunter 14/05/2014 10.05

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

lascerei perdere l'alfabeto, almeno per un momento. se non siamo capaci nemmeno di ritrovarci intorno a valori comuni, se non si capisce che gli argomenti che uniscono sono superiori a tutto, se non si concorda nemmeno su iniziative che possono portare buona immagine alla caccia, allora si che il nostro cervello va inquadrato nel terzo mondo. ma li, nel terzo mondo, sono più saggi. la fame mette al bando tutti i distinguo

da lu mumba 14/05/2014 9.37

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

Della serie quando ci sono gli scandali politici c'è la B quando venatori c'è la F e quando c'è l'inciucio si passa alla A

da Iatlia terzomondista 13/05/2014 18.35

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

FEDERCACCIA E' ORMAI L'ASSOCIAZIONE DI CHI CACCIA GLI UNGULATI DOPO ESSERE STATA PER DECENNI L'ASSOCIAZIONE DI CHI CACCIAVA LA STANZIALE. Non è mai stata l'associazione di chi caccia la migratoria, non ha mai difeso i migratoristi: ne ha solo incassato la quota associativa per organizzare la difesa di altre cacce....come a Pescia.

da Marione 13/05/2014 17.08

Re:Igles Corelli a Pescia, principe della selvaggina a tavola

UNA CENTO MILLE PROPOSTE DEL GENERE PER SOSTENERE LA CACCIA. A TAVOLA, NON C'è ANIMALISTA CHE CI POSSA BATTERE. HO VISTO CAPITOLARE ANCHE GLI ANTICACCIA PIù FEROCI. CREDO CHE ANCHE LA BRAMBILLA, DI NASCOSTO, A CASA DI AMICI, MAGARI, FACCIA FINTA DI ESSERE UN'ALTRA E NON DICA DI NO A UN PIATTO DI PAPPARDELLE. DATE RETTA A ME. FATE IL POSSIBILE E L'IMPOSSIBILE PER SOSTENERE CHE LA SELVAGGINA VA CONSUMATA A TAVOLA, CON TUTTI, DIFFONDETELA IN TUTTI I RISTORANTI E TUTTE LE TRATTORIE, LE MENSE, GLI OSPIZI, LE CARITAS. POI, QUANDO CAPITA UNO CORAGGIOSO COME CORELLI - CHE CI METTE LA FACCIA - FATELO SAPERE IN GIRO, A TUTTI. MI RACCOMANDO

da Renzo T. 13/05/2014 16.48