Punto (e virgola) sulla migratoria


lunedì 19 aprile 2021
    

 
 


Si parla sempre meno di migratoria, mentre sale l'intensità delle proteste di tutti coloro che sognano ancora di praticare  tutte quelle bellissime forme di caccia che l'alato popolo migrante ha regalato a generazioni di cacciatori, fino ad oggi, in un'epoca forse un po' troppo tecnologica.


Andiamo per punti (e qualche virgola, anche).

° Solo poco più che mezzo secolo fa, prima del boom economico, la caccia  era un'altra cosa. Soprattutto nell'Italia ancora profondamente rurale.


° La migratoria, con qualche digressione su lepri, starne, cinghiale, e selvaggina di montagna, riempiva i nostri carnieri, da nord a sud. Gran parte dei nostri genitori e nonni disponevano di pochi mezzi di trasporto, e praticavano la caccia al massimo entro i confini della regione. Molti a pochi passi da casa. Il censo, ovviamente, faceva la differenza, ma il divario classista era piuttosto evidente. Chi poteva (pochi) si spostava, chi non poteva (quasi tutti) cacciava intorno a casa.


° Col boom, con la nuova disponibilità di mezzi di trasporto - la mitica Cinquecento, anche in versione "giardinetta" e poi la Seicento, la Millecento e sù sù andando - successe come ai pellerossa con i bisonti. I nostri cacciatori cominciarono a spostarsi a sud (ma anche a est e a ovest)  a mano a mano che tordi, colombi,  beccacce scorrevano lungo lo stivale. Si sviluppò il cosiddetto "nomadismo venatorio". Nacquero contrasti anche nella categoria, fra locali e forestieri, spesso sanati grazie a una diplomazia più o meno spicciola, sotto lo scudo protettivo dell'842, nato per altri scopi, ma diventato presto un valore di matrice democratico-popolare.


° Certi repentini cambiamenti nei rapporti socio-economico-venatori provocarono reazioni a volte immotivate, anche per coprire le concrete trasformazioni agrarie, i primi accenni di incuria nei confronti del patrimonio naturale, l'abbandono delle campagne, l'industrializzazione selvaggia, gli inquinamenti, la perdita di potere d'interdizione da parte di un certo latifondo. Non ci fu risparmiato niente, anche con feroci operazioni mediatiche fatte nascere nel Nord Europa, che miravano a ben altro, per la verità.


° Qualcuno, anche in quei giorni, prima ancora che si arrivasse alla stagione dei referendum, prima dei reiterati attacchi alla caccia concepita come libera espressione della primordiale passione dell'uomo, propose soluzioni tanto semplici quanto efficaci. Una fra tutte, quella dell'appassionato cultore della caccia al capanno, Pier Carlo Santini, che suggerì di cacciare liberamente i migratori nel periodo del passo, al massimo fino a metà novembre, e poi di consentirne il proseguimento solo nella regione di residenza. Un'intuizione che probabilmente avrebbe evitato l'invenzione degli ATC e di tutte quelle pastoie che ne sono conseguite.


° L'avvento del villaggio globale, un libro teoricamente necessario, quello della Carson, che denunciava le "Primavere silenziose", causate però da ben altre ragioni, i veleni che stavano diffondendosi ovunque fra terre cieli e acque, la grandiosità del fenomeno migratorio che interessava appunto tutto l'areale euroasiatico, fecero insorgere strumentalmente  i popoli del nord, cacciatori compresi, dediti  a ben altre cacce, contro le cacce italiane che depauperano - così dissero -  il "loro" patrimonio alato.


° Il culmine della tempesta, favorita e sostenuta contro l'anello più debole della catena (perdipiù munito di un arma), per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai veri guasti al patrimonio naturale, deflagrò appunto con la stagione dei referendum, le ripetute modifiche restrittive della legge sulla caccia, che alla fine non si ebbe più nemmeno il coraggio di definirla tale, relegandola a poco più che un'eccezione alla regola, la Direttiva Uccelli, la Direttiva Natura 2000, i trattati internazionali, le pasionarie senza pelliccia, le brigittebardot, le brambille. E non ultimi, quei simulacri di movimenti ambientalisti, che a più riprese hanno tentato di esprimersi in partito verde, prima radicalpannelliano, poi pecoraroscanico, poi bonelliano, potenti nel palazzo ma vere e proprie nullità quanto a numeri rappresentati sul territorio, in parlamento e nella società. Esigue minoranze insomma, a cui per decenni è stato dato troppo ascolto.


