Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)


martedì 30 ottobre 2012
    
Paolo Sparvoli Presidente Anlc Riguardo al dibattito sulla unificazione delle associazioni venatorie, dopo le posizioni sull'accordo Anuu - Fidc, ribadite da Marco Castellani, ci sembra opportuno pubblicare anche l'editoriale a cui si è riferito il Presidente dell'Anuu Migratoristi, pubblicato sulla rivista mensile della Libera Caccia, a firma del presidente Paolo Sparvoli, Eccolo:
 
 
Unità e identità

Un coordinamento forte di tutte le associazioni che si occupano di caccia è la strada da seguire per un miglioramento delle stesse, frutto di una sana collaborazione e competizione, a vantaggio della nostra passione e di chi la pratica.

Dopo le vicissitudini di questi ultimi mesi, calendari, deroghe e preaperture, sistematicamente smantellate a colpi di immotivati piagnistei animalisti (e di sentenze amministrative dell'ultimo minuto), il mondo venatorio sta vivendo in questi giorni un nuovo periodo di grande fermento. Il fatto è che l'Anuu-Migratoristi si è decisa a compiere un grande passo verso la sua dispersione, scegliendo – almeno cosi sembra - di identificarsi totalmente con la politica venatoria e con la gestione della Federcaccia. E' appunto su questa decisione che ritengo quanto mai opportuno fare alcune riflessioni.

Considerazioni e valutazioni che intendo esporre nel rispetto più assoluto e incondizionato delle scelte altrui, ma che considero doverose non solo per il rispetto dei nostri circa 100.000 soci, ma anche per il mezzo secolo di orgogliosa identità, libertà e indipendenza politica che rappresenta la storia della Libera Caccia. Indubbiamente, l'associazionismo venatorio appare frammentato e dispersivo e di conseguenza si fa sempre più forte la suggestione di uno schieramento unico secondo il modello francese.

A prescindere dal fatto che, nel bene e nel male, l'Italia non è (e non sarà mai) la Francia, tutti noi sappiamo bene che a voler importare o esportare modelli in realtà sociali e culturali completamente diverse non rappresenta quasi mai una scelta felice, come gli eventi internazionali di questi ultimi anni confermano ogni giorno di più. D'altra parte, se il mondo venatorio è indiscutibilmente diviso in almeno una decina di associazioni (più o meno numerose e più o meno rappresentative e “riconosciute”), la galassia anticaccia è sminuzzata, sia politicamente che ideologicamente, in un centinaio di micro organismi. Ebbene, negli ultimi mesi (marzo 2012) si è verificata una piccola grande rivoluzione che ha portato non allo scioglimento di tutte queste associazioni queste associazioni, ma alla costituzione di un loro Coordinamento con la nascita di una Federazione italiana  associazioni diritti animali e ambiente. Quindi, tanto per fare degli esempi, non è che la Lipu la Lac o la Lav o L'Oipa si sono sciolte per confluire nel WWF, hanno solo dato vita ad un organismo unitario e forte che, senza alcun appiattimento ideologico o politico, sia in grado di porsi obiettivi comuni da perseguire con strategie altrettanto condivise.

Un po' come accade da decenni nel sindacato. Dopo anni di feroci scontri politico-ideologici, le varie organizzazioni sindacali si ritrovano (quasi sempre) a lottare unitariamente per il perseguimento di mete comuni, conservando le differenze spesso profonde, che le caratterizzano. Così è e dovrebbe essere per la caccia. Ed è assolutamente innegabile che l'esperienza del lavoro unitario e condiviso fatto in sede di Face Italia abbia dato dei risultati concreti e importantissimi: indagine demoscopica; studio Università di Urbino; campagna di informazione a pagamento; iniziativa di web comunicazione. Al contrario, un'unica associazione rappresenterebbe un appiattimento verso il basso dell'attività di sindacato dei cacciatori, e decreterebbe la fine di ogni stimolo concorrenziale che spinge a fare sempre di più e sempre meglio. Al termine di queste riflessioni ritengo che si debba andare avanti con il rafforzamento convinto di Face Italia, continuando instancabilmente a cercare un dialogo con chi oggi non si riconosce ancora in questa comune strategia nazionale e sovranazionale.

