Caccia cinghiale: in Umbria stop all'iscrizione di nuove squadre


mercoledì 18 aprile 2012
    
Caccia al cinghiale Con un atto preadottato dalla Giunta la Regione Umbria ha deciso di prorogare per un anno la sospensione delle nuove iscrizioni ai registri degli Atc delle squadre per la caccia al cinghiale. Lo scopo, ha detto l'assessore Cecchini, è quello di ridurre il numero delle squadre e favorire gli accorpamenti, cosi' da aumentare l'efficacia delle battute e limitare la superficie territoriale occupata.
 
Ciò, ribadisce la Regione, favorirà il controllo della popolazione dei cinghiali, in considerazione del notevole incremento degli ultimi anni dei danni causati all'agricoltura da questa specie. ''A tal fine - ha ricordato Cecchini - la Regione sta operando, in collaborazione con Province e ATC, per approvare in tempi brevi il Piano straordinario di contenimento dei cinghiali.  Attualmente le squadre attive in Umbria sono circa 280 e raccolgono 10 mila cacciatori.
 
La proroga, che consiste in una modifica al Regolamento regionale 34 del '99 sul prelievo venatorio al cinghiale,  (come richiesto da gran parte del mondo venatorio), è stata rinnovata in attesa di definire l'apposito disegno di legge di riordino, riorganizzazione e modifica degli ATC a cui l'assessorato sta lavorando. Un impegno - ha concluso - in linea con le recenti decisioni assunte dalla Giunta in materia di riordino delle amministrazioni locali''. Una volta approvato definitivamente dalla Giunta regionale il provvedimento sara' inviato alla competente Commissione del Consiglio regionale.


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