Proroga Abruzzo caccia al cinghiale 2011 2012: è incostituzionale


venerdì 21 dicembre 2012
    
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità della norma con la quale la Regione Abruzzo ha prorogato il prelievo venatorio del cinghiale fino al 5 gennaio 2012, inserita all’articolo 5, comma 1, della legge della Regione Abruzzo 13 dicembre 2011, n. 43, recante "Modifiche alla legge regionale 11 agosto 2011, n. 28 (Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche) ed altre disposizioni regionali”.  Secondo la Corte Costituzionale la questione sollevata dal Consiglio dei Ministri è fondata, per la parte in cui si contesta alla Regione di avere approvato previsioni proprie del calendario venatorio con legge anziché con atto secondario.

"La disposizione impugnata - spiega la Corte nella sua sentenza - disciplina l’arco temporale aperto per la caccia al cinghiale durante la stagione 2011-2012, ovvero un profilo proprio del calendario venatorio, e lo proroga fino al 5 gennaio 2012, ponendosi in contrasto con l’art. 18, comma 4, della legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), che, con una disposizione finalizzata alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema (art. 117, secondo comma, lettera s, Cost.), regola la materia e non consente alla Regione di provvedere in proposito per mezzo della legge.  Come questa Corte ha ripetutamente affermato, infatti, «appare evidente che il legislatore statale, prescrivendo la pubblicazione del calendario venatorio e contestualmente del “regolamento” sull’attività venatoria e imponendo l’acquisizione obbligatoria del parere dell’ISPRA, e dunque esplicitando la natura tecnica del provvedere, abbia inteso realizzare un procedimento amministrativo, al termine del quale la Regione è tenuta a provvedere nella forma che naturalmente ne consegue, con divieto di impiegare, invece, la legge-provvedimento» (sentenza n. 20 del 2012; in seguito, sentenze n. 105 del 2012 e n. 116 del 2012).

Il vizio di legittimità costituzionale colpisce non solo l’impugnato comma 1 dell’art. 5, ma, in via consequenziale, l’intero testo di tale disposizione (sentenza n. 105 del 2012). Infatti, il comma 2, nel vietare la caccia al cinghiale nei giorni del 25 dicembre 2011 e del 1° gennaio 2012, è afflitto dal medesimo vizio appena rilevato con riguardo al comma 1, mentre il comma 3, nel disciplinare con altra prescrizione la caccia durante il periodo di proroga sancito dal comma 1, è del tutto privo di significato una volta dichiarato illegittimo quest’ultimo.
 


3 commenti finora...

Re:Proroga Abruzzo caccia al cinghiale 2011 2012: è incostituzionale

Ne azzeccasse una giusta sulla caccia, la Regione Abruzzo. Non sarà che vanno a ripetizione serale dai “dirigenti e professori” di caccia del Veneto !!!!!!!

da Luca AQ 22/12/2012 0.40

Re:Proroga Abruzzo caccia al cinghiale 2011 2012: è incostituzionale

Il vizio di legittimità costituzionale colpisce sempre l'Abruzzzo.Purtroppo i signori della Corte che ne sanno dello stato di sovrappopolazione dei cinghiali?????????? L'Italia sta diventando il paese delle incertezze.

da Marco(PE) 21/12/2012 17.53

Re:Proroga Abruzzo caccia al cinghiale 2011 2012: è incostituzionale

Comma uno,coma due, comma tre, comm'a sa da fà non si sà. La legge 157/92 è vecchia , obsoleta e bisogna cambiarla perchè è cambiata la caccia ed è cambiato l'ambiente e l'incremento dei selvatici. Al posto di cercare scappatoie per il contenimento di questi selvatici che automaticamente vi portano a fare marcia indietro perchè quelli che stanno dall'altra parte stanno con gli occhi aperti e le orecchie diritte, voi politici regionali cercate di far cambiare la legge 157 accordandovi con tutte le altre regioni. Cordialit�

da jamesin 21/12/2012 16.55