Piano volpe, Piacenza lo sospende in attesa di precisazioni Ispra


martedì 19 novembre 2013
    
Dopo la sentenza del Tar di Parma su analogo provvedimento di Reggio Emilia, la Provincia di Piacenza ha sospeso il proprio Piano di controllo della volpe. Il provvedimento è da tempo osteggiato dagli animalisti, che negli scorsi giorni hanno consegnato all'assessore Ghirardelli 11 mila firme per fermare il contenimento, giudicato crudele e non necessario. La sospensione però, precisano in Provincia, non ha nulla a che vedere con questa protesta, ma attiene a "questioni formali legate alla completezza del parere dell’Ispra", visto che il piano che ha perso il ricorso al Tar è praticamente identico.

"Il provvedimento - dice una nota della Provincia - , non mette in discussione i contenuti del Piano stesso ma prende atto della sentenza del Tar di Parma che ha sancito la soccombenza dell'Amministrazione provinciale di Reggio Emilia rilevando - nel provvedimento di approvazione del Piano della Provincia di Reggio Emilia - un difetto di motivazione, in quanto il correlato parere dell'Ispra non precisava le verifiche effettuate in ordine all'inefficacia dei metodi ecologici di limitazione della specie, presupposto necessario per l'adozione del Piano stesso".

La sospensione quindi è un effetto provvisorio della  sentenza, tenuto conto del parere reso dall'Ispra. L'obbiettivo è quello di riapprovare il Piano
una volta acquisite dallo stesso Istituto le già richieste precisazioni. 
 


2 commenti finora...

Re:Piano volpe, Piacenza lo sospende in attesa di precisazioni Ispra

Certo se non ci fossero i cacciatori la rogna appesterebbe l'intera umanità!

da Lauro Ceraso 20/11/2013 1.20

Re:Piano volpe, Piacenza lo sospende in attesa di precisazioni Ispra

ma cari colleghi cosa ve ne frega di abbattere la volpe! lasciate che sia la natura a pensarci ....rogna rossa, poi lacerazioni cutanee dalle quali entrano agenti patogeni esterni, i quali infettano la cute ed iniziano a demolire la volpe poco a poco, non abbattendole si irradierà la pandemia a più volpi possibili devastandone il numero nel più breve tempo possibile, a noi non spetta che fotografarle morte e mandare agli enti protezionistici fotografie di volpi senza più pelo, scarnite dalla fame ed asciugate dai germi, in fondo è bene non sparargli ma farle morire di stenti.

da dardo 19/11/2013 13.25