Senza distinzioni, senza pregiudizi e senza alcuna forma di veto nei confronti di nessuna associazione. Oggi, la strada più giusta da percorrere mi sembra quella che conduce ad un coordinamento forte, come quello raggiunto con la vecchia Unavi che ovviamente dovrebbe essere rivista e attualizzata sia nella forma che nella sostanza. Solo dopo questo traguardo, si potrà iniziare a vedere se ci sono le condizioni per fare ulteriori passi.


21 commenti finora...

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Come scritto in altre circonstanze,ecco la conferma che arriva da Sparvoli:Manteniamo la poltrona! Invoca un coordinamento nazionale tipo Unavi,un fallimento.Resto sempre convinto che la caccia e' dei cacciatori,e quindi siamo noi a dover dare la spinta necessaria per la creazione di un unica associazione.Troviamo orecchi da mercante? Bene! Assicurazione privata tutti e vediamo come va' a finire.

da Pino Piana 01/11/2012 21.14

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

associazione unica?? ok...... ma seguendo le regole della democrazia. Io non voglio farmi rappresentare (come cacciatore) da gente che si sente investita di un mandato Divino, da una ristretta cerchia di personaggi che si cooptano fra loro a turno come presidenti nazionali o eleggono chi gli pare. L' associazione unica puo' partire anche dal basso: 1-elezione diretta dei dirigenti locali, comune per comune, regione per regione, provincia per provincia; 2- elezione diretta del presidente nazionale e dei consiglieri nazionali; 3- scioglimento delle vecchie associazioni e trasferimento alla nuova associazione unica dei rispettivi patrimoni. Se veramente vogliono il bene della caccia, perche' le associazioni venatorie attuali non si accordano su questo semplice programma?? SONO I CACCIATORI CHE DEVONO COMINCIARE A CONTARE, NON LE BUROCRAZIE ASSOCIATIVE !!

da Fabrizio 01/11/2012 20.48

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Ma figurati Fabrizio!!! L'avevo capito!! E poi si faceva riferimento ai capi nazionali che parrebbero così affezionati al loro posto. Io, se trovo un volontario che prende il mio di posto e che ovviamente abbia voglia di darsi da fare per difendere caccia e cacciatori, gli offro una cena a base di tartufi!!! ;-)))

da Ezio 31/10/2012 20.49

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Ezio....non prenderla male, ma non mi riferivo certo ai piccoli dirigenti locali. so benissimo che fanno fior di sacrifici e spesso ci rimettono di tasca loro.

da Fabrizio 31/10/2012 18.50

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Per il responsabile comun ANLC...lei sa quantificare la percentuale dei cacciatori che si fanno l'ass per fatti loro???le assicuro che è proprio bassina e non sposta nulla a livello di numeri,ne spunta clausule migliori rispetto a quelle delle avv riconosciute e non.Le faccio giusto qualche numero per promemoria.FIDC + adesso ANUU circa 430.000 associati /tessere,ANLC circa 90000,ARCI poco più di 60000,il resto per arrivare a 750000 quali sono i cacciatori in attività censiti ma forse anche qualcuno di meno(sic) se li spartiscono le due riconosciute enalcaccia e Italcaccia nella parte più corposa,e a seguire la selva delle non riconosciute con in testa URCA, CPA, EPS, e poi confavi,più altre ancor meno rappresentative.Quante ritiene siano le assicurazioni private in italia nel settore caccia????forse 1% del totale,ma oggi mi sento particolarmente ottimista.Alla faccia dell'autorità!!!!!!!Si compri una calcolatrice che è meglio!!!!

da Luasso 31/10/2012 16.20

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Pieno appoggio a Paolo Sparvoli, non dobbiamo assolutamente scioglierci per entrare in FIDC, saremmo inevitabilmente annullati e le nostre idee e i nostri principi sarebbero annientati in poco tempo. La Liberacaccia è un’associazione sana, le altre subiscono manifesti condizionamenti politici che solo i cacciatori possono sanare non rinnovandone le tessere. A Grosseto, per esempio, alcune associazioni presentano infiltrazioni politiche tra i loro dirigenti che spesso lavorano presso l’ufficio caccia o altri uffici della Provincia o di altri importanti Enti statali.

