Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile


martedì 26 marzo 2013
    
CanapigliaSenza dubbio interessante l'analisi che l'Ufficio Avifauna Migratoria Fidc sta portando avanti sul periodico Il cacciatore Italiano in merito alle specie definite Spec 3, che le associazioni ambientaliste vorrebbero escludere dai calendari venatori. Contestando tale classificazione, ottenuta sulla scorta dello studio di Birdlife (Birds in the European Union: a status assessment”, supportato dalla Commissione Ue, e riferendo le proprie conclusioni con dati scientifici, l'Ufficio Avifauna Migratoria dimostra come non esistano particolari reali apprensioni tali da giustificarne alcuna riduzione di prelievo.

Cominciamo con la canapiglia, passando subito alle conclusioni Fidc: “Tutti i dati disponibili di censimento dimostrano un incremento delle popolazioni della specie. La classificazione Spec3 non risulta attendibile. Ne consegue  che non sono neccessarie sospensive della cacciabilità, né limitazioni particolari di prelievo”.

Vediamo perchè:
 
"Il Trend della popolazione svernante nei Paesi dell’Europa nord occidentale (Aewa-Wetlands Int. 2008) è stimata in 60.000 capi e nel centro Europa (lungo periodo). L’accorpamento delle popolazioni svernanti in centro Europa (breve periodo) e mar Nero-Mediterraneo è di 75.000-150.000 capi, in incremento nel centro Europa e ovest mediterraneo e stabile nell’est Mediterraneo-mar Nero. Per la lista rossa dell’Iucn la specie è considerata Least Concern (minima preoccupazione=specie abbondante e diffusa), e per essa l’Ue non ha previsto alcun Piano di gestione internazionale con azioni relative alla caccia.

Ecco i trend delle popolazioni svernanti in diverse regioni italiane: in Toscana nel periodo 1984/2004 si è registrato un moderato incremento fino ai primi anni ’90 e poi stabilità (Arcamone et al. 2007); in Emilia-Romagna nel periodo 2000/2009 si è avuto un incremento annuo del 2% (Tinarelli et al. 2010); nel Lazio nel periodo 1991/2008 si è verificato un moderato incremento (Brunelli et al. 2009); nel Delta del Po (Rovigo) nel periodo 2002/2010 si è riscontrato un aumento (Verza et al. 2011); in provincia di Venezia la popolazione è stabile (Basso et al. 2011). Più in generale, il trend della popolazione svernante in Italia è in incremento (Ispra 2009).

Questa specie è stata soggetta a divieto di caccia in Italia in molte regioni negli anni ‘80-‘90, su proposta dell’Ispra.

La specie è stata successivamente, a partire dalla fine degli anni ’90, reinserita nei calendari venatori di quasi tutte le regioni d’Italia. Come è possibile notare - evidenzia Avifauna Migratoria -, la situazione della specie è migliorata successivamente all’inserimento nelle specie cacciabili. Ciò costituisce una prova sperimentale che l’attività venatoria come oggi è condotta in Italia non determina decremento delle presenze che al contrario sono aumentate".


6 commenti finora...

Re:Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile

Caccia sostenibile=incremento di biodiversità. Lo ripeterò fino alla nausea, solo un cieco od un prevenuto può non riconoscere la validità di quest'equazione.

da Marco f. 27/03/2013 22.29

Re:Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile

L'analisi sulla specie evidenzia un incremento dovuto prevalentemente all'approvigionamento in generale di acqua dolce nelle aree di sosta e di svernamento. se confrontiamo i dati a livello paleartico la specie è in incremento leggero o stabile ma da noi trova sicuramente un habitath più ideneo alle esigenze e cioe piu chiari di acqua dolce e maggior cura dei laghetti all'interno delle aree con acqua salmastra. Non da ultimo è un animale che si nutre di piccoli semi pertanto il foraggiamento invernale con granaglie di spessore limitato prevalentemente usate per la specie alzavola aiuta molto ad invogliare l'Anar Sterpera a fermarsi in questi hotel di lusso per acqustici e vi sverna volentieri. ben vengano i Pignoi (canapiglie) oggetto di buona caccia ed eccellente cucina.

da Mazorin 27/03/2013 15.06

Re:Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile

quoto in pieno!! il problema è che come dici tu son degli idioti quelli che gestiscono le aree umide: tagli di canneto nei periodi sbagliati ed in zone sbagliate, immissione di alloctoni come i gamberi rossi, scarsa conoscenza dell'ecologia degli ambienti umidi ecc.. finchè ci saranno questi soggetti che pensano di sapere tutto loro e gestiscono come gli pare sarà un disastro.. bisognerebbe tutelare tutte le zone umide dando risorse a naturalisti biologi ecc.. in modo tale da migliorare la situazione..

da Icneudio 27/03/2013 13.59

Re:Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile

Zichici, se cacci ci sono migliaia di idioti che gestiscono ambienti umidi a proprie spese (me compreso). Se NON cacci e la gestione passa ai tuoi amici, abbiamo decine di casi che dimostrano che la NON gestione pubblica porta alla fine delle zone umide..i soldi necessari stranamente diventano 100 volte quelli che spendiamo NOI. Sei uno scienziato, dovresti capirlo bene il concetto ? saluti

da Alessandro 27/03/2013 11.57

Re:Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile

Più gli spari più fanno le uova ? E' la nuova scienza !

da zichichi 27/03/2013 10.38

Re:Canapiglia, la specie aumenta da quando è cacciabile

Ma all'Ispra lo sanno? Chi glielo dice? Saranno capaci di capire o si trincereranno ancora dietro cavilli burocratici, dati scientifici vecchi come il cucco, interessi di bottega, bizzarie da sceinziati che assomigliano più a EtaBeta e Archimede Pitagorico che a Dulbecco o alla Montalcini?

da Dario F. 26/03/2013 17.24