Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno


lunedì 7 ottobre 2013
    
Caccia alla volpe da agosto a febbraio. La Provincia di Treviso ha deciso di avviare un programma per il controllo delle volpi, così come già fatto per nutrie e colombi. Il piano triennale della provincia, già approvato dall'Ispra, prevede l'abbattimento di 350 esemplari l'anno all'interno delle zone di ripopolamento e cattura, dove è maggiore la loro concentrazione.
 
"Le volpi - dichiara l'Assessore provinciale alla caccia, Mirco Lorenzon - sono sempre di più, nel trevigiano se ne possono stimare anche oltre 4 mila e oggi si trovano anche in quelle zone dove prima arrivava solo sporadicamente". Il piano, secondo quanto si legge sul Gazzettino di Treviso, prevede il raggiungimento della quota prefissata abbattendo gli animali di notte con l'ausilio del faro sino alla fine di febbraio (e nei periodi da agosto 2014 a febbraio 2015 e da agosto 2015 a febbraio 2016), con il metodo della braccata direttamente nella tana, con i cani. "I numeri sono chiari e non si sgarra di una sola unità - ribadisce l'assessore - il piano di contenimento riguarda praticamente tutta l'Italia e serve, oltre che per limitare i danni causati dalle volpi, anche e soprattutto per mantenere un giusto equilibrio tra specie". 

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Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Certe volte è proprio vero che i peggiori nemici della caccia sono i cacciatori. In quella zona è pervista l'istituzione di una piccola zona di protezione che è stata scelta perché già di fatto chiusa alla caccia dalla presenza massiccia di case strade. L'area è al di fuori di quella vocata agli ungulati e quindi esclusa dalla caccia in battuta. La presenza di ungulati, piccioni, cornacchie, storni e volpi non è influenzata dalla presenza della riserva, sono già abbondanti adesso che la riserva non c'è. Gli ungulati vi circolano ma essendo l'area priva di rimesse non vi stazionano. Comunque dopo l'istituzione della riserva sarà formato un comitato di gestione che provvederà agli abbattimenti di ungulati se saranno necessari assieme a polizia provinciale, guardie volontarie e cacciatori iscritti alle liste art.37. Questi soggetti contrariamente ai cacciatori da soli possono intervenire anche in vicinanza di case e strade contrastando i danni molto più efficacemente. Allo stesso modo potranno in caso di necessità intervenire su storni e piccioni, mentre sicuramente saranno contenute le volpi e saranno messe le gabbie larsen per le cornacchie. Questo perché la zona è altamente vocata per fagiani e lepri con ottime possibilità per la loro riproduzione. Per questo motivo è stata proposta l'istituzione di questa zona, perché solo con una capillare presenza di piccole zone di gestione come questa ci sarà la possibilità di avere un giorno un radicamento di lepri e fagiani sul territorio provinciale. Quindi, visto che il problema dei danni all'agricoltura non sussiste e la caccia(la zona è di fatto già chiusa a causa di case e strade) non viene danneggiata non capiamo quale sia il problema. Piuttosto visto che questa raccolta di firme è stata ideata e realizzata da un gruppo di cacciatori del luogo ci chiediamo come mai la loro associazione di riferimento non intervenga, forse non è interessata alla gestione del fagiano.

da Arcicaccia Pistoia 14/10/2013 18.40

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Flagg,io non sono segugista ,ma mi riferivo al fatto che da noi dieci anni fa proprio non c'era la volpe ,ma che adesso tra caccia e contenimenti si cerca di tenere sotto controllo la specie ,anche perche' siamo appena usciti dal problema rabbia .A caccia chiusa si fanno i ripopolamenti di lepre penso che i segugi disturberebbero.Per contenimenti noi intendiamo caccia in tana nelle case coloniche abbandonate rimboscate da vegetazione invasiva a febbraio marzo ed appostamento serale con il faro,sempre all'interno delleZRC.Per segnalare altre situazioni.nutrie hanno invaso dappertutto ,c'e chi gli spara alla scema che esce di giorno e lascia la carcassa in acqua cosi hai il tuo bel da fare a distogliere i cani ,cinghiali da eradicare migliaia di cormorani e circa duemila fenicotteri rosa nelle valli lagunari.Tutti animali impensabili con la stedura della 157. Saluti

da Toni el cacciator 08/10/2013 9.44

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

le volpi si possono diradare eccome se si possono diradare .......dal sottoscritto oramai non mettono più casa......vi ho messo un cartello in volponese qui abita dardo che con le volpi è molto bastardo......e così ho fagiani nei terreni e pernici che si moltiplicano di anno in anno....

da dardo l'anti volpe... 08/10/2013 7.23

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Bene in confronto ad altri cacciatori Italiani,noi stiamo cacciando da 36 giorni .Come avrai visto abbiamo ancora tanta soia e mais ,ma sono serbatoi se rispettati ,di lepri e fagiani ,colombacci a josa germani a volonta' .Il cucciolone gordon e ' un cacciatore fatto(deve migliorare il riporto da terra ,perche' gioca ) mentre riporta bene dall'acqua ,unica nota dolente sono io la schiappa. Cantano i fringuelli?......Ciao P.s. A.N.C siamo aVicenza il 27ottobre raduno interregionale.

da Toni el cacciator 07/10/2013 21.30

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Toni el cacciator: Ciao, come ti butta? Parole sante, il problema è che noi poveri abilitati nelle Z.R.C. o parchi ecc.ecc., manco ci possiamo permettere di pensarlo di espletare un tale compito!

da s.g. 07/10/2013 21.09

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Qui si parla di contenimenti nelle zone di ripopolamento e cattura ( lepri) ,dove non si caccia.Fuori la volpe e' cacciabile dal 15settembre al 31 gennaio ,ho notizie di questi giorni che lepraioli col segugio abbiano abbattuto sia lepre che volpe .In provincia di Venezia questi contenimenti sono gia' in atto.

da Toni el cacciator 07/10/2013 20.05

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

rex intanto togliene 350, se vengono rimpiazzate è normale, l'importante è fare un controllo continuo nel tempo. Vedrai che alla fine i risultati si vedono. Lo sò che l'ideale sarebbe su aree vaste ma ste f...e non ce lo fanno fare. Saluti.

da sergio 07/10/2013 18.58

Re:Contenimento volpe nel trevigiano, 350 esemplari in un anno

Se tale contenimento non interessa aree più vaste, le volpi abbattute in quella porzioncina di territorio verranno immediatamente rimpiazzate da quelle residente nelle zone limitrofe. In pratica sarà come il cane che si morde la coda.

da rex 07/10/2013 15.12