da Paolo Isidori 31/10/2012 16.12

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Pieno appoggio a Paolo Sparvoli, non dobbiamo assolutamente scioglierci per entrare in FIDC, saremmo inevitabilmente annullati e le nostre idee e i nostri principi sarebbero annientati in poco tempo. La Liberacaccia è un’associazione sana, le altre subiscono manifesti condizionamenti politici che solo i cacciatori possono sanare non rinnovandone le tessere. A Grosseto, per esempio, alcune associazioni presentano infiltrazioni politiche tra i loro dirigenti che spesso lavorano presso l’ufficio caccia o altri uffici della Provincia o di altri importanti Enti statali.

da Paolo Isidori 31/10/2012 16.12

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Ezio: "Comunque a livello locale e/o provinciale, già in molte realtà esiste quantomeno un coordinamento delle AV che le comprende TUTTE". Certo, hai perfettamente ragione, per esempio qui in Veneto c'era il coordinamento di tutte le aa.vv. venete, riconosciute o meno a livello nazionale...ebbene la prima ad uscire dal c.aa.vv. è stata FIDC, cioè proprio quella che ora, a livello nazionale, sta chiedendo l'associazione unica...

da Inforziato 31/10/2012 16.03

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Ezio...idem anche la mia !!

da Fox72 31/10/2012 14.50

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Fabri!!!! Madonna Santa se son comode e se rendono ste poltrone a livello centrale!!! La mia sediolina scricchiolante a livello periferico mi costa mal di fegato e qualche centinaio di euro in meno nel portafoglio all'anno!!!! :-((

da Ezio 31/10/2012 14.35

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Per luasso: l'autorita' dei cacciatori che decideranno di farsi l'assicurazione privata se non ci sara' un unica ASSOCIAZIONE dipende solo e soltanto da noi!!

da Resp.sez.comun.ANLC 31/10/2012 13.48

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

il problema e' semplice: le varie burocrazie e dirigenze delle varie associazioni venatorie sanno benissimo che e' all' associazione unica che si deve arrivare, MA non vogliono sacrificare le poltrone. Quindi hanno -oggettivamente- interesse a remare contro qualsiasi tentativo di unificazione, anche se non e' detto che remino contro realmente. Personalmente, dubito molto che le varie burocrazie vogliano autosciogliersi per il bene comune..... sarebbe come l' agnello che chiede di anticipare la santa pasqua. La sola possibilita' concreta e' accontentarci di arrivare ad un rafforzamento di poteri della FACE, e penso che anche questo risultato sara' ottenuto a forza di sangue e sudore.

da Fabrizio 31/10/2012 13.43

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

EPS, con tutto il rispetto ovvio, per ME non è una associazione venatoria. Comunque a livello locale e/o provinciale, già in molte realtà esiste quantomeno un coordinamento delle AV che le comprende TUTTE. Il problema mi pare sia a livello di PRESIDENZE nazionali. Il perchè siano così "schizzinosi" e così poco lungimiranti, bisognerebbe chiederlo a loro. E' un fatto che quando qualcuno dei capi si inerpica in spiegazioni sul perchè una unica AV non s'ha da fare, appare quantomeno poco credibile. Ovvero, questa è la mia impressione, ed anche del 95% ed oltre dei cacciatori, della cui opinione pare non gliene freghi nulla a nessuno, poi.... vedremo.

da Ezio 31/10/2012 12.58

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Caro Ezio, vorrei proprio sapere come si possa seriamente pensare di riuscire a tirare dentro nell'unica associazione, che ne so, Arcicaccia, eps, italcaccia, le associazioni di livello regionale...perché se il proposito è solo di far riunire fidc, anuu, enalcaccia e liberacaccia, non si ha certo un'associazione unica. Non nego che un'unica associazione, nell'ipotesi in cui poi concretamente lavori per l'interesse dei cacciatori tutti, potrebbe avere una certa forza, però mi pare non realizzabile, alla luce delle spesso forti differenze e della storia dell'associazionismo italiano. Mi pareva essere realisticamente più praticabile l'ipotesi del tavolo allargato a tutti (o coordinamento che dir si voglia) per avere unità ed un periodo di transizione tra la molteplicità di adesso e l'uno del futuro. Partire già con la pretesa che tutti rinuncino alla propria identità e storia culturale per confluire in un unico, non pare a me strategia che possa avere grosse garanzie di riuscita, per come è variegato il mondo venatorio dell'associonismo e per le obiettive differenze che caratterizzano le singole associazioni. Non è questione di mantenere poltrone o tessere, il punto è che i cambiamenti culturali, specie se radicali come questo, hanno fisiologicamente bisogno di un certo tempo per essere metabolizzati e poi posti in essere. Pretendere di poter realizzare tutto dall'oggi al domani, in un Paese storicamente, culturalmente, geneticamente legato al campanile, mi pare onestamente un atteggiamento quantomeno un po' utopistico.

