Caccia cinghiale Umbria: nuove proposte da Arci Caccia


venerdì 21 marzo 2014
    

Caccia CinghialeDalll’Arci Caccia Umbria arriva la richiesta in Regione di far modificare il regolamento modifica del regolamento di caccia al cinghiale. Dettagliata la proposta della girata: "dalla definizione di un registro dei gruppi presso ciascun Atc alle modalità e ai periodi di iscrizione (15 aprile/30 maggio), dalla definizione del numero minimo e massimo per ciascun gruppo (da tre a sei cacciatori con possibilità di ospitare due cacciatori purché abilitati e nel rispetto del tetto massimo) al contributo economico stabilito dall’Atc, dalla scelta del comprensorio alle distanze di attività tra i diversi gruppi, dall’utilizzo di un solo cane limiere all’ampiezza massima di tre ettari (tabellata) nella quale svolgere la girata e nei giorni previsti dal calendario venatorio, dalle norme di sicurezza (giacche alta visibilità, tabelle e distintivi, utilizzo radio) all’esclusività di iscrizione ad un solo gruppo".

Per la forma individuale, l’Arci Caccia umbra prevede solo la forma  all’aspetto, con canna rigata munita di ottica di puntamento ed esclusivamente nel territorio a caccia programmata non settorializzato e misure particolari per l’utilizzo dell’arco.

Per la caccia in braccata, l'associazione ha chiesto
la possibilità che gli Atc possano avere un margine di flessibilità rispetto al numero minino di partecipanti (venti) poiché, sostiene, "la diminuzione del numero dei cacciatori ed il conseguente calo degli interventi in braccata potrebbe determinare problematiche di carattere gestionale". No anche all’accorpamento di due o più squadre,  "determinerebbe - dice Arci Caccia Umbria - un notevole aumento di terreno assegnato penalizzando di fatto la gestione. L’Arci Caccia ha avanzato pure una rimodulazione dei punteggi da assegnare alle squadre che operano in braccata tali da evidenziare la qualità degli interventi anche ai fini di una valorizzazione nell’assegnazione di gruppi di settori. Infine per l’Arci Caccia dell’Umbria appare eccessivamente limitante la previsione del calendario venatorio che prevede l’esclusività nella giornata venatoria per la caccia al cinghiale con particolare riferimento alla caccia in forma singola che come tutti sanno è da considerarsi “caccia crepuscolare”.


 
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