Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica


venerdì 24 maggio 2013
    
L’Arci Caccia del Lazio ha scritto una lettera aperta all’Assessore Sonia Ricci per integrare l’ordine del giorno del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale previsto per il prossimo 3 giugno. Questi i punti che vorrebbe fossero discussi:

1. L’attivazione della funzionalità dell’Osservatorio Faunistico-Venatorio Regionale, con le necessarie risorse economiche e professionali, per un monitoraggio aggiornato e mirato delle consistenze faunistiche;

2. Il superamento tempestivo degli impedimenti che stanno facendo rinviare in maniera inaccettabile l’approvazione del nuovo Piano Faunistico-Venatorio Regionale (il precedente fu approvato nel 1998 e non del tutto applicato).

3. Nuove misure per far fronte ai crescenti oggettivi disagi del mondo agricolo, aggravati dalla crisi, derivanti da squilibri gestionali che stanno provocando un aumento dei danni all’agricoltura (nonché degli incidenti d’auto), a fronte di una decrescente disponibilità di risorse finanziarie da utilizzare per i risarcimenti;

4. L’attivazione di un confronto tra tutte le parti interessate – Istituzioni, associazioni venatorie, ambientaliste, agricole -, affinché la Regione Lazio abbia una propria “proposta” sul futuro “sistema caccia”, e sul ruolo e lo “stato giuridico” degli Ambiti Territoriali di Caccia in relazione alle profonde novità legislative che investono la Regione con il superamento e/o la revisione delle Province;

5. L’attivazione di una nuova prassi istituzionale, che, in ossequio ai dettami della “gestione” delle specie selvatiche, metta al centro le potenzialità del mondo venatorio per le azioni di contenimento numerico di popolazioni di fauna al fine di prevenire danni all’agricoltura ed all’ambiente; per una corretta applicazione del principio della “caccia in deroga” a specie, quali lo storno, al fine di prevenire conflitti sociali; per il conseguimento della certezza dell’esercizio venatorio, approvando entro il 15 giugno il calendario venatorio.

Arcicaccia ricorda che il 6 novembre 2012 (G.U. n° 277 del 27.11.2012) è stato approvato il Decreto dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che  decreta la competenza delle Regioni nella raccolta dei dati relativi ai carnieri venatori e per i prelievi in deroga. La raccolta dei dati è indispensabile ai fini di consentire di valutare l’areale e la consistenza delle specie di avifauna con indicazioni sulle tendenze, le minacce e lo stato di conservazione. Queste informazioni, da legge, dovranno giungere, entro la fine dell’anno, alla Comunità Europea altrimenti il nostro Paese non potrà avviare, nelle migliori condizioni, la discussione sull’elenco delle specie cacciabili e sugli allegati alla Direttiva 2009/147/CE.


9 commenti finora...

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

parchi falliti commissariati e fallimentari anche sul piano ambientale ,ma che continuano a bruciare milioni di euro publici alla faccia dell'ambiente .

da stefano 26/05/2013 19.43

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Sopratutto lavorate sul territorio ormai invaso da zac, inutili a caccia aperta, e riserve con relativi parchi, commissariati da anni , relegandoci in pochi ettari di vigneti pieni di case, poi cari chiacchieroni , perchè sapete solo fare chiacchiere, le cornacchie spece dannosa ma a quanto sembra nessuno lo capisce, si sono mangiate pure la paglia dei nidi di qualsiasi uccello compreso quello dei tanto amati animalari che non capsiscono il grave danno che queste bestie recano sia alla fauna che all'agricoltura, stanno letteralmente scomparendo uccelli che prima ne vedevi a milioni, poi ci sono gli storni , stessa musica, e i cinghiali che tra poco li aspetteremo sotto il balcone di casa, beh !! almeno non prendiamo freddo. Tanti saluti ai chiacchierioni del periodo estivo!!

da Alvanto Ass. Cacciatori Genzano di Roma 25/05/2013 17.28

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Forse non si è capita ma la mia era una ironica immagine di queste cavolo di deroghe....se ne parla tanto e appaiono solo come un espediente per continuare a cacciare fuori dei periodi di legge.Come pure questa idea di Arci caccia degli Osservatori...altri contenitori vuoti.C'è un calendario? e poi appresso vengono le deroghe....ma quali deroghe? inglobiamole nel calendario e vai.Si fissino nel calendario tempi e modi per combattere i nocivi no che mi apri il primo settembre e tra le specie cacciabili mi ci metti la cornacchia, la gazza ecc. quelle devono essere attenzionate a parte e specificatamente ma comprese in calendario come le cose da fare. Un tempo per la selvaggina migratoria e stanziale e un tempo per i nocivi....insomma è così difficile fare le cose seriamente?