da Inforziato 31/10/2012 11.17

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Non e' normativamente possibile impedire in italia l'associativismo ( e tra parentesi lo ritengo pure giusto ),vi fate un'idea di cosa potrebbe succedere se ci fosse un unico punto di riferimento e magari quel punto risultasse disinteressato oppure magari peggio anche corrotto da qualcuno??nessuno potrebbe piu' intervenire in merito con il risultato che non ci sarebbe piu' nessuno in grado di remare contro.CONCORDO PIENAMENTE col pensiero di un serio coordinamento ai piu' alti livelli delle Associazioni.

da Fox72 31/10/2012 9.39

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Gabriele una domanda,e con quale autorità scioglieresti le ass ven???e soprattutto con quali motivazioni.Vedo che la pochezza in te abbonda!!!

da luasso 31/10/2012 8.09

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

o si fa questo sforzo,oppure non raccoglieremo più nemmeno le nostre briciole

da fabio 30/10/2012 21.45

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Sciogliamole tutte! Fondiamone una sola tenendola ben lontana dall'opportunismo della politica oppure decidiamo di estinguerci! A noi la scelta!!!

da Gabriele Finale Ligure 30/10/2012 21.27

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Caro Inforziato ma quale sarà mai il problema?? Aavanti così!! Avanti tutta!! Ne rimarrà comunque una sola...mi ricorda il titolo di un film.... con BEN 150/200 mila iscritti... O forse molti meno. Allora si che potremo ancora e per sempre ricordare i bei tempi andati.

da Ezio 30/10/2012 18.41

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

L'associazione venatoria unica, in Italia, è un'utopia. L'ho detto nell'altro post sul comunicato di Castellani e lo ribadisco qui su quello dell'editoriale di Sparvoli. Sparvoli lo pensa e lo dice, e dimostra più senso della storia di quanti continuano a chiedere di sciogliere tutte le associazioni e di farne una unica. L'associazione unica non funzionerà in Italia: 50 anni fa c'era un'unica associazione obbligatoria per legge. Com'è andata a finire? Che non appena è stata decretata l'incostituzionalità dell'associazione unica per legge (perché la libertà di associazione è un diritto costituzionalmente garantito) sono nate tutte le associazioni che abbiamo oggi. Ci sono un sacco di associazioni in Italia, più di quanti siano i campanili delle chiese, e le associazioni col medesimo scopo statutario sono centinaia. In ambito venatorio ci va già dritta che siano una decina o poco più. Però non ho mai sentito che esista un'associazione unica, in Italia, che persegua un qualche scopo unico in qualche particolare settore sociale. Che cos'è che dovrebbe rendere diverso il cacciatore rispetto agli altri cittadini, e l'associazione venatoria rispetto alle altre associazioni? Che cosa è veramente antistorico, pensare di riuscire a fare un'associazione unica, o sapere di non poterci arrivare (perlomeno non in un quattro e quattr'otto) ed allora chiedere un coordinamento forte di tutte o quasi le associazioni?

da Inforziato 30/10/2012 17.48

Re:Unità e identità, lavori in corso: la posizione di Sparvoli (Anlc)

Sarebbe l'ora di farla finita. Non avete visto che anche nel sondaggio di BigHunter il 95% vuole un'unica associazione? Altro che storia e identità. Qui si tratta di antistoria e culto della personalità. E la Federcaccia sembra che in prospettiva sia d'accordo nel cambiare nome. A quel punto, si azzera la storia di tutti e passano le idee. E la democrazia comporta il l'onore a chi è maggioranza e il rispetto di chi è minoranza. Basta con le scissioni. La vostra storia è quella di chi caduto in minoranza ha voluto fare la squadretta per conto suo. Quando non ha considerato che gestire le polizze assicurative o i voti dei soliti ingenui poteva essere anche un affare.

da L. Migliori 30/10/2012 16.42