° Per rispetto dei fatti, a tutto questo va aggiunto quel malcelato desiderio di personalizzazione del potere, tipico male nostrano,  favorito dalle italiche istituzioni del diritto, utili a qualsiasi azzeccagarbugli per sostenere tutto e il contrario di tutto, che ci regalò lo smembramento dell'unica associazione venatoria, figlia del CONI, del cui sciagurato evento ancora oggi si patiscono i disastri. Vittime più illustri, appunto, le nostre cacce alla migratoria, per le quali in questi anni non siamo riusciti a mettere in piedi alcuna efficace difesa, salvo sguaiate scaramucce di retroguardia.

Tutto questo premesso, c'è qualche speranza di recuperare il tempo e le cacce perdute?


Mai disperare, altrimenti si fa come quelli che non riescono a far altro che lamentarsi, protestare, ma quando c'è da impegnarsi con giudizio per una causa comune si defilano, quando addirittura non remano contro. Qualche segnale c'è, per esempio l'impegno a più livelli nella ricerca, che altrimenti rimane appannaggio di un animalismo di facciata, che millanta dati scientifici, riferendosi a ricerche di altri, del tutto parziali, e soprattutto datate e collocate in contesti territoriali a noi estranei.


Una mano ce la dà la Face, la Federazione delle Associazioni dei Cacciatori Europei. La caccia alla migratoria si decide prima di tutto a Bruxelles, se non ci facciamo sentire da quelle parti, qua da noi sarà sempre più dura. Per questo, sarebbe importante che molti dei nostri parlamentari europei venissero sollecitati con un'unica voce nei loro collegi italiani, e per ottenere un po' più di attenzione, sarebbe anche bene che le nostre associazioni trovassero almeno per questo una sintesi.  E così dovrebbero fare quei pochi dei nostri amici che ogni tanto si fanno vedere lassù, in Europa, appunto.

Volendo mettere, infine, qualche virgola, auspicato un minimo di posizione comune da parte delle nostre associazioni (che invece di fare massa critica, sembra che vogliano ancora di più suddividersi), si potrebbe dire che: A) Sarebbe bene mettere la sordina alle beghe interne. B) Vista la situazione, occorrerebbe stilare e condividere un manifesto essenziale di rilancio dell'immagine della caccia, indirizzato soprattutto a un'opinione pubblica sempre più distratta (e ce ne sono le ragioni, purtroppo) su temi d'interesse generale, come la tutela del territorio, la salvaguardia delle specie selvatiche, l'impegno dei cacciatori nel volontariato, le centinaia di migliaia di ettari di ambienti naturali che sono gestiti dai cacciatori. C) Orientare la comunicazione evidenziando questi temi. D) Attivare le nostre migliori risorse per accedere a quei fondi che arriveranno per il green, che altrimenti saranno delapidati per il solito animalismo di maniera.

E non ho altro da dire su questa faccenda, come dice Forrest Gump.


O forse sì, ce l'avrei, ma semmai lo dirò un'altra volta.


Intanto fateci anche voi un pensierino.


 


Roberto Masoni


23 commenti finora...

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

x tutti noi: ma lei non è mai stato fuori dei confini nazionali a caccia? come può scrivere certe cose che non sono assolutamente vere.

da Cacciatore straniero 26/04/2021 13.40

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Egregi TUTTI NOI e FRICHTE, concordo pienamente su quello che dite, tutto il resto sono i soliti discorsi di piazza.

da Cittadino moderato 24/04/2021 21.10

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

lo stato non è altro che quello che siamo. un popolo di furbetti, che nel pubblico o nel privato crediamo di essere l'ombelico del mondo. ma il mondo è quello che è sempre stato, peccato che oggi, con la conoscenza a disposizione di tutti il nostro livello culturale sia così scaduto.

da fichte 23/04/2021 8.43

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Quanto a ingiurie insulti e perfino brindisi alla morte di un cacciatore voi animalari non siete secondo a nessuno. E le risposte non possono che essere di conseguenza.