da tordaiolo 25/05/2013 11.26

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Il problema si deve affrontare tutti INSIEME(Ass.Ven TUTTE-Animalari-Ambientalisti,AGRICOLTORI ed Istituzioni)x avere carnieri più ampi perchè in ITALIA si proteggono alcune SPECIE ed in EUROPA si cacciano?Di quello si deve discutere,non di DEROCHE(Io le abolirei)Io sono MIGRATORISTA(che belle le TORTORE veloci maledettamente veloci),però penso che l'APERTURA deve essere il 15 sett.GENERALE (chiusa il 10.02),così c'è spazio x tutti x praticare la propia CACCIA.Io in Umbria cacciavo con discreti carnieri le TORTORE il 15 O 16 Settembre,preferivo 4.5 tortore che andare a FAGIANI,la CACCIA è bella perchè VARIA.

da MARCELLO64 25/05/2013 10.59

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

si selecontrolla distrugge si fa carniere e magari poi si vende la carne in macelleria al nero ma va in de pacc

da nik 25/05/2013 9.57

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Vorrei aprire una riflessione su un modo di dire elegante di praticare la caccia,i prelievi in deroga.Se uno si attenesse al significato stretto, intimo si potrebbe approntare un calendario per poter prelevare (non cacciare) tutto l’anno, quando la selvaggina migratoria, stanziale e nociva.Il prelevatore (non più cacciatore) risulterebbe svincolato dagli attuali divieti per specie e per periodi significando la sua presenza non per esercitare una passione ma bensì come un controllore,una specie di valvola che si attiva allorquando una specie va in sovrannumero costituendo una minaccia per se stessa e per le altre specie. Di fatto, se vogliamo, un abbozzo di questa pratica già esiste con i cosiddetti selecontrollori che fuori dei periodi tradizionali riservati alla caccia esercitano questa azione di controllo selezionando i capi (cervi, caprioli, ecc) da abbattere per sovrannumero o altro che però si pagano (ecco, qualcuno me lo deve spiegare,questa non l’ho capita, perché se è necessario intervenire per ristabilire il corretto equilibrio, mica vado a caccia per svago,perché devo pagare?).Allora se vogliamo guardare al futuro diciamo più realisticamente che la figura del cacciatore scompare per far posto al selecontrollore che allargherebbe il suo raggio di azione coinvolgendo tutta la selvaggina, controllandola attraverso questi attenti Osservatori Faunistici e non appena è allarme rosso, si apre la valvola, scatta il selecontrollore e l’equilibrio viene ristabilito. Pare un risultato di poco? Gli animalari vedrebbero abolita la “caccia”tanto odiata e l’ex cacciatore, ora risorto a selecontrollore, potrebbe imbracciare il suo bel fucile tutto l’anno….un pensierino ce lo farei!

da tordaiolo 25/05/2013 8.19

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Ma quale caccia nel Lazio ? parchi riserve zac oasi ecc. ecc.ma di cosa state parlando ridateci il territorio e fate le persone serie qualche volta .

da stefano 24/05/2013 21.26

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Non dimenticatevi che oltre allo storno ci sono le specie nocive (cornacchie,gazze e volpi ) che sono un vero flagello per le specie stanziali e che solo un serio piano di abbattimento può ridurre l'incidenza negativa di quest'ultime. E' una proposta che risulterà scioccante ma si dovrebbe permettere ai cacciatori di poter cacciare in deroga sopratutto nel periodo di riproduzione sia la cornacchia che la gazza ne gioverebbe l'intero ecosistema.Mi auguro che le persone preposte recepiscano il messaggio e si adoperino per una soluzione che per queste specie deve essere radicale.

da P.G. 24/05/2013 18.02

Re:Arcicaccia Lazio: attivare osservatorio e corretta gestione faunistica

Vi siete dimenticati del problema dei parchi.Solo per ricordarlo.Saluti

da ettore1158 24/05/2013 17.03