da Cittadino cacciatore 22/04/2021 14.49

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Non è certo questione di kompagni. In Francia, in Spagna, in Inghilterra, e anche in America, cioè nell'occidente avanzato, siamo contestati più o meno per le stesse ragioni. Succederà presto anche nell'Europa dell'Est, dove intanto arrestano i furbetti italiani che per la migratoria non rispettano le regole, convinti che con i soldi si possa fare tutto. Il fatto è che la società sta cambiando rapidamente e sta succedendo quello che certi maghi del futuro già prevedevano venti trenta anni fa. Il mondo è sempre più globalizzato, i consumi si stanno omologando (siamo ormai solamente un immenso mercato di cose inutili e senza sapore), l'ambiente naturale sta piano piano scomparendo, e i colpevoli cercano un capro espiatorio a poco prezzo. Chi ci sta fregando, caro mio SPUT, non sono i comunisti ma il capitalismo globale. Quando te ne accorgerai sarà troppo tardi. E purtoppo, non solo per te. Ma per tutti noi. E la caccia di destra o di sinistra c'entra poco.

da Tutti noi 21/04/2021 17.21

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

In Spagna esiste una minimissima parte di terreno libero statale accessibile a tutti . Nel restante territorio la selvaggina è proprietà "indisponibile del proprietario o del conduttore del fondo". Paghi e cacci.....Tanti italiani ci vanno.........

da La pensata del Genio della Lampada 21/04/2021 17.14

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

In Italia mano alla tasca e devi sperare che non ti vietano di cacciare.

da LeoSA 21/04/2021 14.46

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Solo in Spagna non ti rompono i maroni, a me sembra che solo in Italia succede protezione ad oltranza in tutti gli altri paesi mano alla tasca e vai a caccia anche degli uccelli protetti senza giorni fissi ne orari e ne numero di capi.

da jamesin 21/04/2021 14.43

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Vorrei sapere come hanno fatto i Forestali a capire una volta cotti,la differenza tra la peppola,i due frosoni,ed il resto degli uccelli???

da Fucino Cane 21/04/2021 14.41

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

tra64...anche io ho fatto il lago. nella mia terra... a mie spese, morale? Forestale quasi tutte le settimane, poi volontari, provinciale, che ti controllano anche il colore delle mutande.. mi hanno dato fuoco al capanno due volte, sono in tribunale per una questione di piombo e acciaio che ancora non ho capito ( ma non mollo) aviaria ecc. Poi vedi ..nelle colline - i cacciatori di cinghiali anche in mezzo alla strada con le mitraglie e TUTTO VA BENE! la migratoria è meglio farla in Spagna , dove no ti rompono i maroni!!

da Pino 20/04/2021 7.42

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Parlando di migratoria mi vengono in mente le mitiche copertine di Lemmi. Parlando di migratoria oggi ,non posso che segnalare l'ingiustizia che regna in Italia per la non comprensione tra le specie cacciali " oca " . Qui nell Veneto orientale ed in Friuli oltre che di passo sono abbondantemente nidificanti ( quindi stanziali nemmeno piu' migranti).

da Vito Canevese 19/04/2021 21.23

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

GIUSTE RIFLESSIONI.RIMANGO DELL IDEA CHE SE C E' AMBIENTE NON C E' FAUNA,FACCIO UN PICCOLO ESEMPIO CACCIANDO UN LAGO X ACQUATICI CIRCA 4 ETTARI DI TERRENO LO PREPARIAMO X BECCACCINI E LE POSSO GARANTIRE CHE CI DIVERTIAMO TUTTO L 'ANNO.

da TRA64 19/04/2021 17.23

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

uando i carabinieri forestali all'ora di pranzo di venerdì sono entrati nella sede della Comunità montana di Valle Trompia a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, c'è chi ha fatto finta di nulla, chi ha negato qualsivoglia violazione delle regole e chi, nel frattempo, «nascondeva» sotto il tavolo imbandito una padella ancora piena di uccellini pronti per essere serviti ai commensali. Vietati.In tutto, 65 esemplari protetti (tre a testa circa): tutti «fringillidi», oltre a una peppola e due frosoni, particolarmente tutelati dalle normative di riferimento....

da PER IL SALSICCIARO 19/04/2021 15.29

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Confondere la caccia con l’aucupio a scopo alimentare non è da cacciatori! Se l’opinione pubblica è a favore della caccia alla migratoria, perché temere i referendum?

da Dario 19/04/2021 15.10

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Marco: debbo cortesemente dissentire dal tuo commento. La caccia alla migratoria era praticata già a inizi 900 soprattutto da chi un cane non poteva permetterselo. Uccellatori e uccellinai erano parte importante della popolazione venatoria nazionale, in un Paese, l’Italia, che per la sua posizione geografica è attraversata dai flussi migratori da/per l’Africa. Del resto riviste del tempo (Il Cacciatore Italiano, Venatoria, Diana Venatoria..), o autori quali Trapletti, Ghigi, Ghidini (tanto per citare i più noti), e già la prima legge unitaria sulla caccia (L1420/1923) sono lì a testimoniarlo. Saluti

da Ermes74 19/04/2021 15.06

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

E' vero. Lo scritto di Roberto Masoni, purtroppo, non fa più parte dei nostri tempi. E mai lo sarà più. Però..... Su una cosa sono d'accordo: NON BISOGNA ARRENDERSI. Caro Dario, non è affatto vero che l'opinione pubblica è tutta contraria alla caccia. Conosco tantissime persone di ogni classe sociale, uomini e donne, ragazzi e anziani, che non sono affatto contrari. Gente di ogni tipo che non trova nulla di scandaloso nell'attività venatoria. Gente che vive con i piedi per terra e che non legge soltanto le favolette delle associazioni animaliste e dei fanatici dell'ambientalismo. La caccia continuerà a vivere, superando anche questo difficile periodo.

da Hunter74 19/04/2021 14.59

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Peccato che queste cose scritte chiaramente e in ordine vengono prese dai maggiori interessati da più di un ventennio come " Non ti curar di loro ma guarda e passa ". che più avanti c'è la caccia alle salsiccia e non per tutti per giunta. Peccato ! Salutiamo.

da jamesin 19/04/2021 14.22

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

e cosi è se vi pare; analisi corretta e assai comprensibile - meditate cacciatori, meditate

da ulisse 19/04/2021 11.57

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

La tradizione della caccia ai piccoli uccelli non esiste dato che essa di e’ svolta solo per 20 anni, dal 1960 al 1980, in quanto prima nessuno sprecava costose cartucce per un fringuello. Una tradizione che dura 20 anni non è una tradizione!

da Marco 19/04/2021 11.29

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

dario, per quello che riguarda la caccia, fino al referendum del 90 la caccia ha goduto del boom economico, ne fanno fede i numeri, ma è vero che il fenomeno sociale più importante del dopoguera ha avuto inzio negli anni 60. Per consolidarsi nella caccia, c'è voluto però qualche anno, per cui siamo tutti d'accordo. L'importante è riconoscere che la caccia in Italia ha subito notevoli trasformazioni, soprattutto dal punto di vista sociale. Quella di oggi, e di appena ieri, ultimi cinquant'anni, non è più la "nostra" tradizionale.

da Once upon a time 19/04/2021 11.23

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Caro Roberto la situazione che descrivi è relativa non a 50 anni fa (nel 1971 il boom economico era finito da almeno 10 anni!) ma almeno a 65 anni fa! POI, PIÙ IMPORTANTE, L’OPINIONE PUBBLICA È CONTRARIA ALLA CACCIA ALLA MIGRATORIA MENTRE TOLLERA QUELLA AL CINGHIALE. Tutto qua.

da Dario 19/04/2021 10.50

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

Beppe Grillo purtroppo è il presente. Ho visto recentementee, però, che fra il dire e il fare c'è una bella differenza. Dicono che fra i parlamentari 5S ci sia anche qualche cacciatore o filocaccia. Uno per tutti, quel Gallinella prresidente della commissione agricoltura della Camera, che recentemente ha aperto ai cacciatori. Di cosa nasce cosa. certo è che adesso, anche con Conte, i 5S hanno meno peso di prima e i loro rappresentanti in parlamento e sui media devono fare i conti con i territori. Bisogna insistere con la verità, la nostra, che è più reale e concreta della loro. Se ci sono persone ragionevoli, a prescindere dalle teorie e dai partiti di riferimento, piano piano anche certe idee si possono modificare.

da Insisterei con giudizio 19/04/2021 10.43

Re:Punto (e virgola) sulla migratoria

"...i trattati internazionali, le pasionarie senza pelliccia, le brigittebardot, le brambille. E non ultimi, quei simulacri di movimenti ambientalisti, che a più riprese hanno tentato di esprimersi in partito verde, prima radicalpannelliano, poi pecoraroscanico, poi bonelliano, potenti nel palazzo ma vere e proprie nullità quanto a numeri rappresentati sul territorio, in parlamento e nella società. Esigue minoranze insomma, a cui per decenni è stato dato troppo ascolto.

da HAI DIMENTICATO M5S E BEPPE GRILLO 19/04/2021 9.26